Sinisa..

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(Marco M.)
00giovedì 26 marzo 2009 19:24
alcune spiegazioni dopo le deludenti sconfitte...
Lei dopo qualche sconfitta ha indicato alcuni errori specifici commessi dai singoli giocatori.
"Chiariamo una cosa. Io mi prendo le mie responsabilità, davanti alla squadra e alla società: quello che succede di negativo è colpa mia. Quando indico gli errori dei giocatori non significa che ho qualcosa contro di loro e quando dico "non posso far miracoli" è una provocazione per la squadra, per toccare l'orgoglio dei ragazzi, per farli riflettere e reagire. Se la squadra non si salverà (cosa che non penso affatto: non mi è mai neanche venuto in mente) l'unico colpevole sono io: non il Presidente, non la società, non i giocatori; mi prendo tutte le responsabilità. Comunque, io posso perdere qualche battaglia, ma una guerra non l'ho mai persa e vincerò anche questa. Quanto ai giocatori, ho letto in questi giorni che io non avrei fiducia in loro, ma questo è falso: io sono stato il primo ad aver fiducia in questi ragazzi, sin da quando sono arrivato e l'autostima era sotto i tacchi; tant'è vero che in gennaio mi sono stati offerti moltissimi giocatori che non ho voluto, proprio perché secondo me valevano molto meno di quelli che già ci sono e nei quali ho la massima fiducia. So quello che vale la mia squadra e ciò che i giocatori mi hanno dimostrato in questi mesi: sono tranquillo e sono convinto al mille percento che ci salveremo".


A cosa è dovuto il calo di risultati e di gioco dell'ultimo periodo?
"Non è un problema fisico: ieri e oggi abbiamo anche fatto dei test e i risultati sono migliori rispetto a quelli di tre mesi fa, siamo tutti in netta fase di miglioramento, i numeri non dicono bugie. Ci sta che nell'arco di un campionato una squadra abbia un momento di flessione e noi, tra l'altro, abbiamo anche affrontato avversari forti nelle ultime settimane; ma abbiamo anche raccolto meno di quanto meritato: dopo le partite di Napoli e Udine e quella con l'Inter, ho affermato che la nostra era una crisi di risultati ma non di gioco. Poi col Cagliari abbiamo giocato male e a Torino contro la Juventus dopo un bellissimo primo tempo abbiamo fatto una brutta ripresa: sono questioni più che altro di testa, che capitano quando vedi che quando giochi bene non vinci e quando giochi male perdi, perché in questi casi cala un po' la fiducia in se stessi. C'è da lavorare su questo, ci siamo già parlati e in queste due settimane abbiamo il tempo di fare determinate cose: la pausa in questi momenti può far bene, alla ripresa del campionato saremo quelli di qualche settimana fa; sono convinto che basti un risultati positivo per tornare alla normalità".
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