Re:
franzvirtus, 04/08/2009 15.49:
Sono d' accordo con Ovosodo sul discorso di eventuale ripensamento di Taçi,se si fà i Merdolini escono dal Bologna perché é evidente che la disfatta di ieri é riconducibile all'amico del geometra che evidentemente é peggio di una piovra visti i disastri che continua a causarci,per cui presumo che se si trova l'accordo i Merdolini salutano tutti i loro sogni di gloria o perlomeno lo spero
P.S. é facile imputare all'Albanese tutti i demeriti della disfatta,sarebbe ora che i signori timonieri del Bologna iniziassero a raccontare la verità e non le ca**ate che finora ci hanno rifilato,troppo comodo trovare un capro espiatorio per recuperare un pò di fiducia nella tifoseria da loro descritta come minoranza esagitata(ricordarsi le frasi della presidentessa in merito)poi il signor geometra dovrebbe spiegarci cosa intendeva con Bologna avrà ciò che si merita
Menarini PAJAZ
concordo con quello che dici ...
vi posto un pezzo preso dall'articolo di stadio .. penso che l'abbiate letto tutti, ma rileggetelo, mi sembra che fra le righe s'intenda chiaramente dello scazzo, conoscendo poi l'arroganza del geometra, taci come carattere non lo conosciamo, sembra sornione ma non mi sembra un cretino ..
"Era tutto pronto, tavola apparecchiata, convenevoli in mattinata incontro con i contabili del Bologna, ultimi dettagli da definire, appuntamento da un notaio di fiducia in centro storico alle 17 e il Bologna sarebbe stato ceduto a Rezart Taci per 24 milioni di euro, di cui uno già versato nelle casse rossoblu. In mattinata due commercialisti dell’albanese, accompagnati da Giuseppe De Mita (futuro dg nei piani di Taci) si aggiravano per Bologna, entrando e uscendo da hotel e uffici. Era lo stesso De Mita alle 13.40 ad assicurare ai cronisti che “Ci vediamo qui domani per la presentazione”. Qui era l’hotel Baglioni, sede fissata (e già prenotata con tanto di catering attivato) per la presentazione in grande stile di quello che sarebbe dovuto essere il presidente della svolta, del progetto ambizioso, del 4-5 rinforzi al pronti via, dell’uomo che aveva dalla sua l’amicizia con Silvio Berlusconi, dell’imprenditore che si era esposto molto, scaldando una tifoseria che era tornata a sperare. Era una finta. Alle 15 il patatrac, con i dirigenti del Bologna che cominciano a preoccuparsi – non si fa più – e la sorella di Taci, Annika, che ammette: “C’è un problema, domani niente presentazione, slitta tutto”. Non slitta, salta. Domanda: perché? Qualche risposta. Il Bologna ieri aspettava una fideiussione, ma non è arrivata. Segnali inquietanti. I commercialisti di Taci non sarebbero rimasti soddisfatti – dopo dieci giorni di controlli – dall’ultima visione dei libri contabili del Bologna. Lo stesso Taci avrebbe chiesto una sorta di sconto ai Menarini, valutando il patrimonio Bologna meno di quanto concordato. I Menarini avrebbero risposto picche. Retromarcia, non se ne fa più niente. Il retroscena: verso le 18 di ieri pomeriggio c’è stato un ultimo contatto telefonico fra Rezart Taci, rientrato in Albania, e Renzo Menarini. Non è servito a niente. Lo dimostrano il comunicato di Aktiva e le parole dello stesso Taci"
oh .. sono tutte supposizioni, interpretare quel poco che si sa, poichè da coloro che sanno non esce nulla ..