il caro e buon vecchio Minucci

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william73
00giovedì 8 maggio 2014 22:26
Basket, Siena, Minucci agli arresti domiciliari: accusato di frode fiscale
Il presidente della Lega ed ex numero uno della Mens Sana sarebbe l'ideatore di un'associazione a delinquere che ha emesso false fatture. Sequestrati 14 milioni

08 MAGGIO 2014 - MILANO
La Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Ferdinando Minucci, ex presidente di Siena e presidente della Lega basket (eletto l'8 febbraio come successore di Valentino Renzi, ma sarà in carica dal 1° luglio).

L'OPERAZIONE — Il provvedimento, disposto dal gip Ugo Bellini nell'ambito dell'operazione "Time Out", riguarda anche altre tre persone: si tratta di Stefano Sammarini e Nicola Lombardini soci della Essedue Promotion (azienda di Rimini che cura gli interessi di molti sportivi e che faceva operazioni di marketing e scouting per la società senese) e della Brand Management, e la segretaria generale della squadra biancoverde, la senese Olga Finetti. I quattro, nei cui confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi fiscali con false dichiarazioni e falsa fatturazione. Minucci è stato rintracciato all'hotel Carlton di Bologna dove si trovava per questioni attinenti alla lega Basket e condotto all'aba a Siena, dove alle 9.50 è arrivato in manette al comando della Guardia di Finanza. Raggiunta a Siena Olga Finetti, a Milano e Rimini i due soci della Essedue. Il gip ha disposto l'esecuzione di sequestri di beni di valore corrispondente alle imposte evase per un totale di circa 14 milioni di euro, così ripartiti 9.835.479 per Minucci e Olga Finetti, 4.045.933 per gli altri due associati.
I REATI — Dalle indagini sarebbero emerse una serie di alterazioni contabili e di bilancio, fatture false e manipolazioni delle dichiarazioni dei redditi della Mens Sana Basket negli anni che vanno dal 2006 al 2012 oggi. I reati sarebbero stati commessi dal gruppo criminale oggi ai domiciliari che aveva, secondo l'accusa, proprio in Minucci il suo ideatore e regista. Secondo l'accusa, la gestione della società sportiva con metodi illeciti ha portato ad ingaggiare atleti pagati anche in nero su conti esteri (consentendo a 25 di loro di sottrarsi alla tassazione dei redditi in Italia), alterare i risultati dei bilanci, produrre provviste di denaro contante per l’arricchimento personale e per spese fuori bilancio. Un’altra fase dell’inchiesta ha riguardato l’analisi dei bilanci dal punto di vista civilistico con l’esame della complessa operazione di cessione del marchio Mens Sana che ha visto la supervalutazione dello stesso di 8 milioni di euro. Tale cessione ha consentito alla società sportiva di “alterare” i propri bilanci inserendo una plusvalenza straordinaria di oltre otto milioni di Euro anziché contabilizzare il ricorso al credito (Banca MPS) che nella realtà era stato effettuato. Questo dato, unitamente all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per complessivi 22,5 milioni euro, ha di fatto alterato e sistematicamente falsificato le poste iscritte al bilancio al fine di fare apparire una situazione patrimoniale e finanziaria più florida di quella reale, nonché abbattere le imposte da pagare all’erario. Le fonti di prova acquisite sono state utilizzate anche in campo fiscale mediante la verbalizzazione di recuperi di basi imponibili pari a 27 milioni di euro a cui si aggiunge l’Iva evasa per 15 milioni di euro, ritenute previdenziali non versate per quasi 3 milioni di euro, redditi non dichiarati dai giocatori di basket per 16 milioni di euro.
LA VICENDA — L'operazione Time Out prese il via il 17 dicembre 2012 con 17 perquisizioni tra Siena, Roma, Milano e Rimini con ipotesi investigative di frodi fiscali poste in essere dalla Mens Sana Basket S.p.a., tramite altre società ad essa collegata, finalizzate al pagamento in nero di emolumenti, su conti esteri, a noti campioni della società sportiva. Nei giorni successivi Ferdinando Minucci si dimise dalla carica di presidente del club, restando general manager fino al marzo scorso, un mese dopo la sua elezione a presidente di Lega. A fine 2013 alla società è stato notificato un processo verbale di constatazione da parte della Guardia di Finanza per una sospetta evasione su un giro di affari di circa 23 milioni a conclusione della parte investigativa dell'inchiesta Time Out. Inchiesta che si è arricchita nelle scorse settimane di un altro filone. La Procura senese ha avanzato un'istanza di fallimento nei confronti del club ipotizzando il reato di bancarotta fraudolenta nei confronti nei suoi amministratori, dopo che il 21 febbraio scorso l'assemblea dei soci aveva deciso la messa in liquidazione della Mens Sana Basket a seguito dalla mancata approvazione del bilancio chiuso al 30 giugno 2013 con un passivo di 5,4 milioni. Tra le sette perquisizione anche quella a Minucci.
Alessandro Lorenzini e Giuseppe Nigro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
|=Valentino=|
00sabato 10 maggio 2014 00:14
quelle belle e vecchie manette di una volta...

ma ora i titoli sportivi di siena, DEVONO ESSERE ANNULLATI.. e spero non dati alla seconda classificata..
fossadeileoni89
00sabato 10 maggio 2014 08:59
sai che novità
buongiorno
TheBeowulf
00venerdì 11 luglio 2014 15:01
E intanto Siena è ufficialmente fallita: www.repubblica.it/sport/basket/2014/07/09/news/fallimento_siena-9...
Comunque Minucci ha proprio una bella faccia tosta....



fossadeileoni89
00venerdì 11 luglio 2014 19:04
si ma tanto tornano e ripartono dalla dnb
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