va in pensione: 51 anni tra campo, tv e videogiochi
New York, 16 apr. (Ap-Apcom) - John Madden va in pensione. A 51 anni dal suo esordio nella National Football League il testimonial planetario del football americano ha deciso di lasciare il ruolo di commentatore di punta del network Nbc, chiudendo così la fortunata appendice di una carriera articolata su ogni aspetto dello sport: giocatore dal 1958 con i Philadelphia Eagles, allenatore degli Oakland Raiders fino al 1979, 'analyst' per i quattro network nazionali statunitensi e testimonial del videogame sportivo più venduto di ogni tempo, il fortunatissimo 'Madden Nfl Football'. In una nota il 73enne Madden ha spiegato di essere ancora innamorato del suo lavoro di commentatore: "Ma so che questo è il momento giusto per lasciare", ha precisato Madden, che ha commentato la sua ultima partita in occasione del Super Bowl vinto a febbraio dai Pittsburgh Steelers. Noto per la paura di volare - dovuta ad una forma di claustrofobia - per decenni l'ex coach dei Raiders ha fatto la spola tra gli stadi sparsi tra New York e Los Angeles a bordo dei 'Madden Cruiser', veri e propri pullman personalizzati equipaggiati di ogni tipo di comfort. La carriera di allenatore, interrotta dopo appena dieci anni da head coach, gli valse un posto nella Hall of Fame della lega. Promosso al timone dei Raiders ad appena 32 anni, Madden da allenatore ha conquistato un Super Bowl alla guida di Oakland nel 1976 chiudendo la sua carriera in panchina con 103 vittorie su 142 senza mai finire una stagione con un record negativo.
"Su col morale se la scienza ci insegna qualcosa, ci insegna ad accettare i nostri fallimenti, come i nostri successi, con calma, dignità e classe...." (Gene Wilder, in "Frankenstein junior")
"Un uomo che sa cucinare è come lo svolazzo nella firma di un grande pittore in basso a destra" (G.M."ilP.")
"..perde palla Rivers, 13 secondi e 29 centesimi...E VERAMENTE CHI DA UNA VITA SOFFRE PER LA FORTITUDO, IN QUESTO MOMENTO HA TUTTO IL DIRITTO DI CREDERE DI ESSERE NATO SFIGATO..." (F.Pungetti)
