Perez, Vi ricordate cosa ho scritto ...

Dopo la partita di Verona??? se non lo ricordate, andate a vedere e troverete che e' il prossimo del Bfc a togliere le tende...


dopo piu' di un mese....

PEREZ, ULTIMA CHIAMATA Non può più sbagliare, o è fuori
di Claudio Beneforti
BOLOGNA - Roberto Zanzi non ha perso tempo,
dopo aver visto quello che è accaduto a Roma e
probabilmente dopo aver parlato anche con
Stefano Pioli che chiede chiarezza su questo
tema, già lunedì mattina ha chiamato Daniel
Delgado, il procuratore di Diego Perez, per
invitarlo a Casteldebole nel tentativo di chiudere
la pratica relativa al rinnovo del contratto del
centrocampista uruguaiano. Che deve avvertire
la realtà con la quale sta convivendo, visto che
anche allOlimpico ha evidenziato una mancanza
di tranquillità preoccupante, rischiando di
lasciare in dieci il Bologna già prima della fine del
primo tempo, dopo il
cartellino rosso
rimediato nella prima di
campionato a Verona
contro il Chievo. Che il
Bologna voglia
trattenere Perez è
sicuro, come è sicuro che Pioli continui a considerarlo un
giocatore fondamentale per la sua squadra, ma vai a sapere
come andrà a finire, anche perché non è che Delgado abbia prenotato il primo volo
per raggiungere Bologna, anzi, ha preso tempo, informando Zanzi di non avere alcuna
fretta. Senza dimenticare quella che sarà la proposta economica del Bologna e quella
che sarà la richiesta di Delgado: a oggi non sarebbero ancora usciti nè i numeri pretesi
dal giocatore nè i numeri offerti dal presidente rossoblù Albano Guaraldi, ma abbiamo
la sensazione che la distanza possa essere importante. E in questo senso i silenzi che
arrivano dal centro tecnico di Casteldebole sono pieni di significati, rappresentando la
chiave di lettura delle difficoltà che il Bologna sa di dover affrontare per trattenere
Perez a Casteldebole dopo giugno.
TENTAZIONE ATLETICO - Lunedì Delgado e Zanzi si sono sentiti al telefono ma
hanno rimandato il colloquio a ieri pomeriggio. Cosa si sono detti ieri? In parole povere
il Bologna gli ha ribadito la volontà di portare avanti questo rapporto, ritenendo Diego
un punto di riferimento anche per il domani e non solo per loggi, ma di essere pronto a
fargli sottoscrivere un contratto con una base fissa e per il resto carico di bonus legati
al rendimento, alle partite giocate e anche alle presenze nella Celeste. Insomma, un
tipo di contratto che nelle settimane passate è stato sposato anche da Alessandro
Diamanti. Qual è stata la risposta di Delgado? Dopo aver preso atto di quelli che sono
i propositi di Guaraldi e Zanzi, Delgado ha assicurato al direttore generale del Bologna
di essere disposto a parlarne, primo perché Perez a Bologna sta bene, nonostante
laddio del suo grande amico Marco Di Vaio (con il quale
aveva giocato insieme anche nel Monaco), secondo perché
sa di essere stimato da Pioli. Ma guai a non tenere presente
il fatto che Perez è nel mirino dellAtletico Madrid, che già lo
avrebbe voluto dopo la vittoria della Coppa America da parte
dellUruguay e che può offrire una cifra superiore al Bologna, non fosse altro perché ha la possibilità di rilevarlo a giugno a
zero euro. Un altro particolare che non è di poco conto e fa
capire come ora come ora questa trattativa si presenti densa
di ostacoli: lo stesso Delgado abita a Madrid e ciò potrebbe anche rendere più facile la
trattativa con lAtletico. Che non è il Real, ma che finisce per rappresentare
ugualmente una tentazione forte per qualsiasi giocatore.
LA PRESSIONE DI PIOLI - Pioli aveva capito quello che sarebbe accaduto in
campionato già nel corso del ritiro di Andalo e non a caso una volta a Novigrad aveva
invitato sia il Bologna che il giocatore a mettersi a sedere attorno a un tavolo per
parlare del contratto. Va detto che a Verona contro il Chievo Perez aveva giocato con
latteggiamento giusto nella prima parte, ma sullo 0-2 poi aveva perso la lucidità,
facendosi buttare fuori per un fallo su Cruzado a metà campo. A Roma poi tutti avete
visto quello che è successo, con larbitro Guida che ha fatto orecchie da mercante alle
proteste di quelli della Roma che chiedevano per Perez il secondo giallo (e ci poteva
stare). Pioli aveva chiesto prima della partita a Perez come si sentiva sul piano fisico
dopo le due partite giocate in Coppa America e la risposta delluruguaiano era stata
positiva, ma poi sul campo le cose sono andate in un altro modo, con Perez che ha
finito di nuovo per innervosirsi dopo il gol dello 0-2 di Lamela. Ora, da martedì a ieri
Pioli ha parlato di nuovo con Perez e figuratevi se per il momento lo lascerà a piedi,
nonostante a Roma Pazienza sia stato molto costruttivo, ma è evidente che vorrà tutto
un altro Perez. Quello che garantisce personalità e spessore in mezzo al campo,
quello che quando cè lo senti e si fa sentire, perché di quello di Verona e di Roma il
tecnico rossoblù può fare a meno. Sarà costretto a fare a meno.