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Venerdì 12 e il compleanno della Regia

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    00 16/10/2012 22:34
    My dire My
    Quale evento malaugurato avrebbe mai potuto segnare un giorno come
    Venerdì 12? Certo ci si tocca quando si dice Venerdí 13 perchè è il
    giorno preferito degli "antimaghi" che vanno a portare sfortuna alla
    gente, o Venerdì 17 perchè si uniscono il giorno della morte di
    Cristo e il numero 17 che nella smorfia vuole dire "disgrazia". Ma il
    12 avrebbe mai potuto essere un giorno sfortunato? E per giunta il
    giorno prima di una grande festa, quella del 93simo compleanno della
    Regia, la squadra di Reggio Emilia che in passato ha avuto diversi
    trascorsi in serie A, ai tempi del mitico Penna Bianca Ravanelli, e
    che per l'occasione aveva deciso di rispolverare un derby dal sapore
    antico, quello col Bologna che ben volentieri si prestava al ruolo di
    sparring partner d'eccezione?
    Mi ricordo che l'ultima volta che ero stato invitato ad una festa ero
    alle elementari e il mio sogno, neanche poi tanto segreto, era quello
    di ballare un lento con Alessandra, bellissima e inarrivabile. Quel
    giorno arrivai tardi, fui lasciato fuori dalla porta per mezz'ora e di
    Alessandra nemmeno l'ombra. Ma alla festa della Regia sapevo sarebbe
    stato differente o almeno cosí mi aspettavo: ma ancora non sapevo che
    la maledizione di Venerdì 12 si stava per abbattere sul
    sottoscritto....
    Regola basilare per partecipare ad una festa é avere l'invito, che nel
    mio caso era rappresentato
    Dal biglietto d'ingresso allo stadio Giglio, teatro della singolar
    tenzone. Facile no? Si va in biglietteria, si sgancia un ventello e,
    con un sorriso alla cassiera, si raccoglie il prezioso pezzo di carta
    e via. Ma la domanda era dove fosse la biglietteria, in quale sperduto
    angolo del pianeta avrei dovuto recarmi per comprare il prezioso
    viatico? La locandina dell'evento, di non facile decifrazione se non
    si era uscito da un corso per agenti del Mossad, portava poche e
    semplici regole per chi era residente a Bologna e provincia: occorreva
    comprare il ticket presso una rivendita di un noto circuito nazionale,
    entrò le 19 di Venerdí 12, ma non un minuto in piú, senza il quale
    l'ONU, la Protezione Civile e il Circo Orfei sconsigliavano vivamente
    di mettersi in viaggio per la città, patria del tricolore nazionale.
    Non solo: a tutto il popolo felsineo, e alla loro discendenza, era
    RIGOROSAMENTE vietata la vendita del biglietto il giorno della partita
    in zona stadio, presidiata per l'occasione da due battaglioni di
    tiratori scelti, proveniente dall'Iraq , utilizzati in operazioni di
    guerriglia nell'operazione "Antica Babillonia". Alla faccia della
    celebrazione di un anniversario: facevano prima a dire "festa privata"
    e chiuderla lì. Poi non ci lamentiamo se le persone preferiscono Sky
    alle emozioni dal vivo di uno Stadio.
    La lista delle rivendite del circuito partiva con alcune location nel
    cuore di Bologna che rallegravano gli animi e tranquillizzavano i
    campesinos del tifo rossoblu: Poste Italiane, una nota catena italiana
    di elettronica e elettrodomestici, una banca del Nord, di oltre mille
    sportelli, un piccolo negozio dietro la Stazione. Si parte da Poste
    Italiane.Un colpo un morto.
    Ore 13.35, orario tattico, poca fila, entrata e uscita in 2 minuti e
    45 secondi, quelli del pit stop della Ferrari mi potevano fare una
    pippa a 7 mani. Entro e mi fermo davanti allo sportello dedicato: una
    signora, appena uscito da Jurassic Park, con i capelli raccolti dietro
    alla Mocho Vileda, mi blocca prima che io proferisca la fatidica
    parola:" Qui vendiamo solo concerti, gli eventi sportivi non li
    teniamo più da tempo ma forse li può trovare.....". Volatilizzato!! Ad
    ampie falcate risalgo la via, record dei 200, 400, 800 e 3000siepi,
    con omologazione all'arrivo del tempo finale a causa di un
    leggerissimo vento a favore, e arrivo davanti al più vicino sportello
    della banca del Nord. Crediamoci, mi dico, e mi faccio inghiottire
    dalla bussola ll'ingresso. Fila giusta, attesa giusta, operatrice di
    sportello....sbagliata: " Ma Lei è cliente?". Spiego all' allarmata
    signorina che vengo in pace, che dopo 7 anni di servizio associativo
    nei Boy Scout, avevo scelto il Servizio Civile e che quindi non potevo
    rappresentare per Lei e quello sportello alcuna minaccia, essendo un
    pacifista non violento ante litteram. Apparecchio il bancone con le
    fotocopie dei miei compari (nella scalata all'Everest /Stadio Giglio
    mi avrebbero accompagnati i due sherpa BeppeSavo e Mattia) e tiro
    fuori il contante. La mia interlocutrice mi ferma subito, con un
    accento veneto di Conegliano, zona Prosecco:" Ghe s'è un erore, me
    servono le copie autentiche non le fotocopie". I devoti alla Beata
    Imelda Lambertini, particolarmente numerosi sul territorio petroniano,
    iniziarono subito raduni di preghiera modello flash mob per
    contrastare le mie invereconde invettive che la mia bocca lasciava
    uscire a intervalli regolari ogni 15 secondi. Fui pregato di lasciare
    l'edificio sotto le mani tese di un anziano cassiere-esorcista, che
    invocava la mia redenzione invocando l'Altissimo. Schiumavo rabbia ma
    non mi sarei mai arreso.
    Ore 18, un'ora alla dead line. La catena a livello nazionale di
    elettronica ed elettrodomestici era a pochi km dal mio posto di
    lavoro. Provare non costava nulla, provare non costava nulla, provare
    non costava nulla. Entro nel mega store, cerco immediatamente il
    bancone e mi siedo. Una pettoruta post adolescente mi sorride
    continuando a battere le sue leggiadre dita sulla tastiera e mi dice:"
    Arrivo subito!". Ore 18.24, c'è tempo, penso fra me e me. Poi il
    dramma si scatena nell'arco di pochi secondi: mentre la bombastica si
    alza e fugge via, arriva una sosia di Mariangela Fantozzi che vedendo
    le mie fotocopie sul bancone mi stampa in pieno viso un : " Qui
    vendiamo solo concerti, gli eventi sportivi non li teniamo più da
    tempo ma forse li può trovare...". "E Tu salutami Tua sorella alle
    Poste". Il vaffan...lo le rimbalzò alle orecchie, mentre la Security
    mi trascinava fuori in preda a vivaci escandescenze. Congiura,
    maledetta congiura. 18.33 pochi minuti e fine dei giochi.
    Avevo un'ultima chanche: quel negozietto dietro alla stazione che non
    sapevo neanche dove fosse!!!
    Neanche se avessi avuto il teletrasporto di Star Trek sarei arrivato
    così in fretta e alle 18.52 entrai in questa sorta di bazar del tifo e
    mi piazzai davanti al computer dove dietro si trovava il fratello
    sorridente di Mr Bean.
    Faccio il mio biglietto, Tutto bene. 18,54.Faccio il biglietto di
    Mattia. Tutto bene.18.56 Faccio il biglietto di Beppe, un numero è
    sbagliato. Il telefono la Tua voce, raggiungo Beppe, 18.58, chiedo a
    lui il numero della tessera, ma lui è dal barbiere e la tessera è a
    casa. Tic toc, tic toc scorre il tempo. Ore 19.01. Il numero arriva
    quando la linea è stata tolta da 45 secondi. Saltato il collegamento,
    saltati tutti e tre biglietti. Buio pesto. Arrivederci e Grazie.


