myers... il solito

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omer64 belin
00giovedì 4 ottobre 2007 14:48
Pesaro, il presidente Vellucci ha chiuso la partita Myers. Ora si guarda avanti


04/10/2007 11:30


- Il Resto del Carlino -




IL CASO E’ CHIUSO. Almeno così si augura la Vuelle, che ieri pomeriggio ha convocato un’altra conferenza stampa a seguire quella di Myers. Martedì il giocatore si era presentato da solo davanti ai giornalisti «perchè è abbastanza grande da cavarsela» motiva il presidente. Ieri però Stefano Vellucci, affiancato dal gm Montini, ha voluto ribadire la posizione ferma della società. «Quest’incontro ha l’obiettivo di mettere la parola fine alla vicenda-Myers. La società ha ritenuto di restare in silenzio, ha parlato Valter Scavolini, che è il nostro presidente onorario, usando parole misurate e sagge, come sempre. Oggi vogliamo aggiungere noi il nostro pensiero e chiudere la questione. Non minimizziamo, quello che è successo è molto grave però Myers si è reso conto dell’errore commesso, ha chiesto scusa, si è preso le sue responsabilità e per questo crediamo che vada apprezzato. Chiaramente prenderemo dei provvedimenti ­ precisa il patròn biancorosso ­ perché Carlton ha infranto le regole della squadra. E la più importante, anche se non scritta, la conoscono tutti quelli che hanno fatto parte di una squadra: i panni sporchi si lavano in casa».

DUNQUE la condanna è forte, decisa. Ma Vellucci non vuole che dopo aver messo Clark nel mirino, adesso ci finisca Myers: «Carlton è una persona intelligente, ha avuto il coraggio di scusarsi e merita rispetto. Ieri ho parlato sia con Clark che con Slay: ho scoperto di avere a che fare con due uomini veri, che hanno capito e messo da parte l’episodio per il bene della squadra. Ci sarà qualche strascico? Mi auguro di no. I mezzi non sono stati quelli opportuni, ma almeno hanno permesso un chiarimento. Certo, non possiamo sapere fino in fondo che cosa quelle parole hanno provocato nell’animo dei nostri due americani, non possiamo sapere se lasceranno il segno oppure, al contrario, serviranno per cementare il gruppo. Questo ce lo dirà il futuro».
A sentire anche la veemente reazione dei tifosi dopo le sue dichiarazioni, Myers si comporta dando la sensazione di essere lui il proprietario della squadra e quel 5% di quota del club che detiene avvalora tale pensiero: «Fino a quando continua a giocare, Myers nella nostra società fa solo il giocatore. Lo dimostra il fatto che non ha avuto alcun peso sulle scelte estive, sia sugli acquisti che sulle cessioni ­ spiega Vellucci ­. Carlton ha i suoi pregi e i suoi difetti e, quando lo abbiamo preso, conoscevamo entrambi. Riportarlo qui è stata una scommessa vinta perché c’è anche la sua firma sulle due promozioni che ci hanno riportato in serie A. Non è una persona perfetta, ma di sicuro è uno che non si tira indietro: io lo vorrei sempre uno così nella mia squadra».

ORA BISOGNA cercare di rimettere insieme i cocci prima dell’arrivo della Benetton che domenica battezzerà la stagione del ritorno sul grande palcoscenico all’AdriaticArena. Sperando che Clark, soprattutto, non paghi troppo tutte le attenzioni che si sono puntate su di lui: «Una cosa la devo dire: le nostre scelte sono convinte. Dopo la prima partita il nostro play, che ha solo 23 anni e gioca per la prima volta in Italia, è stato messo in croce. Noi ci teniamo a tutelare i nostri investimenti, secondo noi Keydren ha grosse potenzialità ma non è aspettandolo al varco che faremo il suo bene». Poi un pensiero sulla prima sconfitta rimediata all’esordio: «Sono contento di aver perso a Scafati e lo dico sinceramente perché si era creata un’attesa esagerata rispetto alle nostre potenzialità. L’obiettivo dichiarato dalla società a più riprese, una tranquilla salvezza, non è stato tenuto in nessun conto e vedevo già voli pindarici di chi ci metteva dietro le big, al 7° posto, o già nei playoff. Questo non è il ballo delle debuttanti dove ci danno il bentornato perché siamo Pesaro. Questo è un campionato duro, dove ogni avversario ti può prendere a schiaffi e mandarti a casa con venti punti sulla schiena. Comunque, non è successo nulla di irreparabile, niente drammi. Però una cosa la dobbiamo imparare: che non si può sparire quando c’è da lottare».
E Montini, stranamente silenzioso, qui dice la sua: «Ieri, dopo un’ora di discussioni nello spogliatoio, un giocatore, di cui non farò il nome, ha detto: abbiamo parlato di passaggi e di protagonismi, ma il nostro problema è che abbiamo subìto 92 punti. Sarà meglio che ci diamo da fare».

IL RITORNO di Ramagli sembra messo lì apposta per suscitare emozioni forti e distogliere i pensieri di questa settimana burrascosa: «Vogliamo cancellare i primi 3 brutti giorni di questo ritorno in serie A ­ è l’auspicio di Vellucci ­. Il fatto che domenica ci troveremo davanti l’allenatore che ci ha riportato sul massimo palcoscenico dev’essere e sarà un fortissimo stimolo. Ma è chiaro che vogliamo batterlo. Ci sono tutti gli ingredienti: arriva un grosso nome come la Benetton, la partita andrà in diretta tivù su Sky in un orario in cui la guarda tantissima gente, avremo un pubblico straordinario che, sono sicuro, supererà i cinquemila spettarori, visto che siamo già quasi cinquemila solo come abbonati. Soprattutto vogliamo che i riflettori su Pesaro vengano puntati per altre cose dopo le polemiche di questi giorni che, purtroppo, ci hanno regalato spazi di cui avremmo fatto volentieri a meno».
Elisabetta Ferri

vedi la mia firma sotto...e no comment su carlton



PG01
00giovedì 4 ottobre 2007 15:08
sasha mi darà atto che da subito (dopo il trofeo aphonso ford) ho citato la scavolini come indiziata numero uno alla retrocessione.
SashaLoZar
00venerdì 5 ottobre 2007 23:16
CONFERMO.
Anche se non sono d'accordo.
PG01
00sabato 6 ottobre 2007 08:59
ahò, sei stanco?

[SM=g21339]
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