"Così la mafia dei semafori derubava gli automobilisti"
Milano, 17 set. - (Adnkronos) - Un sistema strutturato, un vero 'cartello' tra societa' in collusione tra loro e con pubblici ufficiali per favorire l'acquisizione degli appalti con gli enti pubblici a vantaggio delle aziende a loro riferibili. E' questo il quadro che emerge nelle 65 pagine firmate dal gip di Milano Andrea Ghinetti che ha portato al blitz messo a segno stamane dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria. Sono quattro gli arresti (tre ai domiciliari e uno in carcere) messi a segno nei confronti di altrettanti amministratori di imprese che fornivano agli Enti locali i dispositivi elettronici per la rilevazione di infrazioni al codice della strada, tra cui anche i cosiddetti «T-Red». Le accuse sono associazione a delinquere e turbativa di commesse pubbliche: «sarebbero state accertate -spiegano le Fiamme Gialle- manipolazioni di appalti di 29 comuni italiani». Promotore del 'cartello' e direttivo del sodalizio risulterebbe Raoul Cairoli, 38 anni, amministratore unico della Ci.Ti.Esse, societa' distributrice nazionale in esclusiva dei ''T-Red'' e concessionaria in esclusiva per l'Italia dei misuratori di velocita' ''Autovelox 104/C-2''. Agli arresti domiciliari si trovano Giuseppe Astorri, 51enne direttore commerciale della Scae Spa; Simone Zari, 43 anni, socio e amministratore di fatto della Centro Servizi Srl e Antonino Tysserand, 50 anni, amministratore unico della Tecnotraffico Srl e titolare della ditta individuale Tecnologie per il traffico.