povero ragazzo, facciamo qualcosa per lui....
e' indecente che ai giorni ns esistano ancora gli schiavi..
MA BAFANGULO VA...
LONDRA, 10 luglio 2008 - Nella disputa fra Manchester United e Real Madrid che si contendono il futuro di Cristiano Ronaldo, interviene il presidente della Fifa, Sepp Blatter. La querelle secondo il numero uno del calcio mondiale ha superato ogni limite ed è quindi auspicabile il suo passaggio al Real. Duro Blatter che paragona l'attuale calciomercato a una forma di schiavitù moderna. Parole destinate a irritare non poco il Manchester che, non più tardi di tre settimane fa, si era rivolto proprio alla Fifa per denunciare le indebite ingerenze degli spagnoli su un giocatore sotto contratto fino al 2012.
SCHIAVITU' - Ma Blatter non ci ha pensato due volte e si è schierato dalla parte del fuoriclasse portoghese. "Sono sempre dalla parte dei calciatori, se vogliono andarsene è giusto che il club li lasci andare - sostiene Blatter -. Se un giocatore decide di giocare altrove, una soluzione si può sempre trovare. Anche perché, se non si sente più a proprio agio, non va bene né per il giocatore né per il club". Quindi, il controverso accostamento: "Credo che, nei trasferimenti di oggi, ci sia una forma di schiavismo, comprandoli qui e là per poi rivenderli. Stiamo cercando di intervenire, perché dopo la legge Bosman i club hanno reagito con contratti più lunghi. Ma un giocatore dovrebbe essere libero di andarsene, pagando il proprio contratto".
CI PENSO IO - Intanto il fuoriclasse portoghese, in convalescenza in Algarve dopo l'intervento chirurgico, ha tranquillizzato il Real Madrid con un rassicurante: "Non preoccupatevi, ci penso io" a sistemare la questione con il Manchester; frase lanciata a caratteri cubitali dal quotidiano sportivo spagnolo As.
QUI UN IMMAGINE NEL PIENO DELLA SOFFERENZA...
«Sono amareggiato, ma sono pure sorpreso da chi, avendo dichiarato di considerare l´Eurolega un tour enogastronomico, si dimentichi ora di chi erano i commensali qualche anno fa. Pazienza, anche se credo che cinque minuti di festa non fossero dovuti tanto a noi, quanto alla storia e alla tradizione di una grande società e al rispetto per un pubblico che a quei trofei, e a tanti altri, negli anni ha sempre generosamente contribuito». Ettore Messina 25/01/08
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mitico Sasha:
"Con Myers eravamo amici ed è pure migliorato molto come giocatore. Ma purtroppo si è circondato di gente stupida che gli fa credere di essere chissà chi. A me di lui "non me ne pò fregà de meno". Ma ho saputo che si è permesso di fare il mio nome. Ha detto che finchè era in campo lui nella finale scudetto, io non avevo giocato bene. Per forza: giocavo su una caviglia sola, avendo un legamento rotto. Quando stavo bene non è riuscito a tenermi sotto i 27. Quanto al confronto fra noi due, quando lui avrà vinto la metà della metà della metà di quello che io ho già vinto un paio di volte, forse si potrà parlare. Tanti non hanno vinto. Il problema è che lui ha perso ed ha perso tanto. Per esempio, avrei voluto vederlo mettere dentro il tiro decisivo per la squadra del suo paese. L'ha sbagliato e poi, anzichè vergognarsi, ha parlato male di me..."