sinisa nel pre partita...i convocati
Mihajlovic: "Serve la partita perfetta"
13/3/2009 15:15
Mister, il suo conto personale con la Juventus è positivo.
"Sì, da giocatore ho più vinto che perso. Sono sempre state partite bellissime e combattute, quelle che ho giocato quando ero alla Lazio e all'Inter, ed ho avuto più soddisfazioni che delusioni. Ho vinto una Supercoppa battendo la Juve, uno scudetto precedendola in classifica, un paio di volte l'abbiamo eliminata in Coppa Italia, in campionato abbiamo quasi sempre vinto. Non ricordo di aver segnato gol, ma uno l'ho salvato andando in scivolata su un tiro di Del Piero: sono andato anche a sbattere contro il palo e così non ho potuto giocare in Nazionale per quella botta sul quadricipite".
Per voi sarebbe stato meglio se la Juve fosse andata avanti in Champions?
"Mi spiace per tutte e tre le italiane che non sono riuscite a passare il turno, ma non so se l'eliminazione della Juventus sia per noi un vantaggio o uno svantaggio: lo sapremo solo domani dopo la partita".
Quella in Champions è stata la "caduta dell'impero italiano"?
"Una bella botta, dura da digerire: tre eliminate su tre... Ne ho parlato anche con i giocatori: le italiane sono squadre più organizzate tecnicamente, messe meglio in campo e ricche di giocatori anche più bravi, ma la mentalità è quello che conta. E nel Manchester ho visto Rooney fare anche il terzino, Cristiano Ronaldo rientrare, Giggs correre come un matto: pur essendo la squadra campione del mondo ha la mentalità da provinciale e ogni singolo quella del giocatore che deve ancora farsi. In partite come queste, la cosa più importante è l'atteggiamento della squadra e purtroppo noi in Italia non abbiamo questa mentalità; le squadre inglesi sono anche migliorate, con allenatori del continente, ma in più hanno il fatto che vanno a mille anche nelle partitine e facendo il torello".
Una mentalità che servirebbe anche al Bologna per avere la meglio sulla Juve a Torino.
"Il Bologna ha sempre dimostrato grande impegno e spirito di sacrificio: per esempio domenica Adailton, che non ha le caratteristiche dell'esterno, tornava indietro e difendeva. La cosa più importante in una squadra di calcio è l'atteggiamento: se tutti i giocatori hanno lo spirito giusto, sono pronti ad aiutarsi a vicenda e a sacrificarsi, anche la tattica e tutto il resto funziona, ma se scendono in campo con l'atteggiamento sbagliato non avrai mai il risultato. E proprio questo è il punto di forza del Bologna: è difficile che sbagli una partita sul piano del sacrificio, dell'atteggiamento, dello spirito. Poi si possono subire gol e commettere errori, ma da quando sono qui non è mai mancato l'impegno, non si è mai vista una squadra disunita, che non lotta sul pallone o che si arrende: non deve succedere mai e non succederà".
Anche a Torino si va per provare a vincere?
"Chiaro: è un aspetto fondamentale. Non sono abituato a giocare per non perdere o per pareggiare: gioco per vincere, poi qualche volta ci riesco e qualche altra no. Abbiamo preparato la partita per difendere e per attaccare, per fare male, anche perché non siamo una squadra che può gestire il risultato: se giochiamo per non perdere, perdiamo sempre. Dobbiamo essere quindi bravi nella fase difensiva e anche a proporci in avanti, prenderci responsabilità, provarci di più. A Torino sappiamo di incontrare una grande squadra, arrabbiata per l'eliminazione dalla Champions e che cercherà di fare di tutto per non farsi scappare l'Inter in campionato. Sappiamo quindi di dover fare una partita perfetta, ma sono tranquillo: i ragazzi stanno benissimo, sanno cosa devono fare e speriamo che in campo lo facciano".
Convocherà Osvaldo?
"Sì, è alla prima convocazione dopo l'infortunio, quindi lo porto in panchina e se c'è bisogno lo metto dentro in corsa: vediamo come va la partita, ma del resto solo giocando può recuperare ritmo e condizione. Per noi è un giocatore importantissimo: ha colpi, può fare la differenza, anche quando non è al massimo può dare qualcosa di positivo".
Mudingayi è recuperato?
"Sì, è stata solo una contrattura, niente di importante. Mancheranno invece Marazzina e Moras, che solo oggi sono rientrati in gruppo".
Pare che la Juve sia senza Nedved, Amauri e Trezeguet.
"Quando giochi contro una grande squadra, non ti devi preoccupare di chi gioca: se manca uno, ce n'è un altro dello stesso livello, non c'è nessuna differenza. Tra l'altro, Iaquinta oggi è il più in forma tra gli attaccanti della Juventus. Chiunque gioca, è forte: loro sono una grandissima squadra con grandissimi giocatori, dobbiamo cercare di limitarli e di fare la nostra partita".
Questi i 22 giocatori convocati dal tecnico Sinisa Mihajlovic per la partita Juventus-Bologna, valida per la ventottesima giornata del campionato di Serie A, in programma sabato 14 marzo alle ore 20.30 presso lo stadio “Olimpico” di Torino:
Portieri: Antonioli, Campironi, Colombo
Difensori: Belleri, Bombardini, Britos, Castellini, Lanna, Terzi, Zenoni
Centrocampisti: Amoroso, Coelho,
Marchini, Mingazzini, Mudingayi, Mutarelli, Valiani, Volpi
Attaccanti: Adailton, Bernacci, Di Vaio, Osvaldo