25/2/2008 17:14
Arrigoni: ''Voltare subito pagina''
Mister, con Adailton al posto di Lavecchia il 4-4-2 sta facendo più fatica?
“Senz’altro questi sono giocatori con caratteristiche diverse, ma solo una settimana fa con la Triestina Adailton in quella posizione era andato benissimo. Noi avevamo impostato la partita di Brescia in un altro modo, poi il loro gol dopo tre minuti ha cambiato tutto e abbiamo dovuto fare la partita anche sul loro campo: dovendo fare altre cose rispetto a quelle preparate, la squadra ha fatto fatica, anche per merito del Brescia”.
In che modo aveva deciso di impostare la partita inizialmente?
“Sullo 0-0, un attaccante doveva andare a disturbare Tacchinardi, poi, dopo il loro gol, abbiamo dovuto alzare entrambe le nostre punte, che sono andate contro i difensori centrali. Però le difficoltà le abbiamo incontrate quando toccava a noi fare il gioco, probabilmente anche per l’assenza dei giocatori che sanno far girare meglio la palla: con Amoroso in campo, già la manovra è stata diversa”.
Nella sconfitta di sabato, quanti sono stati i meriti del Brescia e quanti i demeriti del Bologna?
“Il Brescia è una buona squadra, ma noi abbiamo sbagliato troppo. Comunque, quello di sabato è stato un episodio, punto e basta: è successo, ora si va avanti. Loro venivano dalla partita di Messina, persa meritatamente, e avevano l’atteggiamento di chi vuole rifarsi subito. Ecco, dai miei mi aspetto la stessa reazione, sabato contro il Cesena”.
Potreste anche tornare subito in testa, sabato.
“Può succedere di tutto. Con questo equilibrio, il campionato si vince di poco sulle altre e sinceramente non vedo una squadra che possa fare tanto di più delle concorrenti. Alla fine potrà essere decisivo anche l’episodio fortunato capitato nel momento giusto. Noi dobbiamo essere bravi a tornare subito alla vittoria: è molto importante riuscirci, dopo una sconfitta”.
Non le pare che la squadra abbia perso un po’ di fame e di attenzione nelle ultime settimane?
“Noi non abbiamo avuto un buon atteggiamento. Per esempio, sembrava che ai quattro difensori il compito di far girare la palla dovesse venire per forza facile, quando invece si è visto che se ci vengono ad aggredire ci possono mettere in difficoltà. Al Brescia abbiamo reso la vita facile anche facendoci strappare la palla troppe volte: loro, sull’1-0, hanno avuto la possibilità di partire in contropiede e questo per noi è stato controproducente. È vero: l’atteggiamento che avevamo qualche settimana fa l’abbiamo un po’ perso”.
Senza Castellini, Terzi ha avuto qualche difficoltà.
“Io penso un gran bene di Terzi. Che sabato abbia sbagliato lo sa anche lui e non è un problema. Non dimentichiamoci che anche con Castellini è capitato di prendere due gol e che anche senza di lui la difesa ha saputo fare bene. Ora è facile attaccare Terzi, ma nelle partite precedenti era andato bene. Da allenatore, poi, devo dire che me dà più fastidio il fatto che sul primo gol quel passaggio sia potuto arrivare a Caracciolo (ci siamo fatti prendere in diagonale sul taglio) che non il fatto che sul secondo sia stata persa la palla, cosa che può succedere”.
Il Bologna, che era in testa dall’8 dicembre, ora è scivolato in seconda posizione alle spalle del Chievo.
“Mi piace stare testa, sia chiaro, ma non è un problema se ora siamo dietro. Se vogliamo pensare di guardare avanti e allo stesso tempo guardarci anche alle spalle, c’è solo un sistema: vincere. Chi viene ad allenare il Bologna non deve parlare tanto: il suo compito è comunque quello di fare i tre punti, a maggior ragione se si trova a un punto dalla prima e altre due squadre ne hanno uno in meno”.
Quanto hanno inciso le assenze a Brescia? La partita è capitata nel momento peggiore?
“Secondo me non è solo questo: abbiamo perso la partita come gruppo, allenatore compreso. Il gol ci ha devastato, non ce l’aspettavamo così presto, e non abbiamo avuto la forza per proporre un buon gioco, specie contro una squadra del genere.: non eravamo tranquilli e sereni come al solito. Anche senza Carrus, potevamo rendergliela molto più dura. Invece è successo quello che ci era capitato ad Avellino alla quarta giornata: niente di diverso da quella volta”.
Però in questo momento ha diversi giocatori che non sono al top della forma.
“Bucchi viene da un periodo in cui non giocava spesso, quindi ha bisogno di accumulare minuti nelle gambe. Adailton è sfortunato: non appena trova continuità, gliene capita sempre una. Lo stesso dicasi per Lavecchia: andava a mille quando si è fermato e non potrà essere a quei livelli nel momento in cui tornerà a disposizione. Amoroso non ha giocato dall’inizio sabato perché non avrebbe retto la durata della partita. Quanto a Valiani, è semplicemente una questione tattica (non deve sempre puntare l’avversario ma anche allargarsi e andare sul fondo) e di intesa con i compagni. Per questo dico che la nostra squadra può tornare a dare il meglio tra un mese: lavorando bene, le cose a quel punto cambieranno nettamente”.
Diceva che la sconfitta di Brescia è da attribuire a tutto il gruppo, lei compreso. Che errore si attribuisce?
“Potevamo metterci dietro in maniera diversa: da un po’ di tempo sto pensando alla difesa a tre. Ma il calcio è strano: prendevamo meno gol quando eravamo più sbilanciati, mentre adesso che siamo più coperti ci castigano per qualche errore individuale”.
Si aspettava più personalità da un Bologna in cui ci sono tanti giocatori di nome?
“Ma il Bologna ha sempre dimostrato di avere personalità in questi mesi: ogni volta che ci sono stati momenti non buoni, come succede a tutti nell’arco di un campionato, ci siamo sempre ripresi alla grande. E lo dicono anche i tanti punti che abbiamo raccolto. La pressione ci sarà, nel rush finale, ma abbiamo giocatori che sono abituati a questo: la squadra è stata fatta apposta, non dovremmo avere di questi problemi. Prima o poi arriverà “la partita”, quella davvero decisiva, e lì si questo dovrà vedere”.
Se potesse scegliere, dove farebbe la partita perfetta? A Verona o a Lecce?
“Col Cesena: la prima che mi capita”.
Un Cesena che avrà appena cambiato l’allenatore: torna Castori sulla panchina romagnola.
“Così saranno anche più caricati. Ma non mi aspetto niente di diverso dal solito: loro si chiuderanno dietro e noi dovremo fare la partita”.
di Paolo Villani
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Sabato gli asfaltiamo subito dai dai