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Aldrovandi, il film gratis via web

Ultimo Aggiornamento: 04/04/2013 21:32
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01/04/2013 19:34
 
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Cultura
Aldrovandi, il film di Vendemmiati gratis on line
estatomortounragazzo

In questi giorni, dopo la vicenda del presidio organizzato dal Coisp e la risposta degli amici di Federico Aldrovandi in una manifestazione di protesta e di solidarietà molti ci chiedono come poter vedere il film dedicato al caso Aldrovandi “E’ stato morto un ragazzo” di Filippo Vendemmiati, già vincitore del David di Donatello 2011.
Gli autori hanno deciso di renderlo disponibile on line all’indirizzo

vimeo.com/m/50963553 oppure nel sito di produzione e distribuzione indipendente Cineindie: www.cineindie.it/dettaglio_film.php?id=20.

Lo rendono noto Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21.
“Allo stesso tempo Articolo 21 rinnova la richiesta alle televisioni nazionali di ritrasmettere il film dedicando una serata ai casi oscurati e ancora irrisolti di abuso di potere. Ricordiamo che il film fu trasmesso da Rai3 nel maggio del 2011, ottenendo per altro alti indici di ascolto, nonostante un giorno e un orario poco favorevoli, sabato dopo la mezzanotte. L’anno scorso, all’indomani della sentenza definitiva della cassazione, “E’ stato morto un ragazzo” andò in onda su RaiNews diviso in due parti.
Da alcuni giorni è disponibile su Internet anche la mostra fotografica di Claudia Guido Licenza di Tortura, patrocinata da Articolo 21 e presentata per la prima volta al Festival Internazionale di Ferrara nell’ottobre dell’anno scorso. La mostra ritrae i volti di sopravvissuti e dei famigliari delle vittime (20 ritratti, 11 casi) e ci ricorda che i reati di tortura hanno colpito persone normali e potrebbero accadere a chiunque. La mostra, già esposta in diverse cittá italiane, è accompagnata dalle didascalie dei giornalisti Checchino Antonini, Dean Buletti e Cinzia Gubbini.

Per vederla l’indirizzo è: www.licenzaditortura.it/galleria-fotografica/



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01/04/2013 19:39
 
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grazie vale. lo guarderò.
01/04/2013 19:48
 
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01/04/2013 21:37
 
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Appena finito di vedere...
senza parole
Grazie




02/04/2013 13:20
 
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Sono riuscito a guardarlo per metà visto che non sto bene e ho chiuso il pc... ma metà mi è bastato per capire che in molti BLU, hanno pestate delle gran boazze e non dico niente di quel politico, POVERETTO...

Gran tristezza e tanta SOLIDARIETÀ con la Famiglia.



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04/04/2013 18:38
 
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Lettera aperta sul caso Aldrovandi di Emilio Marrese di "Repubblica"



Sono contento che Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, sia cittadina onoraria della nostra città. Sono molto meno contento che nella stessa città ci siano cittadini anagrafici (di onore non ce n’è) come Manes Bernardini, che ha definito questa iniziativa "una marchetta". A parte il termine improprio ("Nelle case di tolleranza, sorta di gettone che veniva dato alle prostitute per ogni prestazione" dal dizionario Sabatini Coletti), avviliscono e offendono la volgarità e l’amoralità di una simile definizione. Essendo questa una democrazia (certo non per merito di quelli come Bernardini o Giovanardi) è assolutamente lecito e legittimo esprimere dissenso anche nei confronti di un piccolo atto solidale qual è questa cittadinanza onoraria. È il modo che è triste e inaccettabile, specie se viene da un rappresentante delle istituzioni. Perché tanto cieco sordido fervore? Lasciamo stare l’intelligenza: ma dov’è la sua coscienza?


Solo per inciso: suppongo che i frequentatori abituali della Curva Andrea Costa sarebbero grati al signor Bernardini se levasse la foto della medesima curva dal suo profilo Facebook. Sa tanto di ipocrita, tale esibizione, quanto, a suo augusto parere, l’attenzione per la Aldrovandi.


