1° Giornata

- La Nuova Ferrara -


Scaramanzia. Sempre. E, ieri, introspezione a guardia bassa: «Ho un carattere irascibile, a volte sono antipatico più del necessario. Ma se si può fare squadra, beh, lo faccio volentieri». Ecco Roberto Mascellani (qui ncon Claudia Angiolini di Sky), presidente del Basket Club.
Alla vigilia dell’undicesima stagione cestistica, la seconda in serie A, arriva in redazione e non dribbla argomenti. Giacca leggera blu, camicia a righe, occhiali con i quali giochicchia nel corso del lungo colloquio. Prende un caffè, intanto riflette a voce alta: «Chi mette soldi e passione nello sport ha diritto di sbagliare. Non siamo “donatori di sangue” cui si rimprovera sempre tutto». Prende una rivista della quale ama leggere l’oroscopo: ogni venerdì. Stavolta dice bene: “Calma e riflessione sono le carte vincenti”. Uno dei vari riti che accompagnano Mascellani alla partita. Oggi ci sarà la lunga passeggiata in bicicletta, quel moto lento e ripetuto che - nei momenti difficili - conduce nel luogo della riflessione più intima. Poi ci sono le giacche: quella blu a righe è finita nell’armadio, troppo sconfitte hanno rovinato quelle fibre. Rimane quella senza righe e quella “magica”: con le toppe. Rispolverata nello scorso campionato, quando la Carife era in fondo alla graduatoria. Infine, l’ultimo tocco prematch: calpestare il parquet fino alla palla a due, dare il “cinque” alla chiamata in campo dei giocatori. Poi sparire in un angolo di tribuna.
Presidente, domani alle 14 arriva Teramo e parte la giostra. Per lei sarà la partita numero 349 al timone del Club.
«Ormai l’emozione si controlla. Certamente la prima di ogni campionato ha un sapore diverso, però si arriva ad un punto in cui tutto è più sereno. Naturalmente ho la curiosità di vedere a che punto è il lavoro di assemblaggio della squadra: amalgamare vecchi e giovani non è facile. E il precampionato è finto, in maschera».
La campagna abbonamenti come la valuta?
«La nostra forza sono i tanti giovani che hanno sottoscritto la tessera: 670 sotto i diciotto anni. Siamo al centro dell’attenzione della città e Ferrara ha capito che per mantenere questo gioco tutti devono rimboccarsi le maniche».
In agosto ha affermato: “Il budget? Farò professione d’ottimismo”.
«Abbiamo un po’ di travagli col primo sponsor, speriamo sia solo uno strascico del travaglio più generale. Comunque tutto mi sembra a buon punto per una soluzione felice: mi arrivano messaggi tranquillizzanti. E i partner medio piccoli, eccetto uno, hanno riconfermato aumentando il contributo. La vera fatica è allungarla, la fila degli sponsor».
La nuova squadra?
«Un buon mix. Abbiamo Sangarè come play: cambiare regista comporta sempre dei momenti di adattamento. Sapremo aspettarlo. Grundy in Italia ha già detto molto, il pacchetto lunghi è buono, Jackson è un ragazzo a posto e Salvi farà il salto di qualità».
L’obiettivo?
«L’anno scorso si diceva: accidenti che roba, giochiamo contro Armani, Benetton, la Virtus! Ora ci siamo un po’ più abituati, anche se ho la sensazione che per come è Ferrara siamo quasi sovradimensionati. Questa città è sempre avvitata su se stessa, non prova mai a darsi grandi traguardi. Quest’anno non vedo vittime predestinate alla retrocessione, quindi vogliamo salvarci il prima possibile».
Dal 2010/2011 la penultima con 500.000 euro potrà comprarsi la salvezza.
«E’ un compromesso che lascia l’amaro in bocca a ogni Lega. Il vero problema sono avere ridotto il numero degli extracomunitari (da tre a quattro; ndr) e la sperequazione di risorse tra calcio e altri sport. È necessaria una riforma poderosa del sistema per riequilibrare le risorse. In questo contesto i 500.000 euro sono un palliativo».
Il Senato ha approvato il disegno di legge che favorisce la costruzione di nuovi impianti...
«L’assessore Masieri parla di privati che devono intervenire: vorrà dire che a Ferrara resteremo così. Per me l’anno scorso col PalaSegest abbiamo perso un treno che non prenderemo più. Sono stati spesi tre milioni di euro per metterlo a norma, possibile che in futuro si possa allargare l’impianto per portare la capienza a 5000. Ma per un nuovo palasport non vedo spiragli. A meno che non si faccia un ragionamento ampio su tutta l’area e sulla riqualificazione della zona del palazzo degli specchi».
Presidente, quanti messaggi le invia il giemme Crovetti?
«Infiniti - sorride Mascellani -; Crovetti è stato fondamentale per la crescita di questa società. In generale abbiamo allestito un bel gruppo: Perulli, Valli, Morea...». La banda del Club. E domani si rivà a battagliare.
Marco Nagliati

