COLMAR (Francia), 17 luglio 2009 - Hanno sparato al Tour. Tre colpi di pistola, ad aria compressa, sono stati sparati addosso ai corridori. Un colpo è andato a vuoto, un proiettile di ferro ha ferito di striscio il neozelandese Julian Dean a un dito della mano sinistra, un altro proiettile di ferro ha colpito lo spagnolo Oscar Freire alla gamba destra. L’agguato è successo al chilometro 155, cioè a 45 dall’arrivo, sulla strada che scendeva dal Col du Platzerwasel, di prima categoria, sotto la pioggia. Di certo, tranne le ferite ai corridori, non c’è nulla. Né chi ha sparato né tantomeno perché. Si fanno solo delle supposizioni. La prima, tre colpi partiti inavvertitamente da qualche sconsiderato: e questa è l’ipotesi più gradita agli organizzatori. La seconda, una forma di protesta, ma di cui non si capisce né si intuisce il motivo. Questa è la zona dei Vosgi e non ci sono particolari rivendicazioni.
dolore lancinante — Il Tour de France ufficialmente non ha comunicato nulla. La notizia è trapelata parlando, alla fine della tappa, con i corridori. Il tre volte campione del mondo Freire ha raccontato di aver sentito gli spari e poi il dolore lancinante alla gamba. Si è fatto curare in corsa, ma sul comunicato ufficiale dei medici non esiste traccia del suo incidente. La Gendarmeria ha aperto un’indagine, già ascoltati i due corridori.
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