Una domanda da parte di un dipendente pubblico

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niklas
00venerdì 18 luglio 2008 11:14
Leggevo che Brunetta ora, quando saremo malati obbligherà l'amministrazione a mandarci la visita fiscale a casa, e mi sembra giusto.

Ho letto che gli orari in cui dobbiamo essere reperibili per tale visita, si sono allargati; mentre una volta occorreva essere in casa dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, ora si farà dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20.

E d'accordo, non mi piace di non poter trovare nemmeno il tempo per prendermi il fottuto certificato medico dal dottore con la paura che arrivi il 'dottore della mutua', però lo accetto.

Ma permettetemi, perchè se mi ammalo mi devono decurtare lo stipendio???????



Nel privato come funziona? Quancuno può raccontarmi la propria realtà lavorativa sotto questi aspetti?

Grazie
ZioBovino
00venerdì 18 luglio 2008 11:20
Re:
niklas, 18/07/2008 11.14:

Leggevo che Brunetta ora, quando saremo malati obbligherà l'amministrazione a mandarci la visita fiscale a casa, e mi sembra giusto.

Ho letto che gli orari in cui dobbiamo essere reperibili per tale visita, si sono allargati; mentre una volta occorreva essere in casa dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, ora si farà dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20.

E d'accordo, non mi piace di non poter trovare nemmeno il tempo per prendermi il fottuto certificato medico dal dottore con la paura che arrivi il 'dottore della mutua', però lo accetto.

Ma permettetemi, perchè se mi ammalo mi devono decurtare lo stipendio???????



Nel privato come funziona? Quancuno può raccontarmi la propria realtà lavorativa sotto questi aspetti?

Grazie



Nel privato è dal 1978 che lo stipendio viene decurtato progressivamente in base ai giorni arrivando anche al 50%, oltre al fatto che la visita fiscale costa all'azienda una trentina di euri ..... pertanto non è che la fanno a cuor leggero.

Piuttosto da dipendente pubblico come mai, se la statistica è giusta ma riportata da Repubblica oggi, nel pubblico la media dei giorni di malattia va dai 12 ai 20 giorni lavorativi l'anno, mentre nel privato è la metà ? [SM=g1405976]
asteix
00venerdì 18 luglio 2008 11:33
Posto che se uno è ammalato da non potersi recare al lavoro, lo è anche per andare dal medico a ritirare il certificato.
Quest'ultimo è comunque eventualmente tenuto a rilasciare dichiarazione che il sig. Pinco Palla era presso il proprio studio il giorno X dalle Y alle Z!
Trovo il provvedimento giustissimo, e per essere al di sopra di ogni sospetto, dico anche che gradirei che fosse esteso anche alle altre categorie di lavoratori.
In 30 anni di lavoro non mi è MAI capitato di marcare visita per farmi i fatti miei!
Parola d'onore!

Male non fare, paura non avere. [SM=g1405994]
niklas
00venerdì 18 luglio 2008 11:47
Nel frattempo mi sono informato, ed effettivamente nel privato c'è la decurtazione, tuttavia a livello aziendale le imprese possono decidere di non prevederla.

Per quanto riguarda quello che dice Asteix, buono a sapersi, nel senso che una dichiarazione del dottore ti libera da responsabilità se in certi frangenti non ti trovi in casa. Però permettimi, io dal medico in mezz'oretta me la cavo, resistere una giornata di 8 ore è un'altra cosa. Se ho febbre non alta dal dottore riesco pure ad allungarmi, in uffezzi proprio no...

Ritorno allo ziobovino, perchè nel pubblico i giorni di assenza sono una ventina e nel privato la metà!

E' talmente facile, non ho gli occhi foderati, c'è un po' di gente che se ne approfitta a balus. Ti posso dire onestamente che qua dove sono io il 90% dei lavoratori è a posto, non sta a casa e non fa il furbo. Noialtri paghiamo le cazzeggiate di quel 10% che sta a casa dei mesi ogni anno lamentando mal di schiena, torcicollo e altre cagate del genere.

Anni fa addirittura funzionava che se stavi a casa meno di tre giorni non ci voleva il certificato, veramente terribile.

Personalmente certe persone le licenzierei, tra l'altro si tratta spesso di gente che non si sa bene come sia entrata nella PA, non con un concorso, non con capacità particolari, un vero mistero.

O meglio, un segreto di pulcinella.

Come cantava Baldan Bembo: E' l'amico è qualcosa che più ce n'è meglio è... mi sono spiegato?

PG01
00venerdì 18 luglio 2008 11:54
sono convinto che il provvedimento (già impostato dal precedente governo) sposterà diversi equilibri.

eliminando un'anomalia tutta italiana.
niklas
00venerdì 18 luglio 2008 11:56
Re:
PG01, 18/07/2008 11.54:

sono convinto che il provvedimento (già impostato dal precedente governo) sposterà diversi equilibri.

eliminando un'anomalia tutta italiana.




Speriamo bene!

Quì spesso si vedono carriere senza talento e talenti senza carriera...

