parliamone pure di questa indegna benetton

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PG01
00lunedì 24 settembre 2007 12:46
che prende un distacco memorabile nella supercoppa.


figura quasi peggiore del parteciparci senza meriti sportivi...
Wadi
00lunedì 24 settembre 2007 13:01
Re:
PG01, 24/09/2007 12.46:

che prende un distacco memorabile nella supercoppa.


figura quasi peggiore del parteciparci senza meriti sportivi...





Per le statistiche...
MPS Siena - Benetton TV - 96-50


omer64 belin
00lunedì 24 settembre 2007 13:08
la giusta ghigliottina per chi era li senza averne diritto..

la coppa era ns !! [SM=g21351]
PG01
00martedì 25 settembre 2007 09:53
Soragna: «Senza orgoglio, una prestazione vergognosa»
La Benetton recita il «mea culpa»


25/09/2007 09:18
Soragna: «Senza orgoglio, una prestazione vergognosa»

- La Tribuna -

Non lo meritava il presidente Buzzavo, scampato alle grinfie di Alabiso ma non a quelle di Stonerook, né il giemme Atripaldi, che questa squadra l’ha costruita credendoci fermamente, né guerrieri come Nicola e Iacopini, che in campo ci mettevano sempre l’anima, nè coach Ramagli ed il suo staff, mortificati nel professionale impegno quotidiano, né i tifosi e la loro fede.
E, soprattutto, nemmeno la proprietà e la maglia dalla quale prende il nome, indegnamente indossata domenica sera da un gruppo di turisti travestiti da giocatori. Supercoppa già ricordata come la serata della vergogna trevigiana: passerà anche questa, ma ieri era il momento delle scuse. «Ho chiesto scusa dopo la partita, lo faccio anche oggi: sono ancora sotto choc - ammette il gm Atripaldi - in vita mia non mi era mai successo. Mi ero arrabbiato anche per la resa contro Milano a Caorle ma non c’erano ancora i nazionali e il giorno prima avevamo fatto bene con la Fortitudo. Una figuraccia inspiegabile, nel senso che puoi giocar male ma non così, non è realistico. Siamo ancora molto lontani da un concetto di squadra, ben più del previsto però, ripeto, non è comunque tollerabile prendersi un 32-0. Ma almeno fai qualcosa, che so, esci per falli. Non succede nemmeno nel minibasket, è stato peggio del peggior incubo, non lo auguro a nessuno». Johnson è stato irritante. «Non sa ancora bene dov’è capitato, oggi sembra uno che è qui per caso. Se avesse una squadra che funziona potrebbe fare meglio ma, certo, si deve dare una mossa. Comunque parlare dei singoli non ha senso, Ramagli ha provato tutti i quintetti, niente, è stato un corto circuito prolungato e totale, un’umiliazione ed una mortificazione. Ovvio che tutto ciò non sia normale, non credo che i nostri siano diventati d’un colpo dei brocchi e gli altri il Dream Team. Siena era più forte, lo ammetto, ma al 15’ eravamo 20-20 sprecando anche quattro palle per il sorpasso». Parliamoci chiaro: qualcuno è qui in vacanza? «Non c’è motivo di crederlo. Johnson ad esempio era abituato a giocare poco ed in una certa maniera. E’ qui da 15 giorni, non gettiamogli la croce addosso, ora c’è solo la necessità di avere pazienza per una squadra nuova in tutto, di adattamento e di recupero dopo gli Europei. Poi per uno, Austin, ci sono dei chili da smaltire. Fatto anch’esso censurabile, ovvio».
Niente di grave per Mensah-Bonsu, toccato duro al ginocchio sinistro e portato fuori a spalla: in Cina ci andrà anche lui. Molto serie invece le conseguenze morali della botta di Siena: parla il capitano. «Ho poco da dire - ammette Teo Soragna - personalmente mi vergogno da morire e rinnovo le mie scuse a tutti per lo schifo (testuale dr) di domenica, in primis alla società ed ai tifosi, quelli che sono venuti a Siena ed anche che ci hanno visto in tv, e a tutto l’ambiente in generale». Cos’è successo dal 15’ in poi? «Nel momento di difficoltà s’è visto che non siamo un gruppo, però qui il discorso tecnico conta poco: quando becchi un 32-0 è una questione di atteggiamento, di orgoglio che non abbiamo avuto. E qui tiro in ballo ognuno di noi: una Benetton, con la storia che ha, non può permettersi figure del genere. Oltre alle scuse altre parole sono fuori luogo». Teo, dicci che questa non è la Benetton, non può essere. «Non voglio nemmeno pensarlo, l’idea di squadra è diversa ma dev’essere diverso anche il nostro modo di porci». Quanto vi potrà condizionare questa batosta nell’immediato futuro? «Ci condizionerà nella misura in cui per certi versi sapremo dimenticarla in fretta e per altri tenercela dentro in ogni allenamento e partita». Da responsabile morale della squadra, non è censurabile l’atteggiamento tenuto da Johnson? «E’ censurabile l’atteggiamento di tutta la Benetton, ciascuna singola prestazione è stata vergognosa. C’è ancora tantissimo lavoro da fare ma si sapeva perfettamente». Ma non si può paragonare l’impegno di Fantoni al menefreghismo di Dermarr, anche perché Johnson è considerato una delle colonne della Benetton. «Le distinzioni facciamole quando si perde di 20, se perdi di 50 c’entra solo la squadra: tutti abbiamo qualcosa da pagare e siamo sullo stesso piano».
(Silvano Focarelli)

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