In questi giorni c'è traffico sulle autostrade italiane.
Gente che parte e ritorna, carica di stress lavorativo da smaltire in ferie e soprattutto carichi di stress da rientro che si accumula a quello non smaltito durante le vacanze.
Lavorando in uno degli Auto**ill più grandi d'Italia, sono a contatto con gente estremamente adirabile e molto, ma molto ignorante..
Trattasi di un self service "free flow", cioè le persone possono muoversi liberamente senza seguire un percorso ben definito.
Il problema salta fuori se il cliente si sofferma troppo tempo davanti ad una postazione, bloccando la fila, nonostante gli operatori (quelli come me) si sgolino per farli avanzare.
C'è chi capisce e chi vuole mettere le radici proprio in quel punto.
Devo dire che gli stranieri sono educatissimi e basta uno sguardo, un gesto con la mano, per far capire la direzione.
Soprattutto salutano e ringraziano, in particolarmodo se ti sforzi di comunicare nella loro lingua, per aiutarli nella scelta.
Gli Itagliani NO.
Saluta solo 1 su 3, quando va bene, il grazie poi non và più di moda.
Detto ciò, vedo scene imbarazzanti, simpatiche, a volte incredibili.
Ieri sera: scena, famiglia romana che si avvicna alla zona secondi, ad un certo punto la mamma di ricorda che deve lavari le mani a va in bagno, dicendo al marito cosa devono mangiare i bambini.
La donna si allontana, il marito ordina 5
*cotolette e 5 patatine fritte.
Salta su il figlio maggiore (7/8 anni) e fa notare al padre che la mamma aveva parlato di tacchino al forno.
Risposta del padre in romanesco: "..la mamma nun capsice un caXXo..."
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Altra scena, sempre davanti la
*cotolette, un signore (calabrese o siciliano) si piazza davanti ed aspetta che arrivi io a servirlo, nonostante gli abbia chiesto di avanzare e dare agli altri la possibilità di appoggiare il vassoio.
La gente spazientita, perchè il tipo aveva piantato le tende in quel punto.
Una signora inizia a sbraitare contro lui, a ragione c'erano 5 mt di bancone più avanti.
Lui reagisce insultando, scancherandoi nel proprio idioma dialettale, prende la roba e va via.
La signora di provenienza napoletana (o comunque campana)mi guarda e chiede come facciamo a sopportare tali clienti.
Io sorrido, lei capisce ed esclama: "Eppoi guarda chillo strunzo, che razza di maglietta fa indossare a chilla povera creatura....".
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Per la cronaca, la "povera creatura" indossava la maglia a strisce bianco-nere, della squadra più titolata d'Italia, calcisticamente parlando.
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*Discorso a parte per le cotolette, ma possibile che a casa nessuno le faccia più?
Quando la gente le vede non capisce più nulla, sembrano ipnotizzati, da quella panatura croccante ed unta.
Nota a margine, noi cambiamo olio e puliamo la friggitrice TUTTI I GIORNI!!
"Su col morale se la scienza ci insegna qualcosa, ci insegna ad accettare i nostri fallimenti, come i nostri successi, con calma, dignità e classe...." (Gene Wilder, in "Frankenstein junior")
"Un uomo che sa cucinare è come lo svolazzo nella firma di un grande pittore in basso a destra" (G.M."ilP.")
"..perde palla Rivers, 13 secondi e 29 centesimi...E VERAMENTE CHI DA UNA VITA SOFFRE PER LA FORTITUDO, IN QUESTO MOMENTO HA TUTTO IL DIRITTO DI CREDERE DI ESSERE NATO SFIGATO..." (F.Pungetti)
