da"l'Unità on line"
Eluana, ecco il decreto del governo
Il colpo di mano è pronto. In tempi record, in deroga a ogni discussione, a qualunque confronto libero, e non strumentale, il governo ha pronto il decreto per impedire l'interruzione dell'alimentazione forzata ad Eluana Englaro. Il provvedimento sarebbe stato già preparato dall'esecutivo, dopo il sì di Berlusconi che avrebbe superato le iniziali titubanze,
ma per ora è «congelato»
A frenare, questa volta, e a farsi garante della giustizia e dei principi costituzionali è ilCapo dello Stato: dal momento che, sottoposto preventivamente al Presidente, quest'ultimo avrebbe espresso informalmente serie perplessità sul decreto, manifestando l'intenzione di non firmarlo. A questo punto è una corsa contro il tempo: la sospensione progressiva
dell'alimentazione di Eluana potrebbe partire già domani, e da ambienti della maggioranza si fa notare che al massimo entro 48 ore dal distacco del sondino il decreto dovrà essere esecutivo. Un provvedimento chiesto a gran voce in questi giorni da tutta la maggioranza parlamentare, con poche eccezioni, ed anche dal drappello 'teodem' del Pd. Il decreto, di fatto, anticiperà la parte della proposta di legge sul testamento biologico che riguarda proprio il divieto di sospendere nutrizione e idratazione ai pazienti in stato vegetativo persistente.
«L'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere rifiutate dai soggetti interessati o sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi»: è quanto si legge nella bozza del decreto legge per sospendere l'attuazione della sentenza della Corte di appello di Milano che autorizza l'interruzione della nutrizione artificiale ad Eluana Englaro.
Il provvedimento contiene un solo articolo dal titolo: «Disposizioni urgenti in materia di alimentazione ed idratazione». «In attesa dell'approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita - recita il testo - l'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere rifiutate dai soggetti interessati o sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi».
ll sottosegretario Eugenia Roccella, non ha avuto dubbi: "Il Governo si pone seriamente il problema e non escludiamo nulla. Dopo 4-5 giorni di disidratazione si producono danni irreversibili". Un percorso impervio, quello del decreto. Il Capo dello stato potrebbe rigettarlo e i rapporti con la magistratura, scavalcata sulla sentenza emessa (lampante il conflitto sottostante) potrebbero ulteriormente peggiorare. Intanto, dopo aver annunciato una conferenza stampa per mezzogiorno in procura e aver ascoltato l'anestesista De Monte e l'avvocato di Beppino Englaro, Campeis , il procuratore Antonio Biancardi l'ha rinviata. Davanti a uno stuolo di giornalisti e telecamere, si è presentato un commissario di Polizia. Ha letto uno scarno comunicato di due righe in merito, ha detto, alla tragica vicenda di Eluana. "La procura sta valutando i numerosi esposti (dovrebbero essere non più di sei) giunti sul suo tavolo e ha delegato le indagini alla polizia giudiziaria".
Scelte duramente contestate dall'opposizione: «Penso che la politica si sta infilando troppo in questa vicenda che non può che essere affidata alla responsabilità e all'amore dei genitori di Eluana e alle sentenze che sono state emanate dai diversi gradi di giudizio», ha detto il segretario del Pd Walter Veltroni a margine della sua visita senese all'azienda di Vaccini Novartis. «Un intervento della politica così pesante - ha detto il segretario del Pd commentando l'intenzione del governo di varare un decreto legge ad hoc - sarebbe per me inaccettabile. Penso che il parlamento dovrà fare una legge sul testamento biologico e che ci siano le condizioni per una legge umana e giusta; ma non è materia nella quale poter fare colpi di scena propagandistici. Questa è materia molto delicata nella quale la politica debba fare un passo indietro e lasciare che le cose siano delineate da fatti oggettivi come l'amore dei genitori per Eluana e le tante sentenze diverse».
A tale bufera il padre di Eluana reagisce sottolineando la gravità degli interventi: «Quando Eluana non ci sarà più, rientrerò in una dimensione umana, perchè finora ho vissuto in una dimensione disumana. Mia figlia è stata violentata, continuamente invasa nel suo corpo, oggetto di una violenza che lei avrebbe definito inaudita, inconcepibile e inaccettabile». Così si è espresso Beppino Englaro, padre di Eluana, durante un'intervista rilasciata a Telecamere. Si tratta dell'ultima intervista che ha rilasciato prima che la figlia fosse trasferita alla clinica La Quiete di Udine.
Englaro ha parlato delle difficoltà affrontate in tutti questi anni, da quando il 18 gennaio del '92 sua figlia è rimasta vittima di un incidente stradale. «Ho iniziato questo iter giudiziario - ha detto - perchè i parlamentari non sono stati capaci di affrontare il problema. Una legge sul testamento biologico, come ha anche detto Giovanni Flick, è indispensabile e deve garantire gli stessi diritti alle persone che sono capaci di intendere e di volere e a chi non lo è». Alla domanda se abbia mai avuto qualche ripensamento in tutto questo tempo, Englaro ha risposto di no. «Non mi potrei mai pentire - ha continuato - a tutti ho detto che andrò fino in fondo. non è niente avere tutto il mondo contro rispetto ad avere se stessi contro. Non avessi fatto quello che ho
fatto non me lo sarei mai perdonato, perchè avrei avuto contro me stesso». Quello che i coniugi Englaro hanno trovato «inconcepibile» in tutta questa vicenda è stata la difficoltà a far capire «che la libertà è fondamentale e che lasciarsi morire fa parte del diritto all'autodeterminazione».
