E sono nove
La partita in assoluto giocata peggio in questa stagione dalla Zinella Fortezza è stata senza dubbio quella disputata alla seconda giornata del girone d’andata. Vi rinfresco le idee. Al pala Dozza arrivò il Conselice che, in poco più di un’ora ci rifilò un netto e rotondo 3 a 0. Che ancora brucia. Eravamo un’altra squadra, disunita ed alla ricerca di un equilibrio stabile. Sabato pomeriggio, però, avremo la possibilità di cancellare quella brutta figura andando a sfidare i romagnoli proprio a casa loro. Credo che oltre alle motivazioni legate alla classifica, sia importante che ognuno di noi riesca a dare il massimo per far vedere che quel risultato fu uno spiacevole passo falso. Stiamo attraversando un buon momento di forma confermato anche nell’ultima gara di campionato. Contro Verona, infatti, abbiamo disputato, a mio avviso, una delle migliori prestazioni di squadra mai fatte sinora. Superiore probabilmente anche alle buone partite fatte a Oderzo e Trento.
Non è che in tutte le altre vittorie siamo stati baciati semplicemente dalla fortuna, ma è innegabile che, nelle altre gare, ci siamo basati più sulle individualità piuttosto che sulla forza del gruppo.
La strada giusta, però, è proprio questa. La bella prestazione contro Verona ci obbliga ad essere maggiormente convinti delle nostre potenzialità come squadra, che è formata da buoni giocatori.
Questo campionato, si sa, è lungo e pieno di difficoltà. Siamo ancora lontani dalla vetta, e nessuno sa, con certezza, se mai ci arriveremo. Ma di una cosa sono certo, ci proveremo. Eccome se ci proveremo!. Ma senza quella dannosa ansia da prestazione che, in alcuni casi, ci ha davvero fatto del male. Non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno, ma solamente giocare come sappiamo e, se possibile, anche divertirci. Adesso sono gli altri che si devono preoccupare, un po’ di più rispetto a qualche tempo fa, sul come preparare la partita contro di noi. L’appuntamento, per chi vorrà seguirci anche a Conselice, è per domani con inizio gara alle ore 17 e 30.
Ci vediamo! Alla prossima,
Brogio.