È vero, la cittadinanza onoraria può essere un gesto retorico, forse inutile. Come chiedere "come va" al tizio che incontri in ascensore, come porgere le condoglianze a un funerale. Non è buonismo, non è falsità: è semplice umanità. È calore umano, quello che vivaddio ancora si differenzia dal calore delle stufe e delle vacche. O di certi culi che scaldano scranni a spese nostre. È quel calore che emana una comunità ancora degna di questo nome intorno ai suoi membri feriti.


La domanda, in fondo, era ed è semplice: sarà anche paccottiglia retorica, ma fa del male a qualcuno questa iniziativa? No. Fa del bene a qualcuno? Sì, alla famiglia di un ragazzo ammazzato di botte dalla polizia, secondo sentenza di un tribunale della Repubblica italiana. Bastava questo.


Ma pietà l’è morta, insieme a tutti i neuroni, nel cervello ottuso di qualcuno. Prima le proteste in piazza dei poliziotti del Coisp in difesa dei loro quattro colleghi condannati in Cassazione per "eccesso colposo in omicidio colposo" del diciottenne ragazzo ferrarese. Poi le solite, ennesime, dichiarazioni di Giovanardi, ormai ridotto a ridicola macchietta reazionaria. E ora la penosa baruffa in Consiglio comunale a Bologna.


Quando una vicenda come questa diventa un caso simbolo è come se si facesse astratta e dunque esposta a qualsiasi vento. Troppi ne parlano dimenticando il rispetto e la compassione (diversa dal pietismo) che si deve comunque a una famiglia che vive il peggior inferno immaginabile sulla terra: sopravvivere a un figlio. Altro che quarantadue mesi di carcere solo minimamente scontati in cella. Si dimentica colpevolmente che alla base di tutto c’è questo dolore spropositato al confronto della piccineria di certi miserabili comportamenti. C’è un ragazzo di 18 anni massacrato di botte a morte, non una statua. Quel sangue è ancora fresco ed è di una società incivile e disumana calpestarlo così.


Non credo che i signori Aldrovandi siano pericolosi sovversivi (il papà è un agente municipale...), non credo che siano professionisti del dolore e del vittimismo. Hanno fatto la cosa più semplice e ovvia del mondo: chiedere giustizia. Si sono battuti perché sennò tutto sarebbe stato insabbiato, come dimostra il bellissimo documentario di Filippo Vendemmiati "È stato morto un ragazzo" (cercatelo su youtube). Hanno semplicemente chiesto come e perché un figlio è uscito di casa una sera per un concerto e non è più tornato. Perché è stato trovato sull’asfalto in un lago rosso? Chi non l’avrebbe fatto al posto loro? Cosa c’è di politico e ideologico in questa condotta di esemplare contegno, correttezza e compostezza da parte di questi genitori da meritare, invece, oltre a quanto già sofferto, anche le manganellate del disprezzo, del sospetto, dell’arroganza, del sarcasmo o, nel migliore dei casi, del cinismo?


Ma a che punto è la notte di questo Paese alla deriva etica, in cui se la stupidità forse non è maggioranza (mah) sicuramente è molto più rumorosa dell’intelligenza? Un Paese dove, tra qualche mese, torneranno in strada, a difendere e rappresentare in divisa le istituzioni, pregiudicati di cui il magistrato di sorveglianza ha appena rilevato "mancanza di comprensione della gravità della condotta" e "cultura della violenza, tanto più grave ed inescusabile, in quanto da parte di appartenenti alla Polizia di Stato".

Benvenuta a Bologna, signora Patrizia. Questa è casa sua.





04/04/2013 18:51
 
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Re:
axl2012, 04/04/2013 18:38:

Lettera aperta sul caso Aldrovandi di Emilio Marrese di "Repubblica"



Sono contento che Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, sia cittadina onoraria della nostra città. Sono molto meno contento che nella stessa città ci siano cittadini anagrafici (di onore non ce n’è) come Manes Bernardini, che ha definito questa iniziativa "una marchetta". A parte il termine improprio ("Nelle case di tolleranza, sorta di gettone che veniva dato alle prostitute per ogni prestazione" dal dizionario Sabatini Coletti), avviliscono e offendono la volgarità e l’amoralità di una simile definizione. Essendo questa una democrazia (certo non per merito di quelli come Bernardini o Giovanardi) è assolutamente lecito e legittimo esprimere dissenso anche nei confronti di un piccolo atto solidale qual è questa cittadinanza onoraria. È il modo che è triste e inaccettabile, specie se viene da un rappresentante delle istituzioni. Perché tanto cieco sordido fervore? Lasciamo stare l’intelligenza: ma dov’è la sua coscienza?


