(SissiM)
00giovedì 12 giugno 2008 15:35
Immagino che anche voi vi sarete indignati per la vicenda della clinica Santa Rita di Milano, dove i chirurghi cottimisti operavano persone sane per ottenere più denaro sal servizio sanitario nazionale. Il tutto con l'avvallo del direttore, che visionava una ad una le cartelle cliniche, e che aveva incentivato il sistema. Se penso alle donne mutilate del seno per tumori inesistenti, o a quelli a cui hanno asportato polmoni tubercolotici che stavano guarendo, o ancora peggio a quelli che sotto i ferri ci sono rimasti, e che invece sotto quegli stessi ferri non avrebbero neppure dovuto arrivarci, mi sale un misto di sdegno e di schifo.
Sono convinta che però questa non sia che la punta di un iceberg. Una cosa del genere per esempio era capitata anche ad un mio cuginetto. Non aveva ancora otto anni quando un "luminare" di una clinica privata gli diagnosticò un'appendicite, che doveva essere operata altrimenti il bambino rischiava di avere un mucchio di problemi. Costo, 8 milioni delle vecchie lire. Il papà, vedovo, si stava già organizzando col contante quando, per eccesso di scrupolo, l'ho portato dalla mia pediatra, sposata ad un chirurgo. Morale della storia; il bambino era sanissimo.
Altra cosa da dire! Queste cliniche convenzionate andrebbero tenute costantemente sotto controllo. Anche perchè sottraggono risorse al servizio sanitario nazionale pubblico. Ne sa qualcosa sempre quel cuginetto di prima. Sua madre è morta mentre lo partoriva. Non subito veramente; un giorno più tardi. Ma lui è nato fortemente prematuro, in un ospedale dove non c'era l'incubatrice. Quando è venuto al mondo c'era solo un'ambulanza. O portavano lui in un posto con l'incubatrice, o portavano sua madre, in coma, in una rianimazione. Hanno pensato che lui aveva più chance!
Ha ragione Crozza. Questi sono peggio di Menghele. Quello almeno aveva uno straccio di ideologia per fare il criminale. Loro invece l'hanno fatto solo per soldi!
Wadi
00giovedì 12 giugno 2008 18:39
Volevo aprire un topic in questione, ma ero così schifato che non sapevo che scrivere.
Ennesimo scandalo all'italiana.
carlos.spencer
00giovedì 12 giugno 2008 20:57
In un paese civile questi andrebbero in galera e poi la chiave la darebbero da mangiare ad un coccodrillo. Qui, nel Belpaese, invece, scommettiamo che non faranno nemmeno un giorno di carcere? Anche perchè spuntano già collegamenti con i politici e qui da noi, quando si tenta di toccare la politica, si insabbia tutto.
Che vomito, veramente.
)lullaby(
00giovedì 12 giugno 2008 21:02
E pensare che oggi al tg hanno detto che i pazienti attualmente ospiti in quella clinica hanno chiesto e deciso di rimanere lì nonostante quest'orrore.
Wadi
00venerdì 13 giugno 2008 09:03
"Quella clinica come una macelleria!"
"Il primario voleva sempre operare"
di Claudia Guasco - Messaggero.it
MILANO (12 giugno) - Ai magistrati hanno raccontato che «le sale operatorie lavoravano a ritmo di fabbrica». Tanti, troppi i pazienti che passavano sotto i ferri su espressa indicazione del primario del reparto di chirurgia toracica Pier Paolo Brega Massone. «Ultimamente sembrava di stare in una macelleria», è l’agghiacciante descrizione di uno dei quattro anestesisti della Santa Rita ascoltati ieri dai pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano. Tutti convocati in veste di testimoni, anche se nel corso dell’interrogatorio la posizione della dottoressa Mantovani è cambiata: è stata iscritta nel registro degli indagati per omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà e per lesioni gravi e gravissime. Mentre nell’inchiesta spunta un’altra ipotesi di reato, non formalizzata per ora, di corruzione e finanziamenti ai partiti: un filone che sarà approfondito in un secondo momento, spiegano in Procura, «capirete che adesso abbiamo altre priorità».
Continua articolo...
![[SM=x1533677]](http://i131.photobucket.com/albums/p285/vallebo/cliccaqui.gif)