    Sabato 13.ore 14.30, Stadio del Giglio, Reggio Emilia. Due personaggi,
    uno con l'accento modenese, l'altro con la s vagamente bolognese si
    avvicinano alla biglietteria, titubanti ma fiduciosi. Il primo incolla
    il viso al vetro e inizia a parlare: "Un biglietto per la Tribuna,
    vengo da Modena". La signorina dietro al vetro sorride, chiede il
    documento e inizia a digitare le generalità.
    "Poi ci sarebbe il mio amico, lui viene da Bologna". In quel momento
    ero sicuro sarebbero saltati fuori i fucilieri dell'Antica Babilonia,
    ma niente. Cercai con lo sguardo i caschi blu dell'Onu e/o i mezzi
    cingolati della Protezione, ma tutto quello che riuscii a vedere in
    quel piazzale erano due carabinieri che, distratti, si raccontavano ad
    alta voce i fatti loro e sinceramente
    di quello che potevo rappresentare io in termini di pericolo, se ne
    sbattevano altamente.
    Dopo pochi secondi entravo allo Stadio e salendo i gradoni mi accorsi
    in lontananza di un grande tendone da circo: vuoi vedere che la
    Famiglia Orfei mi aspetta dopo per farmi la festa?


    Scritto sulle note di Corazon Espinado scritto dai Manà e dalla
    struggente chitarra di Carlos Santana
    Dedicato al Grande Nilo, Nostro Web master e maestro di saggezza esistenziale
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    james c
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    Post: 10.180
    Registrato il: 29/05/2008
    Città: VIGEVANO
    Età: 52
    Sesso: Maschile
    Amministratore
    Vecchia Gloria B.F.C
    00 16/10/2012 22:37
    Come 1° post molto Sintetico ... [SM=g1688266] , comunque Benvenuto ! [SM=x2363525]
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    axl2012
    Post: 4.358
    Post: 4.350
    Registrato il: 15/01/2012
    Città: BOLOGNA
    Età: 51
    Sesso: Maschile
    Primavera B.F.C
    00 16/10/2012 22:48
    Verita' vera di vita da tifoso vissuta.
    L'anno scorso c'erano un ventina di punti vendita a bologna;
    quest'anno ne sono rimasti 4 o 5.