Solo per inciso: suppongo che i frequentatori abituali della Curva Andrea Costa sarebbero grati al signor Bernardini se levasse la foto della medesima curva dal suo profilo Facebook. Sa tanto di ipocrita, tale esibizione, quanto, a suo augusto parere, l’attenzione per la Aldrovandi.


È vero, la cittadinanza onoraria può essere un gesto retorico, forse inutile. Come chiedere "come va" al tizio che incontri in ascensore, come porgere le condoglianze a un funerale. Non è buonismo, non è falsità: è semplice umanità. È calore umano, quello che vivaddio ancora si differenzia dal calore delle stufe e delle vacche. O di certi culi che scaldano scranni a spese nostre. È quel calore che emana una comunità ancora degna di questo nome intorno ai suoi membri feriti.


La domanda, in fondo, era ed è semplice: sarà anche paccottiglia retorica, ma fa del male a qualcuno questa iniziativa? No. Fa del bene a qualcuno? Sì, alla famiglia di un ragazzo ammazzato di botte dalla polizia, secondo sentenza di un tribunale della Repubblica italiana. Bastava questo.


Ma pietà l’è morta, insieme a tutti i neuroni, nel cervello ottuso di qualcuno. Prima le proteste in piazza dei poliziotti del Coisp in difesa dei loro quattro colleghi condannati in Cassazione per "eccesso colposo in omicidio colposo" del diciottenne ragazzo ferrarese. Poi le solite, ennesime, dichiarazioni di Giovanardi, ormai ridotto a ridicola macchietta reazionaria. E ora la penosa baruffa in Consiglio comunale a Bologna.


Quando una vicenda come questa diventa un caso simbolo è come se si facesse astratta e dunque esposta a qualsiasi vento. Troppi ne parlano dimenticando il rispetto e la compassione (diversa dal pietismo) che si deve comunque a una famiglia che vive il peggior inferno immaginabile sulla terra: sopravvivere a un figlio. Altro che quarantadue mesi di carcere solo minimamente scontati in cella. Si dimentica colpevolmente che alla base di tutto c’è questo dolore spropositato al confronto della piccineria di certi miserabili comportamenti. C’è un ragazzo di 18 anni massacrato di botte a morte, non una statua. Quel sangue è ancora fresco ed è di una società incivile e disumana calpestarlo così.


Non credo che i signori Aldrovandi siano pericolosi sovversivi (il papà è un agente municipale...), non credo che siano professionisti del dolore e del vittimismo. Hanno fatto la cosa più semplice e ovvia del mondo: chiedere giustizia. Si sono battuti perché sennò tutto sarebbe stato insabbiato, come dimostra il bellissimo documentario di Filippo Vendemmiati "È stato morto un ragazzo" (cercatelo su youtube). Hanno semplicemente chiesto come e perché un figlio è uscito di casa una sera per un concerto e non è più tornato. Perché è stato trovato sull’asfalto in un lago rosso? Chi non l’avrebbe fatto al posto loro? Cosa c’è di politico e ideologico in questa condotta di esemplare contegno, correttezza e compostezza da parte di questi genitori da meritare, invece, oltre a quanto già sofferto, anche le manganellate del disprezzo, del sospetto, dell’arroganza, del sarcasmo o, nel migliore dei casi, del cinismo?


Ma a che punto è la notte di questo Paese alla deriva etica, in cui se la stupidità forse non è maggioranza (mah) sicuramente è molto più rumorosa dell’intelligenza? Un Paese dove, tra qualche mese, torneranno in strada, a difendere e rappresentare in divisa le istituzioni, pregiudicati di cui il magistrato di sorveglianza ha appena rilevato "mancanza di comprensione della gravità della condotta" e "cultura della violenza, tanto più grave ed inescusabile, in quanto da parte di appartenenti alla Polizia di Stato".

