Bello eh?
Porcedda paga, evitata la penalizzazione
Saldati gli stipendi di maggio e giugno, ma la Lega vigila sul club. Ore delicate a Casteldebole, manca l'accordo sui diritti tv. E le banche premono
di SIMONE MONARI
Porcedda paga, evitata la penalizzazione
A Casteldebole si sentono sull'orlo di un vulcano. Ma ieri è arrivata una buona notizia: Sergio Porcedda ha dato mandato di pagare gli stipendi di maggio e giugno, gli ultimi della scorsa stagione, ereditati dalla precedente gestione. È stata una corsa contro il tempo, ma a quanto faticosamente si è appreso è finita bene: significa che il rischio di subire punti di penalizzazione, come da regolamento, è stato scongiurato. Non è molto, considerato che il Bologna ha appena cambiato i suoi vertici, ma siccome orizzonti radiosi per il momento non si sono schiusi, non è neanche poco. La nuova proprietà non ha mai detto di volersi svenare ma si è proposta, più semplicemente, di amministrare il club. "Devo gestire una società che fattura 50 milioni all'anno e che va messa a posto nei conti", spiegava Porcedda a fine agosto. Che il Bfc non navighi nell'oro è palese.
Le difficoltà a perfezionare i tesseramenti di Garics, Ekdal e Rubin, che sino a due ore prima della gara con l'Inter non avevano avuto il permesso di scendere in campo, lo hanno dimostrato. Magnani alle 19 non sapeva che nomi scrivere sulla lavagna. Il mercato è stato condotto sulla base dei proventi dei diritti tv. Ed è evidente quanto a Casteldebole seguano con apprensione l'epilogo di questa partita, perché quanto arriverà nel complesso da Sky nelle casse rossoblù non è ancora chiaro del tutto. Poi però c'è da garantire la gestione quotidiana del club (22.6 milioni lordi di stipendio annuo) e in questo senso il pagamento delle due mensilità che mancavano, rassicura. Ma la Lega Calcio sta comunque tenendo sotto osservazione il club rossoblù dopo le indiscrezioni circolate e i recenti intoppi. Chi c'è dietro a Porcedda, ammesso che ci sia qualcuno, è una domanda che in molti si stanno facendo anche a Milano. Da più parti è circolato il nome di Spinelli. Prima dell'avvio della stagione, a precisa domanda, proprio Porcedda, che ha sempre definito il suo ingresso nel Bologna "una lucida follia" smentiva: "Una cosa certa è che io una fatica così per un altro proprio non la faccio, non ci piove. E poi il calcio oggi va a mille all'ora e c'è bisogno di gente che vada a mille all'ora. E io mi sento all'altezza".
Alla famiglia Menarini, che ha mantenuto il 20% delle azioni, nulla sarebbe ancora stato versato di quanto in estate pattuito. Da ambienti vicini alla Lega si è appreso che molte fideiussioni presso la Confindustria del pallone portano ancora la loro firma. E le indiscrezioni di un possibile clamoroso ritorno della vecchia proprietà si sono fatte insistenti, nelle ultime settimane. L'ipotesi potrebbe forse stuzzicare Francesca Menarini, certo non il padre Renzo. È chiaro però che Menarini e soprattutto le banche, si aspettano di rientrare in fretta dei debiti contratti e quei debiti se li è accollati Porcedda, come lui stesso ha confessato al Sole 24 Ore.