Visto che tutto tace, e ci stiamo ancora asciugando....copio dal sito.
Mister, sino ad ora le prime punte hanno segnato poco.
“Ci sono momenti in cui le cose vanno così, ma in quel ruolo ho bravi giocatori e devo solo avere pazienza. L’importante è che continuino a lavorare per la squadra, come continuo a dire anche a loro da tempo: se fanno questo, il gol non è un problema, lo penso davvero. Tra l’altro, di occasioni ne hanno anche avute: non mi stupirei se all’improvviso arrivasse la doppietta di una prima punta”.
Marazzina col Lecce si è anche dato molto da fare.
“Secondo me, nel primo tempo ha scattato talmente tanto che nella ripresa era stanco. E mi va benissimo così: al massimo, se uno è stanco lo cambio ma non per questo si deve sentire sminuito. A Marazzina parlo tutte le settimane per spiegargli cosa penso: se mi soddisfa, un attaccante continuo a farlo giocare, indipendentemente dai gol che segna. E poi io conosco una sola regola certa: gli attaccanti più pensano al gol e meno ne fanno”.
Danilevicius è un attaccante che in Nazionale gioca e segna, ma nel Bologna trova poco spazio.
“Io sono abituato a parlare chiaro con tutti e l’ho fatto anche durante il mercato con la società e i giocatori. Alla fine gli attaccanti sono rimasti questi e ogni settimana devo fare scelte difficili: se vedo un appiglio che fa pendere l’ago della bilancia a favore di uno, lo convoco. Quanto a Danilevicius, ha pagato tanto dal punto di vista morale: in ritiro ha fatto fatica, poi è tornato a posto, ultimamente se non viene convocato significa che ho visto meglio altri”.
Lui e Cipriani sono qua anche perché alla fine del mercato certe situazioni non si sono sbloccate.
“Per ribaltare la situazione, devono fare qualcosa di diverso”.
vPer Di Gennaro il discorso è diverso?
“Mi rompe tenerlo fuori. Col Lecce ho inserito un esterno che potesse contrastasse Ariatti, quindi è entrato Lavecchia. In più, se Confalone non ce l’avesse fatta, avrebbe giocato proprio Di Gennaro. Per me può fare l’esterno o il trequartista, poi col tempo può anche arrivare a giocare come uno dei tre di centrocampisti centrali”.
È contento dell’attuale distribuzione dei gol tra i vari giocatori?
“Secondo me i gol delle punte arriveranno: è automatico. Tra l’altro, le cose stanno andando benino: non vedo dov’è il problema. Se continuasse così nelle altre 34 partite, secondo me, andiamo molto vicino al nostro obiettivo: se poi delle altre squadre ci dovessero restare davanti significa che sono state più brave di noi e allora tanto di cappello. Comunque non voglio essere né troppo realista né troppo ottimista, anche perché sono stato già scottato (ad Avellino): meglio pensare ad una partita alla volta”.
Però ha detto che le cose vanno benino: cosa non va ancora?
“Non c’è una cosa sola: in generale, la squadra nel suo insieme deve migliorare”.
Col Lecce Tiribocchi e Abbruscato si sono trovati a tu per tu con Antonioli: qualcosa non è funzionato in difesa?
“Ci sono stati errori della difesa, potevamo contrastare meglio, ma loro sono stati bravi: bisogna dare a loro, che sono attaccanti di buon livello, il merito di aver creato queste occasioni. Tra l’altro, nella seconda, Costa è anche stato bravo a contenere l’attaccante che ha dovuto tirare da posizione defilata”.
Il Presidente Cazzola ha sottolineato i meriti di una difesa che ha subito pochi gol: solo il Lecce ha fatto meglio.
“Secondo me il merito non va solo ai difensori e al portiere: è così perché lavorano un po’ tutti nella riconquista della palla. Noi dopo il gol al Lecce non siamo ripartiti bene, ma abbiamo anche lasciato davvero poco agli avversari, forse per la prima volta. Ci siamo dimenticati di essere offensivi, ma non c’è stato un giocatore che non sia rientrato dietro la linea palla pronto a rompere scatole agli avversari”.
Sullo 0-0, invece, loro hanno avuto due o tre palle gol nitide.
“Sono errori che avevamo commesso anche nelle partite precedenti: stavolta è andata bene. Noi avevamo scelto di giocare a viso aperto, affrontando due contro due una delle migliori coppie di attaccanti della categoria. In questo modo, però, eravamo in parità anche davanti e abbiamo creato pure noi delle buone occasioni da gol. Ai miei difensori centrali a volte chiedo l’uno contro uno, poi sabato durante la partita, visto che potevano farci male, ho anche chiesto rientri diversi”.
Avendole affrontate entrambe, ha visto meglio il Brescia o il Lecce?
“Con noi è stato più tosto il Lecce: sono organici che si equivalgono, ma il Lecce mi sembra una squadra più massiccia, sicuramente la più massiccia incontrata finora”.
Quanto le dispiace incontrare in casa all’andata molte delle potenziali avversarie per la promozione?
“Sono convinto che si possa fare meglio fuori casa: il campionato lo sta dimostrando. C’è un equilibrio tale che la squadra che deve fare la partita trova difficoltà, vale un po’ per tutti: infatti ci sono state tante vittorie esterne in queste prime partite”.
Il Bologna in casa ha trovato ugualmente il risultato grazie ai suoi solisti.
“È un bel vantaggio, lo riconosco, ma i solisti non li abbiamo solo noi”.
Il Presidente Cazzola ha messo in evidenza anche l’aiuto del pubblico, almeno nelle partite interne.
“Se siamo bravi, ne arriveranno ancora di più: i tifosi vanno conquistati pian piano. Del resto, il Bologna è il Bologna, basta questo”.
============================================
Hai fatto tornare tutti...ci siamo tutti a salutarti... Ciao Fet.