qui emauele righi ha richiato di prendere una castagna durante l'intervista...
Woods: 'La mia Nba ora e' qui'
04/10/2008 12:54
- La Stampa -
Qyntel Woods gioca nella Fortitudo Bologna. Se non è l'americano più forte arrivato in Italia (sarà il parquet a dirlo), è senza dubbio un personaggio unico. Incriminato in Usa perché reo di organizzare «incontri» tra cani, 80 ore di servizi sociali più una somma cospicua da destinare in beneficenza, anche nella sua prima esperienza europea, in Grecia, non è passato inosservato. Appena arrivato a Bologna, ha trovato il modo di discutere, eufemismo, con un taxista. Ecco come vive l'incertezza del non sapere quando partirà il campionato di basket.
Woods si sente atterrato su Marte? «Non capisco bene la domanda e questo potrebbe portarmi ad innervosirmi».
Come vive un americano questa situazione di un campionato che non si sa quando inizia e con quali squadre?
«Per noi non è facilissimo capire questa situazione e cosa stia realmente succedendo. Documenti presentati anzi no, veri o meno, non ci capiamo molto. Da quel che mi raccontano ci sono aspetti pazzeschi che non avevo mai sentito prima d'ora. Spero venga fatta chiarezza per il bene del vostro basket. Ed anche per me. Perché vi garantisco che è dura aspettare, non capire, non sapere quando si può iniziare. Ho voglia di cominciare questo campionato. Sento il bisogno di giocare sul serio».
In America si è mai trovato in una situazione simile?
«Ricordo qualche anno fa la serrata della Nba, il lock out, ma era davvero un altro tipo di battaglia».
Come si trova a Bologna?
«Sto scoprendo e apprezzando la città anche attraverso le pagine del libro di Grisham "The Broker" che è ambientato in questa città».
Il problema con il taxista di qualche settimana fa?«Un errore del navigatore della mia Mercedes o forse avevo digitato Marte e mi sono conseguentemente imbattuto in un marziano. Tutto risolto: ho solo voglia di basket e di vincere assieme alla Fortitudo. Pensi che a novembre la mia compagna mi renderà per la prima volta padre, di una bambina. E appena possibile mi raggiungeranno qui in Italia. Se la vita è fatta a cicli, ora sento che ne sta cominciando uno completamente nuovo. Credo sia quello migliore».
Magari, per novembre, non ha ancora giocato neppure una partita in campionato.
«Spero sia una battuta, perché con quello che sto sentendo in questi giorni potrei anche crederci».
In Grecia i tifosi dell'Olympiacos sono scesi in piazza per protestare contro la sua non riconferma. «I tifosi greci sono davvero fuori dal mondo. Caldissimi, pazzeschi, al punto da esagerare e andare anche oltre, come succede soprattutto nelle sfide tra l'Olympiacos e il Panathi-naikos. Mi sono comunque trovato bene ad Atene ma ormai è un capitolo chiuso, non mi interessaparlarne».
Tornerà in Nba?
«Oggi vivo ogni partita come una sfida, come se fosse quella decisiva. E' il mio modo di vivere il basket e il progetto della Fortitudo mi si addice: c'è tutto da riconquistare, ripartendo quasi da zero. La mia Nba ora è qui. Però prima o poi vorrei cominciare questa sfida perché questa attesa è davvero una partita difficile. Per noi americani quello che sta succedendo in Italia è proprio difficile da capire».
Emanuele Righi