La procura, sottoposta a spinte continue e contrarie, prende tempo. La clessidra però continua a scorrere nella più totale confusione e i medici vanno avanti. Inizierà da domani mattina la progressiva diminuzione dei nutrienti ad Eluana Englaro, per dare il via al protocollo finalizzato alla nutrizione ed idratazione artificiale della donna. Lo ha detto il neurologo Carlo Aberto Defanti, che ha in cura Eluana Englaro.
Le indagini sulle testimonianze di amici e parenti - da quanto si è riusciti a sapere finora - dovrebbero far parte di quelle annunciate stamani dal Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi, e dovrebbero affiancarne altre, fra le quali quelle relative al protocollo firmato nei giorni scorsi dalla casa di riposo La Quiete, dall'Azienda Sanitaria 4 Medio Friuli e dall'associazione «Per Eluana» per l'attuazione del decreto della Corte di Appello di Milano per l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione della donna in coma da 17 anni. Nei giorni scorsi da più parti sono stati sollevati dubbi sull'effettiva volontà espressa da Eluana Englaro prima dell'incidente nel quale rimase ferita, ma non si è finora riusciti a sapere quali sono gli elementi in base ai quali la Procura friulana ha deciso di avviare indagini sulla volontà di Eluana. Lo stesso Sacconi è interventuto in materia: «Eluana sarebbe la prima persona a morire per una volontà presunta».
Intanto pressioni sull'anestesista Da Monte: «Da medico non vorrei essere nei panni del collega Da Monte che, alla fine di questa drammatica giostra, dovrà interrompere l'alimentazione di Eluana. Le sue confuse dichiarazioni danno la dimensione di un'angoscia che, purtroppo, sarà destinata ad amplificarsi quando tutto sarà compiuto". ha dichiarato a Strasburgo l'eurodeputato dell'Alde Beniamino Donnici, medico e psichiatra. In molti prendono posizione, anche all'interno della stessa magistratura.
In un'anticipazione di "Italia oggi" in edicola domani, si registra Intervento a gamba tesa del Pg di Venezia Fortuna, sulla sentenza della cassazione. "La sentenza della Corte di Cassazione su Eluana Englaro è assai discussa e a mio avviso giuridicamente errata. In realtà c'è un solo modo per salvare una vita in pericolo gravissimo: stabilire con atto legislativo urgente(in pratica con un decreto legge) che l'alimentazione forzata e l'idratazione artificiale sono strumenti naturali di sopravvivenza e non interventi terapeutici sottoposti alla disciplina dell'art. 32 della Costituzione come tali rifiutabili dal malato cosciente e responsabile, così come ha detto la stessa Cassazione con riferimento proprio ad Eluana di cui ha ricostruito la volontà in base a presunzioni e indizi risalenti a moltissimi anni fa e quindi tutt'altro che convincenti e decisivi".
La gerarchia ecclesiastica, fa sentire la prpria voce con Monsignor Rino Fisichella. Alla televisione di stato, Fisichella sostiene che ci sono ancora "diversi strumenti possibili" per il "legislatore" al fine di salvare la vita di Eluana "Sono ancora carico di speranza è non lo sarei se non credessi che c'è il primato della vita sulla morte. Spero ancora che si riuscirà ad evitare questa drammatica soluzione di morte, e che questa possa essere una testimonianza in favore della vita, perchè tutti possiamo guardare al bene e non a situazioni di male".
In questo bailamme di dichiarazioni, ha detto la sua anche la zia di Eluana, Emma Englaro, in un'intervista al Secolo XIX. Eluana, adolescente, disse a sua zia "non vorrei vivere senza essere cosciente". "Avrà avuto tredici anni, quando mi parlò della morte la prima volta. Un suo amico era finito in coma irreversibile e lei era stata a trovarlo in ospedale. Ne fu sconvolta. Se dovesse mai succedermi una cosa simile, continuava a ripetere, lasciatemi morire: non ha senso vivere senza essere coscienti». Ma a suo fratello, il papà di Eluana, la signora Emma chiede di lasciarla in vita. «Io gliel'ho detto: Beppino, Dio te l'ha data e solo Dio te la può togliere. Lui ha risposto che allora io tradisco Eluana e sono giorni che non mi parla più». Poi, quasi un anatema. Una sinistra profezia. «Mio fratello morirà con lei - dice ancora la signora Emma. Lui non lo immagina, ma il giorno in cui staccheranno il sondino cominceranno a fermare anche il suo cuore, perchè vorrà dire che davvero Eluana non tornerà mai più. E Beppino su questo non ha riflettuto".
sinceramente provo un angoscia mai vissuta sin qua per un atto politico in vita mia. e vabbè che ne 77 avevo 11 anni, ma siamo davvero alla frutta.