Benvenuta a Bologna, signora Patrizia. Questa è casa sua.




Bravo Marrese!
Mi piacerebbe leggere la risposta di Manes Bernardini, ma penso attenderò inutilmente [SM=x1411765]


04/04/2013 19:44
 
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Re: Re:
asteix, 04/04/2013 18:51:



Bravo Marrese!
Mi piacerebbe leggere la risposta di Manes Bernardini, ma penso attenderò inutilmente [SM=x1411765]





cosa vuoi che dica...

e' una delle tante merde pestate da un rappresentante di quel partito.

portroppo mi pento sempre di piu'.. [SM=g1619214]





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Hai fatto tornare tutti...ci siamo tutti a salutarti... Ciao Fet.



04/04/2013 19:56
 
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Re: Re: Re:
|=Valentino=|, 04/04/2013 19:44:



cosa vuoi che dica...

e' una delle tante merde pestate da un rappresentante di quel partito.

portroppo mi pento sempre di piu'.. [SM=g1619214]





Ma tu a Bologna hai votato Lega????

[SM=g1958471] [SM=g1958471] [SM=g1958471] [SM=g1958471]


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luca
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Re: Re: Re: Re:
Lucapa, 04/04/2013 19:56:



Ma tu a Bologna hai votato Lega????

[SM=g1958471] [SM=g1958471] [SM=g1958471] [SM=g1958471]





si, quando sono venuti su...

sembrava un movimento, che la pensava come la pensavo io.

poi hanno cambiato il pensiero e son cominciate le tronzate.. [SM=g1825794]





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04/04/2013 20:27
 
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Giovanissimo B.F.C
Guardate quelle chiaviche di esseri umani del coisp come passano il tempo



Aldrovandi, il Coisp
querela Sel e Pd

Il sindacato di polizia che ha manifestato a Ferrara per sostenere i colleghi in carcere per l'omicidio del diciottenne, lo ha annunciato per mettere fine alla strumentalizzazione di una clamorosa bufala mediatica.

Il Coisp, sindacato indipendente di polizia, ha dato incarico ad un pool di legali di sporgere querela e di procedere a richieste risarcitorie nei confronti del capogruppo di Sel alla Camera, Gennaro Migliore, e del capogruppo del Pd al Comune di Bologna, Francesco Critelli. Ne dà notizia lo stesso segretario generale del Coisp, Franco Maccari, secondo cui "numerosi esponenti politici continuano a cercare visibilità personale strumentalizzando quella che altro non è che una clamorosa bufala mediatica" (la manifestazione di solidarietà agli agenti condannati per l'omicidio di Aldrovandi svoltasi a Ferrara nei pressi dell'ufficio della madre del giovane). "Sono le prime due querele", premette Maccari: "poi proseguiremo ad esaminare, con gli avvocati, l'ampia rassegna di dichiarazioni di quanti hanno scritto falsità sulla manifestazione di Ferrara ed offeso gratuitamente l'immagine del Coisp, dei suoi rappresentanti e dei suoi appartenenti". E gli eventuali proventi delle conseguenti cause risarcitorie "saranno devoluti in gran parte alla Fervicredo, associazione onlus dei feriti e delle vittime della criminalità e del dovere".

Repubblica Bologna è su Facebook e Twitter

VIDEO L'ira del sindaco: "Questa è una provocazione"

SALATTO: "Passavo di lì, stavo andando al carcere"

LO STRISCIONE ALLO STADIO "VERGOGNA SENZA FINE"

Il capogruppo di Sel gennaro Migliore in conferenza stampa alla Camera - presenti anche i deputati Daniele Farina e Titti Di Salvo - durante la presentazione di tre proposte di legge per l'introduzione del reato di tortura, l'abolizione del reato di clandestinità e l'abolizione dell'inasprimento delle pene per i recidivi introdotto dalla ex Cirielli ha infatti detto: "Rinnoviamo la nostra solidarietà alla famiglia Aldrovandi per la vergognosa e indecente manifestazione del Coisp a Ferrara: pensiamo che debbano esserci dei limiti di decenza minima che dovrebbero essere rispettati anche dai sindacati più corporativizzati. Il Coisp va sciolto e per noi è stato un vero smacco non aver potuto interrogare in aula il ministro Cancellieri per quanto accaduto". Migliore ha anche definito "inappropriate e irrispettose" le polemiche sulla proposta di dare la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna a Patrizia Moretti, la mamma di Federico Aldrovandi, il giovane morto per le botte ricevute da quattro agenti di polizia durante un controllo.

