00 24/02/2012 11:18
La signora minuta ed elegante entra nello scompartimento, e si siede. Il pendolare, un po’ intorpidito dal sonno, la guarda con occhi vacui. Poi dice - Ma io la conosco, l’ho vista al Tg! Perché ha preso questo treno? Credevo che avesse l’auto blu, o l’elicottero blu...
- Io uso molto i mezzi pubblici - risponde la donna. La voce matura ma gradevole, e la perfetta tinta dei capelli contribuiscono a rendere la sua età indefinibile.
- Eh, purtroppo anch’io - commenta il pendolare, con una smorfia - e non sono neanche la cosa peggiore che mi tocca sopportare.
- Mi dispiace - dice la donna, malinconica.
Il pendolare la guarda, come colpito da un’intuizione improvvisa.
Non si preoccupi - dice - io capisco quello che è necessario per salvare il paese. E so che questa volta i sacrifici toccheranno a tutti, anche ai privilegiati col posto fisso, malattie e ferie pagate, protetti dai sindacati. Che magari speravano anche in una pensione di anzianità - si agita sul sedile - e che tengono tanto all’articolo 18 perché non gli è toccato firmare una lettera di licenziamento senza data, per essere assunti.
Sono progressisti? No, IO sono progressista - si dà una ditata sul petto - perché mi rendo conto che il mondo è cambiato, e bisogna adeguarsi.
Si sporge verso la donna, come per parlarle con più confidenza.
- I veri reazionari sono quelli che la odiano, perché non capiscono, o non vogliono capire, che lei è l’unica speranza di rinnovamento che ha il nostro paese.
La donna annuisce, pensosa.
Il pendolare si dà un’altra ditata sul petto.
- Io, se potessi, la voterei. Destra e Sinistra sono concetti superati, quello che conta sono serietà e competenza. So che lei non è stata eletta, ma sono convinto che se si votasse oggi, lo sarebbe. Lei ci può dare una grande lezione di sobrietà, efficienza, e determinazione.
La donna annuisce ancora.
Il pendolare conclude.
- Infatti i sondaggi lo dimostrano: il vostro governo non ha solo la maggioranza in Parlamento, ma anche nel paese.
- Nostro?
- Il vostro governo tecnico.
- Chi credi che io sia? - Chiede la donna, stupita.
Il pendolare la scruta.
- La nuova ministra del Lavoro.
- È così che mi vedi?
- Perché, chi è lei?
La donna torna malinconica.
- Io sono la Morte. All’inizio pensavo che non fossi ancora pronto a
seguirmi. Adesso però credo che tu lo sia.

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luca