Quancuno lo ha già letto, altri no.
L'ho ampliato rispetto alla prima volta, ho inserito foto e videos.
Buona lettura.
Febbraio 2004
Con mio fratello Lorenzo e Sergio, un mio carissimo amico italo/argentino, che all’epoca era pure mio collega.
Vi consiglio di tenere un mappamondo, o una cartina, o una mappa dell’Argentina vicino a voi durante la lettura di questo racconto, per aiutarvi a capire l’immensità di questa nazione e le chilometriche distanze che ho percorso durante gli spostamenti.
Inizio col dire che l’Argentina è 15 volte l’Italia, ha poco più di 35 milioni di abitanti, di cui quasi la metà vivono nella sola provincia di Buenos Aires.
La sua estensione va dalla Terra del fuoco (120 miglia marine dal Polosud) fino al confine con Uruguay, Brasile, Paraguay, Bolivia e su tutto il suo lato ovest c’è il Cile.
Ammetto, che prima di conoscere Sergio pensavo all’Argentina e mi veniva in mente “El pibe de oro” Maradona e già mi stavano tutti sulle balle, nonostante avessi conoscenti nati e vissuti là, invece poi parlandone, studiando e ricercando notizie viene fuori che è uno dei paesi al mondo con più siti eletti dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
Dopo alcuni mesi di ricerche, di ipotetici tragitti da effettuare in due settimane, cartine e calcolatrici alla mano, pagine sul web alla ricerca di voli interni o di tratte da effettuare in Colectivo (Pullman) e soprattutto gli utilissimi consigli del padre di Sergio, che avendo fatto il camionista per anni in Argentina era a conoscenza delle distanze, dei tempi di percorrenza e dell’eventuale stato delle strade.
Il primo piano che stilammo lo avremmo potuto fare in 3 / 4 mesi, ma avremmo girato il paese quasi in lungo ed in largo.
Deciso il tragitto contattammo Jorgelina, la sorella di Sergio, che viveva là e si rese molto utile per la prenotazione degli spostamenti, in quanto risparmiammo più della metà rispetto a quello che avremmo speso prenotando dall’Italia.
Il Peso venne quotato un terzo del dollaro, per favorire esportazioni, agricoltura, carne, latte, cuoio, minerali e per rilanciare il turismo. Quando ci andai l’euro valeva 1,37 dollari americani e 3,70 pesos argentini (mentre adesso addirittura 1euro vale 1,4498 dollari, ma nel frattempo il costo della vita in Argentina è raddoppiato).
Volo transoceanico Malpensa – Ezeiza (EZE), l’aeroporto internazionale di BAires, 13 ore e mezzo di viaggio interminabile, non ero mai stato così tanto tempo su di un aereo.
Giunto al controllo bagagli mi fecero aprire la valigia e mi sequestrarono alcune cibarie (2kg di crudo di Parma, 1 kg di mortadella, 1 kg di parmigiano reggiano, il tutto rigorosamente sottovuoto) che avevo comprato da portare al nonno di Sergio che ci avrebbe ospitato a Mar del Plata e non era mai stato in Italia nonostante i genitori fossero originari delle Marche.
Mi avevano garantito che i controlli non venivano fatti ed invece quel giorno….picche…
Usciti dall’aeroporto fummo accolti da sole e 25 gradi di temperatura, avevamo lasciato Bologna dove c’era la neve per strada, si stava bene, ma la storia del sequestro mi stava veramente su.
Notammo che nonostante fosse una metropoli immensa il cielo era di un azzurro intenso.
Seguimmo le indicazioni di Sergio e ci recammo alla biglietteria del servizio navetta, Manuel Tienda De Leon.
Prendemmo il colectivo che ci portò all’aeroparque Jorge Newberry per il volo interno fino a Mar del Plata.
"Su col morale se la scienza ci insegna qualcosa, ci insegna ad accettare i nostri fallimenti, come i nostri successi, con calma, dignità e classe...." (Gene Wilder, in "Frankenstein junior")
"Un uomo che sa cucinare è come lo svolazzo nella firma di un grande pittore in basso a destra" (G.M."ilP.")
"..perde palla Rivers, 13 secondi e 29 centesimi...E VERAMENTE CHI DA UNA VITA SOFFRE PER LA FORTITUDO, IN QUESTO MOMENTO HA TUTTO IL DIRITTO DI CREDERE DI ESSERE NATO SFIGATO..." (F.Pungetti)