Virtus, la cura Boniciolli: 'Difesa, assist e sorrisi'

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
PG01
00martedì 25 novembre 2008 15:43



25/11/2008 10:40


- Corriere di Bologna -




«Le cose che dobbiamo imparare, e di cui parlo con la squadra affinchè il lavoro non sia imposto ma condiviso, sono queste: difendiamo come assassini, passiamoci la palla, sorridiamo. Sono le nostre regole». È Boniciolli a parlare, dopo la vittoria a Cantù. E non sono solo belle parole le sue, ma uno stile di panchina che sta abbigliando giorno dopo giorno. Ne sa qualcosa il malcapitato Malagoli, che nel primo quarto guardava il match fra il serio e l'imbambolato, prima che Teo gli arrivasse di fronte e lo svegliasse con un applauso istantaneo. E ancora a 40" dalla fine decide di stimolare il giovane mandandolo in campo, ma prima gli tira un gran ceffone, bonario certo, ma potente. «Di scenate comunque non ne faccio e non ho bisogno di cazziare in modo plateale nessuno, perché non ho bisogno di affermare pubblicamente che sono il coach e comando io».
Sì, sono scene di vita in famiglia viene da pensare. Come quando in panca s'alzano tutti in piedi, e Boykins è ancora in volo prima di infilare la palla nel cesto. Dettagli, che in questo momento fanno la differenza.
«Stiamo lavorando molto bene, siamo un gruppo e siamo felici ma è facile essere contenti quando si vince. Siccome prima o poi ne perderemo una, bisognerà saper continuare. La continuità è la cosa sulla quale mi spendo di più: ho detto alla squadra, e ne sono convinto, che non ci sia grande differenza fra il nostro roster, o quello di Roma, e quello di Siena. Ma i risultati hanno senso solo se c'è continuità e loro ce l'hanno».
Quella in partita la sua Virtus l'ha in parte trovata, dominando per tutto il secondo tempo a Cantù. E facendolo senza pressione, mentre Teo sembrava tra tutti il più angustiato, tanto che più si dilatava il vantaggio più si scalmanava per mantenerlo. Solo nell'ultima azione prima del gong, è arrivato il suo primo respiro liberatorio.E ora, rientrato in palestra, ha ancora alcune cose da sistemare.
«Righetti numero 4? È un trucco, ti può far vincere la battaglia ma non la guerra. Per quella servono i giocatori grandi e grossi al posto giusto. Stiamo cercando equilibri e duttilità, per esempio sfruttando anche Vukcevic da play assieme a Boykins, soluzione che come direbbe Dusan è una d'ohm combinatija: non possiamo certo pensare che faccia tutto Boykins solo perché è il più pagato, si chiama Earl non Superman. Altro giocatore da valorizzare è Koponen:ha un fisico bestiale, utilizzandolo da "difensore" assieme a un play, riesco a tenerlo di più in campo, levandogli la pressione di dover gestire la squadra da solo. Infine, appena avrò Chiacig e Arnold a posto, inizieremo a lavorare sul post basso».
Ecco alcuni aggiustamenti in atto in vista di domenica contro Roma.
«Ma mi raccomando, se vinceremo non parlate di Virtus come l'anti Siena».
Elisa Fiocchi

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:20.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com