Verona, i vigili multano un ciclista

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|=Valentino=|
00domenica 22 giugno 2008 19:20
pedalava parlando al telefono
GIUSTIZIA E' FATTA... [SM=g1405981] [SM=g1405974]

Il giovane sanzionato ha presentato ricorso. Ma la polizia municipale difende
il proprio operato: "E' un veicolo come un altro, vale l'art.173 del Codice della Strada"




VERONA - Polemica a Verona per un multa inflitta a un ciclista che parlava al telefono mentre pedalava nel centro storico della città. Secondo il comando dei vigili urbani Nicola Abati, 23 anni, avrebbe trasgredito l'articolo 173 del Codice della strada perché la bicicletta è un veicolo come un altro, e per ragioni di sicurezza entrambe le mani vanno tenute sul manubrio. Abati ha invece subito presentato ricorso, partendo dal presupposto che il ciclista vada piuttosto assimilato a un pedone, e non al conducente di un veicolo.

Il comandante dei vigili urbani di Verona Luigi Altamura chiarisce di non avere nulla contro i ciclisti, ma di tenere solo alla sicurezza. "Il Codice della Strada - spiega Altamura - chiama la bicicletta velocipede e la ritiene un veicolo nel vero senso della parola e a tutti gli effetti". Il comandante ricorda che proprio due sere fa a Verona un ciclista distratto dal cellulare è finito contro una vettura procurandosi ferite molto gravi. "Sta crescendo inoltre - continua Altamura - il numero di persone che in bicicletta utilizzano Ipod o Mp3. Il pericolo è sempre in agguato. Bello e positivo usare la bicicletta ma non con la musica". Tuttavia i vigili hanno evitato di applicare il massimo della multa, limitandosi a una sanzione di 148 euro (il massimo è di 594 euro).

L'operato dei vigili ha la piena approvazione del sindaco di Verona Flavio Tosi, che assicura che "è stato improntato alla massima correttezza". "La scelta della polizia municipale è quella di prevenire ma quando è necessario bisogna intervenire - spiega Tosi - non farlo vorrebbe dire omissione di atti. E ciò che più conta creerebbero un grave precedente autorizzando chiunque a comportarsi fuori dalle regole".

La multa non è invece legittima secondo Danilo Di Luca, vincitore del Giro d'Italia del 2007. "Sono fuori di testa. Per prendere i soldi i comuni non sanno più che cosa fare...", commenta il ciclista. "Non si può rispondere al cellurare mentre si pedala? - aggiunge Di Luca - Beh, intanto con la mia bicicletta da passeggio in questo momento sto rispondendo al cellulare su una pista ciclabile e vorrei proprio vedere un vigile che mi ferma e che mi dice che rischio di mettere sotto qualcuno, io...". [SM=g1405976] [SM=g1405976] [SM=g1405976]
MAURYK
00lunedì 23 giugno 2008 17:45
............STATE ATTENTI A PEDALARE UBRIACHI....E NON SOLO...
da quello che ho sentito..ma nn so se è vero...se commetti un'infrazione anche in bicicletta...ti possono togliere la patente..perchè considerato comunque un mezzo di trasporto.....

mentre accertato perchè successo ad un amico....anche se sembra una barzelletta...era ubriaco fermo a dormire in macchina in un parcheggio..per ripigliarsi,...una pattuglia si e' avvicinata..e gli ha detto di mettersi dal lato passeggiero perchè altrimenti l'avrebbero multato ................
Oberlord
00lunedì 23 giugno 2008 17:53
Re: ............STATE ATTENTI A PEDALARE UBRIACHI....E NON SOLO...
MAURYK, 23/06/2008 17.45:

da quello che ho sentito..ma nn so se è vero...se commetti un'infrazione anche in bicicletta...ti possono togliere la patente..perchè considerato comunque un mezzo di trasporto.....

mentre accertato perchè successo ad un amico....anche se sembra una barzelletta...era ubriaco fermo a dormire in macchina in un parcheggio..per ripigliarsi,...una pattuglia si e' avvicinata..e gli ha detto di mettersi dal lato passeggiero perchè altrimenti l'avrebbero multato ................




Sul fatto di mettersi nel lato del passeggero per ripigliarsi confermo, hanno rotto gli zebedei anche ad un mio amico un pò di tempo fà.

Poi Boh, quando mi fermeranno ubriaco in bici sarò curioso di sentire le loro motivazioni, nel caso in cui mi chiedessero la patente.
Siamo alla follia più totale
PG01
00lunedì 23 giugno 2008 18:00
il ciclista (qualora ce ne fosse bisogno) dimostra che le droghe fanno male.

un conto è pedalare sulla pista ciclabile un conto per la strada.

sarebbe ora che i ciclisti cominciassero a pensare che, sulla strada, sono veicoli soggetti al codice della strada.

quindi:

non si passa col rosso
non si circola senza fanali e/o segnalazioni di cambio di direzione
si ha l'obbligo di dare la precedenza e non solo di prendersela
non si circola appaiati a tre o quatto intralciando.

sarebbe poi d'uopo che collegassero il cervello.
leo92
00lunedì 23 giugno 2008 18:10
Re:
PG01, 23/06/2008 18.00:

il ciclista (qualora ce ne fosse bisogno) dimostra che le droghe fanno male.

un conto è pedalare sulla pista ciclabile un conto per la strada.

sarebbe ora che i ciclisti cominciassero a pensare che, sulla strada, sono veicoli soggetti al codice della strada.

quindi:

non si passa col rosso
non si circola senza fanali e/o segnalazioni di cambio di direzione
si ha l'obbligo di dare la precedenza e non solo di prendersela
non si circola appaiati a tre o quatto intralciando.

sarebbe poi d'uopo che collegassero il cervello.




