Gara 2 94-81

Wadi, 22/05/2009 17.43:

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"Avrei preferito lottare per la salvezza piuttosto che essere nei playoff col palazzo vuoto"

BOLOGNA - « Langford a Vita » . Con la V disegnata come nel simbolo della Vir­tus. Il messaggio della cur­va bianconera arriva forte e chiaro sul +20, a poco più di due minuti dal termine, quando su uno dei pochi lampi della serata tutt'altro che brillante dell'america­no il tifo virtussino dice la sua sul rinnovo contrattua­le dell'ex giocatore di Biel­la.
I presenti ci provano, ma l'amarezza del patron bian­conero Claudio Sabatini è davvero tanta: rispetto ai 1.500 abbonati annunciati le presenze sono superiori ma il totale ufficiale dei presenti è 3.479. A occhio sembravano anche di più (i presenti almeno si sono fat­ti sentire nel corso della ga­ra, con boati da stadio sul +16 iniziale e sulla tripla di un fantastico Blizzard che ha firmato il +15 a inizio ul­timo quarto), ma la realtà è che un pubblico così scarso a queste latitudini non si vedeva da tanto tempo.
A fine gara Sabatini qua­si non riesce a gioire della vittoria: « C'è grande ama­rezza, non lo nascondo: per registrare un pubblico così credo si debba tornare ai tempi di Madrigali e non credo che questa Virtus se lo meriti. Al di là dell'incas­so scarso, è proprio il gesto in sé che mi amareggia: i due terzi degli abbonati del campionato non hanno confermato la loro tessera per questi playoff. E' un da­to avvilente che fa riflettere » .
Tanto che nei giorni scor­si si era più volte parlato di ripercussioni proprio sul rinnovo di Keith Langford. Guardando la calcolatrice, conseguenze quasi natura­li: « Col potenziale buyout di Langford potrei prendere quattro giocatori e il suo eventuale ingaggio futuro vale quanto l'intera campa­gna abbonamenti. E non mi vengano a dire che Lan­gford influisce sugli abbo­namenti, perché con Lan­gford in campo per questi playoff due terzi delle tes­sere non sono state rinno­vate
» .
Amarezza palpabile quel­la del patron, tanto che la desolata chiosa alla chiac­chierata postpartita è elo­quente: « Avrei preferito lot­tare per non retrocedere ma avere il palazzo pieno, piuttosto che essere nei pla­yoff con il palazzo mezzo vuoto, tanto per essere chiari. Sono davvero ama­reggiato e deluso, non ho mai visto un impianto così vuoto per una gara di pla­yoff: abbiamo fatto qualche errore, è vero, ma dopo una stagione nella quale abbia­mo vinto una Coppa, abbia­mo sempre battuto Roma e Milano e abbiamo perso di poco, di molto poco con Sie­na, mi aspettavo un'altra ri­sposta. Non so quindi se è giusto svenarsi, io di pro­prietari di basket che si so­no arricchiti non ne cono­sco: al massimo qualche Gm... » .
Una stoccata al di là del Reno al termine di una chiacchierata nella quale le bordate sono arrivate so­prattutto in direzione bian­conera. Giustamente.
a.m./ass

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