La Rai spende 70mila euro
per l’ultima cena del governo
di Redazione - mercoledì 30 gennaio 2008, 09:10 Stampa Dimensioni Versione PDF Invia ad un amico Vota1 2 3 4 5 Risultato
Emanuela Fontana
Adalberto Signore
Roma - Per quegli strani scherzi del destino che si chiamano coincidenze, l’ultima cena del governo Prodi verrà consumata davanti ai cancelli di una fabbrica di operai. Non un cancello vero, ma l’immagine cinematografica ricostruita da un documentario di Francesca Comencini «In fabbrica», che verrà presentato questa sera all’Auditorium di via della Conciliazione di Roma. Nessun pic-nic, ma un tappeto rosso: ad attovagliare i ministri dimissionari sarà la Rai, che omaggerà la Comencini e il governo (ma quale governo?) con un cocktail per la spesa complessiva di 70mila euro. L’ultima cena del non-governo Prodi e degli altri invitati Rai costerà, per rimanere nel tema della serata, come quasi tre anni di busta paga di un operaio di fabbrica.
Che sapore amaro avranno la degustazione dei formaggi, i panini imbottiti e le tartine per i non-ministri. E che incroci di calici si vedranno tra non-sottosegretari che stanno sgomberando in queste ore cassetti e scrivanie?
L’ultima cena del governo Prodi sarà anche l’ultima spesa (di soldi pubblici) e l’ultimo paradosso: la Rai ha registrato nel 2006 una perdita di 78,6 milioni di euro, prevede nel 2008 un rosso di cento milioni, ma il risparmio non sembra partire dall’Auditorium di via della Conciliazione.
Gli inviti sono stati spediti ai consiglieri della commissione parlamentare di vigilanza, ma soprattutto ai ministri e ai big dei tre sindacati, Cgil, Cisl e Uil. La serata è organizzata da Rai Cinema con il via libera del direttore generale Claudio Cappon. A quanto si apprende, alla cena parteciperanno mille persone divise in due settori: trecento da una parte e circa settecento dall’altra. Vip e meno vip, ma l’omaggio era stato pensato soprattutto per il governo e dunque il contesto sarà quello di cena degli addii.
In Rai in questi giorni pare siano scoppiati malumori sulla gestione di questo evento, piuttosto «costoso» e che rischia di tramutarsi in un’ultima cena di diserzioni ed imbarazzi. Da «Palombini», l’azienda incaricata del catering, precisano che «sarà un pasto semplice», senza raffinatezze.
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«Sono amareggiato, ma sono pure sorpreso da chi, avendo dichiarato di considerare l´Eurolega un tour enogastronomico, si dimentichi ora di chi erano i commensali qualche anno fa. Pazienza, anche se credo che cinque minuti di festa non fossero dovuti tanto a noi, quanto alla storia e alla tradizione di una grande società e al rispetto per un pubblico che a quei trofei, e a tanti altri, negli anni ha sempre generosamente contribuito». Ettore Messina 25/01/08
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mitico Sasha:
"Con Myers eravamo amici ed è pure migliorato molto come giocatore. Ma purtroppo si è circondato di gente stupida che gli fa credere di essere chissà chi. A me di lui "non me ne pò fregà de meno". Ma ho saputo che si è permesso di fare il mio nome. Ha detto che finchè era in campo lui nella finale scudetto, io non avevo giocato bene. Per forza: giocavo su una caviglia sola, avendo un legamento rotto. Quando stavo bene non è riuscito a tenermi sotto i 27. Quanto al confronto fra noi due, quando lui avrà vinto la metà della metà della metà di quello che io ho già vinto un paio di volte, forse si potrà parlare. Tanti non hanno vinto. Il problema è che lui ha perso ed ha perso tanto. Per esempio, avrei voluto vederlo mettere dentro il tiro decisivo per la squadra del suo paese. L'ha sbagliato e poi, anzichè vergognarsi, ha parlato male di me..."