LEGGI No ai domiciliari, gli agenti faranno appello

IL SIT-IN FOTO 1 e 2

Il coordinatore della giunta comunale di Bologna, Matteo Lepore, ha invece stigmatizzato il comportamento della Lega Nord, che ha definito l'iniziativa del Pd "una marchetta".
"Quella del Coisp a Moretti è stata un'aggressione squadrista. Se non si fa a Bologna quello che è stato fatto con il conferimento della cittadinanza onoraria, non vedo dove altro si potrebbe fare", commenta Lepore. Da qui la stroncatura del comportamento del capogruppo leghista, Manes Bernardini: "Quella della Lega Nord è stata più che una svista".

"Dichiarare che non vi erano spazi alternativi per la manifestazione Coisp significa o non conoscere Ferrara o essere in malafede". Lo dice la senatrice del Pd Maria Teresa che ricorda come in Senato, nei giorni scorsi, "l'applauso assolutamente spontaneo di tutti i parlamentari e del Governo è stata la risposta di solidarietà per ciò che è successo al sit-in di protesta organizzato da Coisp in piazza Savonarola nei confronti di Patrizia Moretti, del sindaco e della città di Ferrara, ma anche di quegli uomini e quelle donne in divisa che non si sono prestate a tali provocazioni, venendo in piazza per la contromanifestazione organizzata dopo pochi giorni dagli amici di Federico". "Il segnale arrivato all'unisono dal Senato, nella sua spontaneità, sono sicura che sarebbe riconfermato" sostiene Bertuzzi.

La Lega: era una provocazione. "Era chiaro che il Pd stava mettendo in atto una provocazione e che voleva quello che è accaduto, a cui noi della Lega abbiamo deciso di non partecipare". Così Manes Bernardini, capogruppo del 'Carroccio' a Bologna, ripercorre le polemiche per il conferimento della cittadinanza onoraria alla madre di Federico Aldrovandi. "Abbiamo chiesto, in apertura dei lavori consigliari, quando il Pd ha presentato come un fulmine a ciel sereno la proposta, che la stessa fosse trattata in commissione, come è accaduto tutte le volte che è stata avanzata una simile richiesta", ha spiegato Bernardini, chiarendo che l'intento era di "arrivare ad un testo condiviso". Ma, "annusata la trappola, siamo usciti dall'aula e assistito al triste teatrino di accuse tra centrodestra e centrosinistra", finchè "a colpi di maggioranza il Pd ha imposto la sua volontà su una questione che invece meritava più rispetto e sensibilità". Bernardini ha sottolineato la "rabbia nel vedere la casa dei bolognesi (il Comune) trattata come una sede di partito" e ribadito che "non siamo entrati nel merito dei fatti e dell'accaduto", perché "il nostro appunto era sulla forma e sul modus operandi che il Pd ha adottato per portare avanti la cosa". Ovvero, "una strumentalizzazione bruttissima di questo fatto di cronaca e delle istituzioni comunali che dovrebbero rappresentare tutti".

come le nostre ombre,sottotitoli della città
04/04/2013 21:13
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
|=Valentino=|, 04/04/2013 20:14:



si, quando sono venuti su...

sembrava un movimento, che la pensava come la pensavo io.

poi hanno cambiato il pensiero e son cominciate le tronzate.. [SM=g1825794]






Non l'avrei mai detto. Oh, non c'è niente di male, solo che tu hai un cuore grande come una pizza, un animo bolognese antico, non ti avrei mai associato alla lega

[SM=g2800906]
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_______
luca
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ho paura che da Bolognese, la Lega non mi basterebbe piu'...

rivoglio la mia Bologna...



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