e noi ci si tiene olezzo recalcati

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ilverofettina
00mercoledì 4 febbraio 2009 17:46
MADRID - Sergio Scariolo, 47 anni bresciano è il nuovo ct della nazionale spagnola di basket. Si è accordato con la Federazione iberica accettando un contratto quadriennale in scadenza nel 2013. Scariolo - che manterrà la panchina dei russi del Khimki - rimpiazza Aitor Garcia Reneses, timoniere della Spagna nell'avventura chiusa con la medaglia d'argento, battuta solo dal dream team Usa, alle Olimpiadi di Pechino 2008. L'allenatore italiano in passato ha lavorato in Spagna con tre club: Tau Vitoria, Real Madrid e Unicaja Malaga.

"Per me è un grande onore allenare la nazionale spagnola - ha commentato Scariolo dopo la chiusura dell'accordo, avvenuta oggi a Mosca, tra la Federbasket spagnola e il Khimki. "L'incarico di coach della nazionale spagnola - ha proseguito Scariolo - mi riempe d'orgoglio, la Spagna è la squadra più forte che ho mai avuto in tutta la mia carriera. Darò il massimo, mi dedicherò anima e corpo a questo incarico, senza promettere risultati, soltanto totale dedizione. Ringrazio i dirigenti del Khimki che mi hanno dato la possibilità di dire sì alla federazione spagnola".

Scariolo sa che per le mani avrà una grande squadra e non vede l'ora di cominciare il suo lavoro. "Per me è come centrare un obiettivo professionale di grande prestigio - spiega il coach -. Conosco alcuni nazionali spagnoli per averli allenati in passato, ma anche tutti gli altri perchè li ho studiati a lungo quando li ho affrontati da avversario. E' un gruppo unito e questa compattezza ha permesso alla Spagna di vincere il Mondiale in Giappone e l'argento olimpico a Pechino, questa non è solo una squadra che ha talenti straordinari, c'è anche grande collaborazione tra ogni giocatore e questo è fondamentale".




Coach da esportazione
di WALTER FUOCHI

Quarantasette anni, laureato in legge, tifoso dell'Inter, sempre elegantissimo, come un Pat Riley giovane, dalla testa immersa nel gel fino ai piedi, Sergio Scariolo sarà per il prossimo quadriennio l'allenatore della nazionale spagnola di basket: una delle più forti, campione del mondo in carica, da Tokyo 2006, e argento olimpico, a Pechino 2008, nonché punta di lancia di un movimento che ha un campionato splendido, tante giovani stelle nella Nba, da Gasol in giù, e ragazzi promettentissimi in patria.

Scegliendolo per l'incarico, prestigioso e oneroso, la federazione iberica ha guardato nella sua mappa e indicato uno dei... suoi: da dieci anni infatti Scariolo vive e lavora in Spagna (Tau Vitoria, Real Madrid e Malaga i suoi grandi club), una donna spagnola ha sposato (Blanca Ares, ex giocatrice e commentatrice tv), due figli con lei generato. Lasciata libera da Aito la panchina della selezione, è stato quasi naturale rivolgersi a uno dei coach più affermati su quella piazza, benché da qualche settimana Scariolo fosse stato chiamato sulla panchina d'un club russo, l'ambizioso e miliardario Khimki. Ma lui, già partendo per Mosca, s'era fatto garantire che il doppio incarico sarebbe stato compatibile: da un paio di mesi lo davano, a Madrid, come candidato pressoché unico.

Vista da là, dove lo presenteranno il 19 febbraio, la storia è questa, ormai pallidamente italiana. Vista dal nostro basket declinante e depresso è, come ha detto il presidente del Coni Petrucci, un pezzo brillante di made in Italy che va a rilucidare l'immagine dei migliori cervelli italiani da esportazione: dopo Ettore Messina, campione d'Europa per club col Cska Mosca (e forse futuro primo coach europeo in Nba), Scariolo trova all'estero quella consacrazione che gli fu mozzata in patria, dove pure era stato, all'epoca dello scudetto '90 con la Scavolini, il più giovane coach autarchico arrivato al tricolore. Aveva 29 anni, meno di diversi suoi giocatori, quasi da predestinato. E quel destino avanza oggi, fra Mosca e Madrid. Sorvolando l'Italia.




Wadi
00giovedì 5 febbraio 2009 17:46

Quando Repesa lasciò la Fortitudo, sperava di andare ad allenare in Spagna, ma non avrebbe poi potuto allenare la nazionale Croata.
In Spagna c'è una regola, che vieta agli allenatori di clubs, di allenare anche le nazionali.
Ora, hanno firmato Scariolo, che è anche coach del Khimky di Mosca....


Per il resto la penso come il buon "Fet", noi teniamo Recalcati, oramai incartapecorito....e pure i giocatori rinunciano alla nazionale....
@vigor
00giovedì 5 febbraio 2009 19:46
ma non è che rinuncino perché c'è recalcati, eh!
diciamo piuttosto che tutto il movimento federale sfiora il ridicolo
più o meno come la lega, del resto
però noi idolatriamo i pilla, i boniciolli e anche i repesa, mentre appunto quelli davvero bravi vanno giustamente altrove...
(ricordo, en passent, che la V a suo tempo rilasciò scariolo per affidarsi a ticchi, per l'accordo che aveva con castelmaggiore....!!!!)
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