BANCA TERCAS TERAMO

ALLENATORI
Capobianco Andrea
Ramondino Marco
Di Paolantonio Emanuele

GIOCATORI
Cerella Bruno (ITA)
Poeta Riccardo (ITA)
Marino Tommaso (ITA)
Diener Drake (USA)
Hoover Ryan (BEL)
Jones Bobby (USA)
Amoroso Valerio (ITA)
Lulli Gianluca (ITA)
Thomas James (USA)
Young Jesse (IRL)
Valentino Gennaro (ITA)



CARIFE FERRARA

ALLENATORI
Valli Giorgio
Morea Alberto

GIOCATORI
Farabello Daniel (ITA)
Mazzola Valerio (ITA)
Sacchetti Brian (ITA)
Zanelli Fabio (ITA)
Rizzo Massimiliano (ITA)
Borsato Stefano (ITA)
Nnamaka Oluoma (FIN)
Salvi Joel (ITA)
Sangarè Yohann (FRA)
Jamison Harold (USA)
Grundy Anthony (USA)
Jackson Luke (USA)

5° 10-7

Fine primo quarto 27-22

Ferrara:

Jackson 4
Grundy 9
Jamison 2
Farabello 3
Sangarè 5
Salvi 4

Teramo:

Young 4
J.Thomas 2
Poeta 4
Jones 3
Lulli 3
Diener 6

20° 44-44

Ferrara:

Grundy 11
Jackson 9
Salvi 6
Farabello 5
Sangarè 8
Jamison 5

Teramo:

Diener 8
Hoover 3
Cerella 2
J.Thomas 4
Lulli 3
Polonara 2
Jones 8
Poeta 6
Young 8

Non la sto seguendo molto, comincerò meglio ad aggiornarvi dal 3/4 quarto. Finora perfetto equilibrio

30° Ferrara 62 Teramo 67

Non metto i tabellini, a tra poco con gli aggiornamenti dell'ultimo e decisivo quarto

ero a provarmi la febbre:79-79 al 38°

rimbalzo di nnamaka che sbaglia da 3, rimbalzo di Grundy che prende fallo. 2 liberi a segno di Grundy. 81-79 Ferrara. Risponde Lulli. Parità

Tripla di Nnamaka. Sbaglia Poeta, fallo di Jones su Sangarè.2/2 e +5 Ferrara

1 min.alla fine. Lulli sbaglia ripetutamente il tiro, palla a Ferrara che la perde con Jackson. Accorcia le distanze Cerella risponde con una schiacciata Salvi. + 5 Ferrara

Sbaglia Poeta, fallo su Jackson che realizza i 2 liberi, partita ormai chiusa. Sbaglia nuovamente Cerella, finisce qui.

Ferrara 90 Teramo 83

Carife Ferrara 90
Banca Tercas Teramo 83
40. min 27-22 17-22 18-23 28-16

Partita molto equilibrata decisa negli ultimi minuti da una grande Carife

Tabellini:

Ferrara:

Jackson 23
Sangarè 16
Nnamaka 7
Salvi 11
Grundy 19
Jamison 9
Farabello 5

Teramo:

Poeta 14
Diener 19
Cerella 4
Lulli 5
Hoover 9
Polonara 5
J.Thomas 6
Jones 13
Young 8

Maggiori dettagli: 195.56.77.210/n2/ita_63882/index_ita.html

Appena trovo articoli sulla partita li metterò intanto alle 16 Siena-Napoli.

Riunione tecnica ed allenamento nel programma giornaliero della Montepaschi che si è data appuntamento al PalaMensSana alle 10.30. Simone Pianigiani racconta le sue sensazioni alla vigilia dell’esordio in campionato contro Napoli

“Per la verità – puntualizza il coach senese – non possiamo definirlo un vero e proprio esordio in quanto abbiamo giocato una settimana la Supercoppa a cui tenevamo molto. Ma è altrettanto vero che questo rappresenta per noi un momento particolare, emozionante. La squadra sta lavorando insieme da poco per via di assenze ed infortuni quindi c’è grande entusiasmo e voglia di crescere per iniziare un nuovo percorso”.

Napoli non rappresenta la principale antagonista per lo scudetto ma l’attenzione con la quale la Mens Sana ha preparato anche le amichevoli rappresenta una garanzia in vista della prima partita di
campionato.

“Questa è l’ultima settimana lunga della stagione prima dell’inizio dell’Euroleague. Il tempo
per lavorare insieme diventerà quindi sempre più ridotto. Per questo stiamo lavorando soprattutto su noi stessi, per integrare chi si allena da poco tempo e per sviluppare i nostri equilibri. E’ questo il nostro obiettivo che poi, chiaramente, deve essere messo a sistema per vincere la nostra prima partita in campionato”.

Anche perché in Italia si è già scatenata la “caccia a Siena”.

“Siamo consapevoli di questo e sappiamo ciò che ci aspetta. Noi possiamo soltanto garantire
il massimo impegno per cercare di non farci prendere, consci delle difficoltà che ci saranno e quindi senza scomporci quando avremo delle battute d’arresto. Sappiamo quanto è stato faticoso in passato e per questo ci sentiamo pronti a soffrire, perché non può esserci successo senza sofferenza”.

4° 8-0