Burson di Randi
Nella festa del passatore che si tiene Boncellino, la frazione di Bagnacavallo che diede i natali al bandito romagnolo Stefano Pelloni, si brinda con il vino Burson. La festa Boncellino è una delle poche occasioni in cui cìè la possibilità di fare conoscere a un grande pubblico il vino Burson.
Il vitigno Burson, questo misterioso vino rosso, prende il soprannome dialaettale dal suo scopritore, che si chiamava Antonio Longanesi, che abitava come il passatore, nella frazione di Boncellino di Bagnacavallo. Esso scoprì quasi per caso il vitigno, abbandonato e ababrbicato su un roccolo, nel suo podere.
Incuriosito, provò ad assaggiarne la prelibata uva e ne notò anch ela sua capacità di resitenza e di proliferazione e cominciò a partire dagli anni 50, a usarlo come taglio per altri vin prodotti nella èpianura ravennate, che abbiamo citato poc'anzi..
Sull'origine di questo vitigno selvatico, si sono fatte tante ipotesi sul suo radicamento in Romagna, si dice che può essere trasportato dal vento, addirittura, ma la cosa più attendibile che esso provenga daal vicina pineta di Ravenna.