2 Agosto 1980

......e con oggi sono 30 anni.

Non mi frega nulla che per la prima volta non ci sia nessuno che rapresenta il governo, gradirei di più che togliessero il SEGRETO DI STATO...

Non sono d'accordo, la mancanza di un rappresentante del governo è una cosa indegna, una scelta piena di mancaanza di rispetto per le 85 vittime e i 218 feriti.

Ti quoto per il Segreto di Stato, ma la scelta di questo misero governo è abominevole basti leggere questo estratto da Repubblica...


Per il sottosegretario Carlo Giovanardi, invece, quella di oggi è "una piazza che invece di ricordo e dolore ha espresso odio e livore per coloro che ritiene avversari politici. Bene ha fatto il governo a non partecipare"

Trovo anche io un po' scadente il fatto che non ci sia stato nessun rappresentante del governo, ma visto come era andata a finire gli anni scorsi direi che è andata bene così, un senso di rispetto nei confonti dei familiari delle vittime, che avrebbero sentito parlare in tv o letto sui giornali di "contestazione al governo a Bologna" invece che "commemorazione delle vittime della strage di terrorismo piu grande avvenuta in Italia"...

Scusate la mia ignoranza, ma Napolitano?????

ciaccio78creva, 02/08/2010 18.28:

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Per il sottosegretario Carlo Giovanardi, invece, quella di oggi è "una piazza che invece di ricordo e dolore ha espresso odio e livore per coloro che ritiene avversari politici. Bene ha fatto il governo a non partecipare"

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Ma se chi ha raccolto questa dichiarazione, avesse avuto "l'ardire" di far notare a Giovanardi che da ben 30 anni qualunque rappresentente di qualunque governo durante la commemorazione della strage di Bologna è stato contestato?
Cosa avrebbe risposto il "cagnone" triste?

Non sa / non risponde !!!

il Segreto di Stato,P2 e affini(fasci,neo fascisti,Nar,ect),sono già passati 30anni, NON ESISTE GIUSTIZIA IN QUESTO PAESE....

Faccio copia incolla

Bologna: lo Stato che non risponde La strage di Bologna, compiuta sabato 2 agosto 1980, è uno degli atti terroristici più gravi avvenuti in Italia nel secondo dopoguerra. Per Bologna e per l’Italia è stata una drammatica presa di coscienza della recrudescenza del terrorismo.

Alle 10:25, nella sala d’aspetto di 2º classe della Stazione di Bologna Centrale, affollata di turisti e di persone in partenza o di ritorno dalle vacanze, un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata, esplose, causando il crollo dell’ala ovest dell’edificio. L’esplosivo, di fabbricazione militare, era posto nella valigia, sistemata a circa 50 centimetri d’altezza su di un tavolino portabagagli sotto il muro portante dell’ala ovest, allo scopo di aumentarne l’effetto; l’onda d’urto, insieme ai detriti provocati dallo scoppio, investì anche il treno Ancona-Chiasso, che al momento si trovava in sosta sul primo binario, distruggendo circa 30 metri di pensilina, ed il parcheggio dei taxi antistante l’edificio.

L’esplosione causò la morte di 85 persone ed il ferimento o la mutilazione di oltre 200.

30 anni dopo, 2 agosto 2010, di Bologna ci rimangono i nomi dei presunti esecutori (Valerio Fioravanti e Francesca Mambro), qualche nome eccellente tra i depistatori (come Licio Gelli, cancro della prima repubblica e inventore della seconda) e un esercito di sopravvissuti: vedove, figli, madri e padri. Eppure nessun membro di questo governo di vili parteciperà alla manifestazione. E’ la codardìa del sultano e la sua corte che si sfila dai luoghi e dalle commemorazioni dove non è riuscito ad imporre la propria verità. Dove non è riuscito a prostituire il favore del popolo all’immagine pubblicitaria che vuole dare di questo Paese. La nuova strategia (che in realtà di nuovo ha ben poco) è evitare di partecipare a tutte quelle cose che non si vogliono affrontare e raccontare. Perché nella Telecrazia meno si parla e si fa parlare di qualcosa e meno magicamente comincia ad esistere. Come un gioco di spot applicati alla coscienza, un aggiotaggio dell’informazione e della conoscenza. Il Re vuole solo bocche aperte di meraviglia o bocche piene; niente fischi o sdegni. In una tirannìa del consenso espresso dove l’olio di ricino e i manganelli sono stati sostituiti dall’arma dell’oblìo. Un arma che gli abbiamo costruito (e regalato con colpe politiche bipartisan) nel momento in cui al Re Berlusconi è stato concesso (o addirittura “garantito” come ha riferito alla Camera l’allora capogruppo dei DS Luciano Violante) di diventare il detentore unico della memoria presente, del revisionismo storico e del pensiero unico futuro.

A Bologna l’assenza del governo non è bile da condominio (con La Russa che si può permettere di dire “Gli altri anni i ministri li avete fischiati. E allora avete già la risposta al perché non viene nessuno…”) e nemmeno l’ennesimo atto di una codardia che conosciamo ormai troppo bene (dalle manganellate agli aquilani fino al valzer triste su Falcone e Borsellino): a Bologna si celebra l’assenza impunemente possibile coltivata da anni di indifferenza, di superficialità e di inconsistenza politica di un popolo che è bravissimo nelle cerimonie ma latitante nella ricerca della verità. A Bologna si celebra uno Stato a cui permettiamo di non dare risposte.

Giulio Cavalli

Continuo a sentir gente che dice che "hanno fatto bene a non andarci, cosa ci andavano a fare, a farsi contestare?"
A parte che invece che andare a farsi fischiare, dovrebbero andare a farsi inculari, loro e chi li ha votati (sia chiaro, sia il sedicente centrosinistra, che il sedicente centrodestra).

Credo però che Zuna non abbia tutti i torti. Le vittime della strage si rivolterebbero nella tomba, vedendo un larussa qualsiasi alla propria commemorazione

Altri due anni e il "SEGRETO DI STATO" non è ancora stato tolto.
Quanto tempo occorre aspettare ancora per sapere cosa è successo davvero quel giorno.
Speravo che con la dipartita di Cossiga qualcosa potesse emergere, ma invece nulla, il solito fastidioso assordante silenzio.
....andiamo pure avanti

Torna anche un esponente del governo, il ministro Anna Maria Cancellieri, che non parlerà dal palco della stazione ma incontrerà i familiari delle vittime nella sala del consiglio comunale. Ci si aspetta che porti qualche novità, ad esempio la piena attuazione della legge 206, quella che dovrebbe garantire i benifici ai familiari ma spesso diventa un insopportabile percorso ad ostacoli.

Cos'è questo golpe? Io so

di Pier Paolo Pasolini

Io so.
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so................

30 anni, non ho piu' parole...

solo rispetto..

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.....32 Valle, sono 32

una cosa pero' la chiedo, a chi se lo ricorda...

nella serie Romanzo criminale, che e' giustamente un romanzo su un fatto vero... c'e' anche l'esplosione a Bologna e c'e' anche un morto ammazzato in periferia. a voi risulta?

io a parte il casino successo in stazione, NON ho mai sentito di una morte "extra bomba"...

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william73, 02/08/2010 16.33:

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......e con oggi sono 30 anni.

Non mi frega nulla che per la prima volta non ci sia nessuno che rapresenta il governo, gradirei di più che togliessero il SEGRETO DI STATO...

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mi hai fregato te..

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