A mio parere, l'Italia è andata fuori per un "concorso di colpa", tra la genialata dell'arbitro, con l'espulsione assurda di Marchisio e i propri limiti. L'espulsione di Marchisio ha favorito enormemente l'Uruguay, che fino a quel momento non aveva fatto niente, come l'Italia, ma con la differenza che a noi bastava anche il pareggio. E ci mettiamo anche i limiti di questa squadra, soprattutto in attacco, l'eccessiva prudenza e le scelte sbagliate di Prandelli, la "cialtroneria storica" della Nazionale italiana, che quando può prendersela comoda contro avversari ritenuti "deboli" o comunque "non forti", li snobba e gioca puntualmente malissimo, come col Costa Rica.
Mi sono girati i maroni, eccome, per questa ennesima eliminazione al primo turno.
L'unica cosa che mi consola sono le dimissioni di Abete, che ritengo un incapace, e che certa gente in azzurro non la rivedremo più. Non parlo di Prandelli, ma di svariati giocatori. Le dimissioni del ct sono, dopo questa eliminazione, un atto "dovuto", ma lui avrebbe potuto far valere gli altri due anni di contratto che la FIGC gli aveva dato e credo che tanti altri tecnici al suo posto l'avrebbero fatto, pur con una gran "facciona". Lui, da persona corretta, quale è, ha tolto il disturbo. Stimo l'uomo Prandelli, ma l'allenatore mi ha deluso parecchio, sia come gioco, sia come scelta dei giocatori: anche lui si è dimostrato troppo condizionato dai nomi e dai club di appartenenza. Forse, quando avremo un nuovo ct "alla Bearzot", che non guardava in faccia a nessuno, e ti faceva sudare la convocazione, torneremo ad alti livelli.
Da adesso in avanti, mi associo ad Asteix e tifo Olanda, fermo restando che godrei come un riccio se il Brasile non vincesse il Mondiale