di ridicolo...
...le parole stanno finendo - KLICCA KUI...
NON VEDO L'ORA CHE SI TOLGANO DALLE BA**E!!!!
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Moggi non c'entra, il suo avvocato sì
I Menarini davanti al procuratore con D´Onofrio, legale di Lucianone a Calciopoli
di Simone Monari
Renzo e Francesca MenariniCi sono 220 mila avvocati, in Italia. Fra questi ce n´è uno che al processo Calciopoli bis piantò lì dibattimento, in totale spregio della corte. Mai visto prima, in ambito sportivo. «C´è un clima ostile, siamo vittime di un´ingiustizia», argomentò davanti a un collegio allibito. Quell´avvocato è Paco D´Onofrio, bolognese d´adozione, noto, nel pallone, per essere il legale di Moggi.
E´ lo stesso D´Onofrio, tenetevi forte, che mercoledì ha assistito la famiglia Menarini a Casteldebole, nell´audizione condotta dalla Procura della Federcalcio. Proprio così, l´avvocato di Moggi è lo stesso dei Menarini. E lo s´apprende all´indomani delle decise dichiarazioni date da lady Francesca a Sestola, mercoledì pomeriggio, contro ogni illazione. «Una volta per tutte, non c´è nessuna ombra di Moggi sul Bologna».
Può essere, in effetti, che questo D´Onofrio sia tanto bravo. Anzi, senz´altro lo è. A tal punto da essere preferito a tutti gli altri avvocati d´Italia, compresi quelli a libro paga del Bologna. Che non son pochi.
Uno è Mattia Grassani, ritenuto fra i massimi esperti di diritto sportivo in Italia. Assoldato ai tempi di Cazzola, non è stato mai ricusato dai Menarini. Un altro è Leandro Cantamessa, legale del Milan, consulente di Lega, un principe del foro che segue, per conto dei Menarini, le controversie più importanti, oltre alle faccende di routine. Poi ci sono Luigi Stortoni e Maurizio Merlini, che difendono, contro Moggi, il Bologna a Napoli. Eppure a Casteldebole c´era D´Onofrio. Sarà un amico anche lui, come no. Anche perché, contrariamente ai processi penali, in quelli sportivi non esiste l´obbligatorietà del difensore né l´avvocato d´ufficio. In una fase istruttoria come questa, se ne può far a meno. «E´ stata un´audizione serena e trasparente, del resto non avevamo nulla da nascondere», aveva aggiunto lady Francesca. Lei e il padre avrebbero potuto tranquillamente scegliere di non essere scortati da nessun legale. E ieri D´Onofrio ha fatto sapere che era a Casteldebole «solo in qualità di docente di diritto sportivo. Una materia che insegno all´Università di Bologna». Un esperto cui chiedere un consiglio. Guarda caso, proprio il giorno dell´audizione. Ma il verbale di interrogatorio della Procura recherà il nominativo del difensore? Presto lo sapremo.
Frattanto, il Bologna fa un altro passo nel ridicolo. Perché, se c´era una cartina di tornasole per indagare nei rapporti fra la famiglia Menarini e Lucianone, era proprio la scelta dei legali. Quando mercoledì a Sestola era stato domandato a Francesca chi fosse l´avvocato presente all´audizione, la risposta era stata secca: «Il nome non lo faccio». Il motivo appare ora solare. Al di là degli esiti dell´inchiesta (deferimento o proscioglimento), la frittata è completa. Se anche, come pare certo, non emergerà né un illecito né un tentativo d´illecito, risulta difficile negare i rapporti con Moggi, squalificato sino al 2011, sportivamente parlando un autentico reietto, al di là delle sue qualità di uomo di calcio. Lo stesso Moggi che stava per firmare un contratto da consulente del Bologna, che stava per insediare i suoi uomini a Casteldebole, che probabilmente aveva dietro, o forse ha, imprenditori pronti a dare una mano. Ora, coi Menarini, condivide pure l´avvocato.