Su la visiera: se Rossi concilia, Biaggi è obbligato a difendersi

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GRA1973
00lunedì 11 febbraio 2008 18:29
La notizia è ormai di qualche giorno fa, ma merita di essere pubblicata. Non tanto per la questione in sè, anche se la cosa è sicuramente alquanto fastidiosa per il diretto interessato, ma perchè mette in risalto una tendenza degli ultimi tempi. Parliamo della “caccia alle streghe” che sta riguardando molti componenti dello sport, e tra questi qualche noto motociclista. Che, dopo essere diventati famosi e ricchi, “colpevoli” di aver cambiato residenza per vari motivi vengono messi ai raggi X nel tentativo di trovare eventuali frodi nei confronti dello stato.

Una questione di non facile soluzione, che pone dall’altro un problema etico - l’abbandono della “patria” - e dall’altro mette sullo stesso piano la libertà di scelta e di fare quello che si vuole. Come lo spostare la propria residenza per andare in un Paese dove si sta “meglio”: uno su tutti il caso di Valentino Rossi ed i suoi problemi con il fisco.

Considerazioni queste che prendono spunto da un’altra vicenda simile, che questa volta ha coinvolto Max Biaggi. Il romano infatti è+ stato protagonista in negativo di un articolo pubblicato in questi giorni dal quotidiano torinese “La Stampa”. Il quattro volte iridato della 250cc è stato citato nell’articolo a titolo “I fantasmi italiani di Montecarlo”, firmato Pierangelo Sapegno, per questioni legate alla residenza nel “paradiso fiscale” monegasco.
Un articolo che è stato un vero e proprio attacco diretto e gratuito, per il quale Max - a ragione - si è arrabbiato non poco visto che secondo il giornalista Biaggi a Montecarlo è più che altro un… fantasma. Che vorrebbe dire che Max abita lì solo di fatto, per godere dei vantaggi fiscale del principato monegasco.

Una tesi non vera, visto che Max abita realmente a Montecarlo e che soprattutto si è basata su un indirizzo in mano al giornalista che, andato a Montecarlo per bussare al citofono del pilota Ducati del Team Sterilgarda Go Eleven, non ha trovato nessuno.

Peccato che l’indirizzo fosse sbagliato! Ma ovviamente il caro e ignaro inviato de “La Stampa” ha scritto il suo pezzo diffamatorio sul corsaro. Che ovviamente non ha fatto attendere la sua replica* (che trovate qui sotto) difensiva.

Un colpo di sfortuna da parte del giornalista? Improbabile, ma nella tristezza di una falsa notizia col solo scopo di screditare una persona è perlomeno uscito lo spunto per affrontare il tema. Perchè in fondo un pilota ha il diritto di scegliere dove e come vivere, e se questa scelta è dettata anche da ragioni di vantaggio economico non troviamo che la cosa sia un “tradimento della patria” o peggio ancora un tentativo di fregare lo stato con relativa evasione fiscale.

Forse per questa gente che ama guardare (e invidare) le fortune altrui, ma anche per i nostri politici, non sarebbe più il caso di interrogarsi sul perchè una persona che ha avuto successo in Italia abbia l’istinto di andarsene?

O forse è più facile appunto catturare le streghe. E gridare “fuoco fuoco”…

*Ecco la lettera scritta da Biaggi in risposta all’articolo apparso su La Stampa
Cari amici, è con stupore e grande dispiacere che leggendo la rassegna stampa di ieri (28 Gennaio) mi sono imbattuto in questo articolo che mi riguarda, che riporta un contenuto falso e tendenzioso. Naturalmente ho risposto al Direttore del giornale, ma mi sento in dovere di spiegare ulteriormente anche a voi che mi seguite con tanto affetto e stima che ciò che hanno riportato è falso e nettamente in malafede. Infatti il domicilio dove sono andati a fare questa pseudo inchiesta non corrisponde affatto a quello dove io risiedo ormai da ben 16 anni, e quindi è normale che il portiere di quello stabile abbia dichiarato di non conoscermi. Non comprendo questo attacco visto che tutta la mia attività è sempre stata svolta alla luce del sole e come tutti voi sapete io vivo veramente in questo bel Paese, non perchè non ami l Italia, ma qui trovo quella giusta dose di serenità e tranquillità che mi permettono di concentrarmi sui test e sulle gare. Qui se seguito trovate la mia risposta inviata al direttore del quotidiano La Stampa. Saluti

Max

GRA1973
00lunedì 11 febbraio 2008 18:36
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