Nell'ultimo match della stagione l'Italia piega l'Argentina 13-12
CORDOBA (ARGENTINA), 28 giugno - La stagione 2007/08 della nazionale italiana di rugby si chiude con una prestigiosa vittoria per 13-12 in casa dell'Argentina, terza nel ranking internazionale. Ancora una volta, dunque, lo stadio Olimpico di Cordoba si rivela un portafortuna per gli azzurri, che tre anni fa proprio qui avevano festeggiato il primo, storico successo in casa dei sudamericani.
IL MATCH - Partita francamente brutta, con le mischie a dominare il gioco e con l'arbitro australiano Goddard costretto a fischiare una marea di falli. Gli azzurri solo nel finale sono riusciti a scardinare il pack avversario, dopo che per oltre 70' la manovra dei trequarti si era rivelata troppo macchinosa per poter produrre qualcosa di importante. Anche la meta di Leonardo Ghiraldini, entrato nella ripresa, è arrivata al termine di una insistita azione degli avanti. Non che i Pumas abbiano fatto molto di più, anche perchè hanno perso il loro faro Hernandez quasi subito. Prima di uscire per un problema al braccio destro, comunque, "el mago" aveva fatto in tempo ad infilare due piazzati, al 3' e al 7'. L'Italia ha reagito con vigore, insediandosi nella metà campo avversaria. Il fatto di giocare controvento ha convinto Marcato a non provare le conclusioni verso i pali e a optare invece per la conquista territoriale a caccia di una meta. L'Argentina si è però difesa senza eccessivi affanni e quando è riuscita ad alleggerire la pressione ha colpito con Bosch, che ha realizzato due calci di punizione (20' e 34'). Il finale del primo tempo è stato tutto italiano: piazzato di Marcato al 37' e cartellino giallo per Gomez subito dopo. Il parziale si è chiuso sul 12-3 per i padroni di casa dopo un errore di Marcato dalla piazzola.
RIPRESA AZZURRA - Il giocatore del Benetton si è riscattato al 13' della ripresa, mentre il collega Bosch falliva due occasioni. La spinta azzurra si è fatta sempre più veemente con il passare dei minuti, ma la sterilità delle giocate alla mano sembrava dovesse vanificare il grande lavoro degli avanti. Invece, proprio allo scadere, l'Italia ha realizzato con Ghiraldini la sospirata meta (la prima del tour nell'emisfero sud) e grazie alla trasformazione di Marcato si è imposta 13-12 interrompendo la serie di tre ko consecutivi contro i Pumas. Decisamente un buon viatico in vista degli impegni autunnali contro Australia e, ancora una volta, Argentina.
ARGENTINA-ITALIA 12-13
ARGENTINA: Stortoni; Borges, Bosch, Avramovic, Agulla; Hernandez (18' pt. Senillosa), Vergallo; Leguizamon (17' st. Campos), Galindo, Durand; Lozada, Carizza (36' st. Stuart); Gomez (6' st.
Gambarini), Tejeda, Roncero (cap). Allenatore: Phelan.
ITALIA: Marcato; Robertson, Bergamasco Mi., Garcia, Pratichetti M.; McLean, Picone (26' st. Canavosio); Parisse S. (cap), Bergamasco Ma., Sole (18' st. Zanni); Del Fava, Dellapè (24' st. Reato); Nieto, Ongaro (31' st. Ghiraldin), Rouyet (26' st. Moreno). Allenatore: Mallett.
ARBITRO: Goddard (Australia)
Marcatori: p.t. 3' cp Hernandez (3-0); 6' cp. Hernandez (6-0); 19' cp. Bosch (9-0); 33' cp. Bosch (12-0); 36' cp. Marcato (12-3), s.t. 9 cp. Marcato (12-6); 40 m. Ghiraldini tr. Marcato (12-13) Note: gialli Dellapè (I), Gomez e Roncero (A); 45.000 spettatori circa.
Confermo, partita bruttina anche per il vento, che nel primo tempo era a sfavore degli azzurri.
Primo tempo poi, dove gli argentini sembravano giocare in 20.
Italiani lenti ed impacciati con risultato parziale di 12-3.
Poi nel secondo tempo, tra calci piazzati sbagliati da tutte e due la squadre si arriva all'ultimo minuto, con Ghiraldini che schiaccia in meta, ma nei replay non si vede niente, e Marcato che trasforma favendo tremare i tifosi italiani....subito dopo il fischio finale che sancisce la vittoria azzurra.
Che bello vedere una nazionale azzurra vincere battendosi, dando tutto in campo.
Mentre per l'unica nazionale che non seguo, anzi tifo contro, c'è ancora gente che insulta Byron Moreno e piange per il rigore sbagliato da di Natale...
"Su col morale se la scienza ci insegna qualcosa, ci insegna ad accettare i nostri fallimenti, come i nostri successi, con calma, dignità e classe...." (Gene Wilder, in "Frankenstein junior")
"Un uomo che sa cucinare è come lo svolazzo nella firma di un grande pittore in basso a destra" (G.M."ilP.")
"..perde palla Rivers, 13 secondi e 29 centesimi...E VERAMENTE CHI DA UNA VITA SOFFRE PER LA FORTITUDO, IN QUESTO MOMENTO HA TUTTO IL DIRITTO DI CREDERE DI ESSERE NATO SFIGATO..." (F.Pungetti)