ZioBovino
00venerdì 18 luglio 2008 12:05
Re: Re:
niklas, 18/07/2008 11.56:




Speriamo bene!

Quì spesso si vedono carriere senza talento e talenti senza carriera...




Anche perché se si eliminano un po' di queste anomalie .... i sindacati può essere siano costretti a ricominciare a fare il loro mestiere !!!
PG01
00venerdì 18 luglio 2008 12:07
Re: Re: Re:
ZioBovino, 18/07/2008 12.05:



Anche perché se si eliminano un po' di queste anomalie .... i sindacati può essere siano costretti a ricominciare a fare il loro mestiere !!!



quoto.


certo, mi è difficile dopo aver visto la tua facciona, in ompeig, restare su argomenti seri come facevo una volta. mi impegno.

[SM=g1406063]

niklas
00venerdì 18 luglio 2008 12:17
Re: Re: Re:
ZioBovino, 18/07/2008 12.05:



Anche perché se si eliminano un po' di queste anomalie .... i sindacati può essere siano costretti a ricominciare a fare il loro mestiere !!!



Uuuuh, che brutto tasto che hai toccato...

Completo la mia frase di prima... carriesre senza talento, ma con la tessera in tasca...

Oggi il sindacato è quanto di più lontano ci sia dai lavoratori; individui che si spartiscono il loro piccolo potere facendo quasi esclusivamente i caxxi loro preparandosi le carriere.

Abbiamo dei quasi dirigenti che sono rappresentanti CGIL... ma dove vogliamo andare...

Poi mi rendo conto che la cosa pubblica in Emilia Romangna non è nemmeno malaccio e allora mi sconforto nel pensare a cosa capita da altre parti...
(SissiM)
00venerdì 18 luglio 2008 17:21
Se fate una passeggiatina sul blog di Beppe Grillo, troverete un post molto divertente, dove a proposito di lavoratori pubblici assenti, si fa notare come Silvietto bello alla Camera a lavorare non ci va quasi mai. Lo licenziamo?
omer64 belin
00venerdì 18 luglio 2008 17:26
eccolo qua , non ho resistito Sissi , l'ho guardato subito e posto per gli altri .. [SM=g1405974] [SM=g1405981]



Brunetta e l'assenteismo dei parlamentari

Fantozzi, assenteismo e doppio lavoro

I dipendenti pubblici hanno una cattiva fama. Su di loro si dice di tutto. Assenteisti, con il doppio lavoro, raccomandati dai politici, scortesi con i cittadini. Il ministro della Funzione Pubblica Brunetta ha deciso di dare un giro di vite all’assenteismo. La visita del medico fiscale sarà sempre obbligatoria anche nelle ipotesi di prognosi di un solo giorno. Nessuno potrà più sgarrare. Brunetta chiarisce che il medico potrà piombare a casa del dipendente pubblico a qualsiasi ora “al fine di agevolare i controlli”. Ad ogni malattia si applica la decurtazione di “ogni indennità o emolumento, aventi carattere fisso e continuativo e trattamento economico accessorio” quantificabili nel 25-30% della retribuzione.
Brunetta mi piace, è uno tosto, che sa farsi rispettare, come Napoleone di cui ha la stessa statura. Le sue direttive, ne sono sicuro, colpiranno come la folgore anche i dipendenti pubblici per eccellenza, i parlamentari.
Da una elaborazione de Il Sole 24 Ore, con riferimento ai dati Camera e Senato a fine 2007, si può scoprire chi sono gli assenti alle votazioni parlamentari. Brunetta mandi subito un medico fiscale ad Arcore. Silvio Berlusconi è infatti il primo assoluto con il 98,5% di assenze alla Camera. Se non è primo non è mai contento. L’attuale portavoce del PDL, Capezzone, ha totalizzato il 67,6%. Nei primi 10 c’è Sandro Bondi, in settima posizione, con l’87,5% e in quinta l’ex piduista Cicchitto con l’89,9%. Tutti pidilellini in fuga dal lavoro. Brunetta li faccia pedinare, vorremmo tutti sapere dove vanno, cosa fanno, se incontrano Veltroni.
Al Senato per il PDL le cose non migliorano. La posizione numero uno è di Marcello Dell’Utri, 41,1% di assenze. Secondo assoluto il doppiolavorista Ghedini con il 38,7%. Un avvocato pagato dai cittadini con lo stipendio da parlamentare per difendere Berlusconi in tutti i tribunali d’Italia. Il re del doppiolavoro, un mito. Una soffiata per Brunetta: mandi subito un medico al tribunale di Milano, coglierà il Ghedini sul fatto mentre difende lo psiconano al processo Mills.
Se i dipendenti pubblici avessero le percentuali da desaparecidos dei parlamentari potremmo chiudere i ministeri e nessuno se ne accorgerebbe. Ma il Parlamento esiste veramente? Se un parlamentare non va a lavorare per un solo giorno Brunetta mandi il medico fiscale. Nel caso sia un condannato, un prescritto, un inquisito (quindi spesso) faccia accompagnare il medico dai Carabinieri (per proteggerlo).

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