Tutto questo è vero, ma sarebbe altrettanto giusto che anche i veicoli motorizzati considerassero le biciclette come veri e propri mezzi di locomozione. Quindi evitare di fare finta che non ci sono e dare la precedenza quando si deve, in particolar modo nelle rotonde.
Oberlord
00martedì 24 giugno 2008 09:32
Evviva l'asfalto!
Evviva i motori!
Hurrà per il petrolio!
Evviva la legge del più grosso!

Abbasso i ciclisti e l'aria pulita! [SM=x1406354]
ZioBovino
00martedì 24 giugno 2008 10:05
Ma la vecchia regoluccia che ciclisti ovvero in alternativa pedoni, non sono tenuti a sapere il codicillo della strada ? Una volta mi ricordo era così, anche se avevi la patente DE con il CAP se venivi imballato a piedi, ovvero in alternativa in bicicletta (anche ciclomotore dove vigeva solo l'obbligo dei 14 anni) l'automobilista, motociclista, camionaro, autobussiere aveva sempre torto, ovvero in alternativa doveva essere lui a dimostrare di non averlo.

ALTRIMENTI COSA FACCIAMO, LA PATENTE ZETA PER LE BICICLETTE E I PEDONI ? POI CI ATTACCHIAMO AL SEDERE UNA TARGA QUANDO CAMMINIAMO SOTTO I PORTICI ? IMMAGINO GIA' DOLCE&GABBANA !!!!

Cmq il polpastrellante alla tenera età di 14 anni prese 5.000 (o erano 2.000) del vecchio conio di multa perché pedalava sotto i portici di Castelfranco dell'Emilia a bordo del suo velocipede con la morosina in piedi sul portapacchi, in ottemperanza ad una (allora) recentissima ordinanza del Sig. Sindaco. Il solerte vigile era tal "Novello" allora famoso perché la moglie entrò una notte in Pronto Soccorso a Modena (non a Castelfranco), con una evidente emoraggia dovuta alla rottura dell'anello sacrale, necessitante di tot punti di sutura, che giustificò dicendo di essere caduta dalla scala sopra un "fuso" di quelli dove si arrotolava la lana, mentre metteva in ordine la cantina il tutto alle tre di notte...... mio padre allora infermiere in quel reparto del nosocomio d'oltrepanaro, in servizio la sera del "fattaccio" (ad accompagnare la signora non fu il marito tra l'altro, ma altro personaggio conosciuto in paese) nonché compagno di briscole del Sig. "Novello" gli fece capire che non era il caso e di stracciare la contravvenzione, allora si poteva fare e fu fatto ..... [SM=g1405976] [SM=g1405976] [SM=g1405976] [SM=g1405976]

Altro che difensore civico o giudice di pace ......
PG01
00martedì 24 giugno 2008 15:05
Re:
ZioBovino, 24/06/2008 10.05:

Ma la vecchia regoluccia che ciclisti ovvero in alternativa pedoni, non sono tenuti a sapere il codicillo della strada ? Una volta mi ricordo era così, anche se avevi la patente DE con il CAP se venivi imballato a piedi, ovvero in alternativa in bicicletta (anche ciclomotore dove vigeva solo l'obbligo dei 14 anni) l'automobilista, motociclista, camionaro, autobussiere aveva sempre torto, ovvero in alternativa doveva essere lui a dimostrare di non averlo.

ALTRIMENTI COSA FACCIAMO, LA PATENTE ZETA PER LE BICICLETTE E I PEDONI ? POI CI ATTACCHIAMO AL SEDERE UNA TARGA QUANDO CAMMINIAMO SOTTO I PORTICI ? IMMAGINO GIA' DOLCE&GABBANA !!!!

Cmq il polpastrellante alla tenera età di 14 anni prese 5.000 (o erano 2.000) del vecchio conio di multa perché pedalava sotto i portici di Castelfranco dell'Emilia a bordo del suo velocipede con la morosina in piedi sul portapacchi, in ottemperanza ad una (allora) recentissima ordinanza del Sig. Sindaco. Il solerte vigile era tal "Novello" allora famoso perché la moglie entrò una notte in Pronto Soccorso a Modena (non a Castelfranco), con una evidente emoraggia dovuta alla rottura dell'anello sacrale, necessitante di tot punti di sutura, che giustificò dicendo di essere caduta dalla scala sopra un "fuso" di quelli dove si arrotolava la lana, mentre metteva in ordine la cantina il tutto alle tre di notte...... mio padre allora infermiere in quel reparto del nosocomio d'oltrepanaro, in servizio la sera del "fattaccio" (ad accompagnare la signora non fu il marito tra l'altro, ma altro personaggio conosciuto in paese) nonché compagno di briscole del Sig. "Novello" gli fece capire che non era il caso e di stracciare la contravvenzione, allora si poteva fare e fu fatto ..... [SM=g1405976] [SM=g1405976] [SM=g1405976] [SM=g1405976]

Altro che difensore civico o giudice di pace ......




è tutto relativo, in effetti, ma quanto domandi è illogico: se così non fosse non esisterebbero i semafori sia per i pedoni che nelle piste ciclabili.

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