incommensurabilBente...

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(Massoud)
00mercoledì 12 dicembre 2012 18:42
Esclusiva ZO - I mezzi per salvarci ci sono
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Creato 12 Dicembre 2012 Scritto da Riccardo Rovinetti
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Pioli si è ripreso il Bologna. Questa è, a mio avviso, la vera notizia dopo il pareggio con la Lazio di lunedì sera. Finalmente un po’ di continuità dopo le prestazioni con Palermo, Sampdoria e Atalanta. Due gol subiti in quattro partite, una buona condizione fisica e finalmente anche quel minimo di sicurezza nel gestire il pallone che riporta in casa rossoblu la consapevolezza di non essere necessariamente come Isacco sul ceppo in attesa della grazia divina. La classifica è ancora brutta come la Mazzamauro, ma adesso l’impressione che dà il Bologna non è più quella di undici pirati catapultati in braghe corte in un campo base alle pendici del K2.
Pioli nel post partita ha spiegato che l’alternanza di modulo gli serve per sporcare il lavoro degli avversari in fase di preparazione della partita. Uno dei problemi di questa rosa infinita però è l’assenza totale di esterni. E’ impossibile allargare il gioco ed è impossibile anche affidare la regia a Perez, mentre Diamanti viene costantemente raddoppiato e, senza qualcuno che sgroppi in fascia, non troverà mai spazi per la giocata. Il risultato è che Gilardino lotta come Don Chisciotte contro i mulini a vento, senza l’aiuto di un qualsiasi Sancho Panza che lo rifornisca di palloni da spingere in rete. Il mercato di gennaio è vicino, e la speranza è che il Bologna abbia le idee chiare su come intervenire. Come disse il Professor Scoglio “mi faccia una domanda precisa, non posso fare dichiarazioni ad minchiam”.
Dubito che Pioli per sistemare la difesa si sia ispirato alle parole del Professore il quale, proprio a proposito di dichiarazioni ad minchiam, dichiarò che la zona sporca è un accorgimento contro i buchi che può creare la zona pura. Il fuorigioco non è automatico quando lo sporco sta dietro. Diventa obbligatorio quando lo sporco scala in avanti al posto di uno dei quattro difensori in linea.
Concetto facile da spiegare ad Antonsson.
Qualche settimana fa, con il Bologna sempre più allo sbando e la società che rinnovava fiducia a Pioli (soprattutto per una, stavolta provvidenziale, mancanza di pecunia) si sentiva spesso il paragone con la fiducia data a Mazzone fino alla retrocessione. La differenza tra i due è che Sor Carletto è uno di quegli uomini che pensano di aver capito tutto, sempre, e non ne faceva mistero: Come diceva mio padre, me devono solo imparà a morì!
Pioli è un diesel, non rinuncia a cercare nuove soluzioni, poi però finisce per arrendersi all’idea che, a questo livello, i giocatori non riescono quasi mai ad adattarsi a ruoli non loro. Motivo per cui, quando servono terzini bloccati giocano Motta e Cherubin, mentre quando servono terzini di spinta giocano Morleo e Garics. Ovvio che il pubblico apprezzi sempre di più i secondi, è nell’ordine naturale delle cose.
Il mistero insondabile delle scelte del tecnico rimane Kone. E’ come se la sua presenza servisse a non montarci troppo la testa.
Kone è un monito, un “memento mori” piazzato lì e visibile a tutti in modo che a nessuno venga in mente di azzardare un dribbling di troppo o distrarsi un attimo.
In realtà, lo devo confessare, io avrei anche un debole per Panagiotis. Non si tira indietro mai, è fisicamente devastante, non è indolente. Poi però arriva il pallone e lui si trasforma in un gorgo, lo risucchia e in men che non si dica lo risputa sui piedi di un avversario.
Dalle gerarchie è definitivamente uscito il cugino di Pazienza, reo di aver preso il posto del vero Michele, di professione calciatore. Zeus uccise uno dei figli di Eolo con un fulmine per aver tentato di impersonarlo andando in giro con un carro di bronzo e gridando per imitare il rumore del tuono.
Speriamo per Pazienza che Perez non venga a saperlo.
Acquafresca sta recuperando, mentre non si hanno notizie di Curci. Come disse Enzo Foglianese il calciatore ha riportato - lo dico per tranquillizzare i familiari - la frattura della mandibola.
Domenica andremo a Napoli e, presumibilmente, saranno dolori.
Io sono tranquillo, finalmente ho visto un Bologna determinato e in buona condizione fisica, tanto mi basta per sapere che questa squadra ha interrotto il volo senza paracadute.
A mio parere questo Bologna rimane peggiore di quello dello scorso anno, anche se abbiamo gli stessi punti in classifica di dodici mesi fa. Pioli però oggi ha meno qualità e meno scelte, mentre Guaraldi più stipendi da pagare e meno giocatori su cui costruire il futuro.
I mezzi per salvarci però li abbiamo.
Rozzi, il funambolico presidente dell’Ascoli disse dopo aver raggiunto il quarto posto in serie A: “Qui si confonde la dimensione cittadina anagrafica della città, con la dimensione della società sportiva. Noi siamo una grande società che sta in una piccola e meravigliosa città.”
A Bologna, da anni, succede il contrario.

Bente
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