per carlos specialmente
per raccontare la storia della Tonna occorre partire da lontano.
è il 1978. mio padre dopo anni di sofferenti "finte" davanti ai volanti di ogni tipo di veicolo, decide che i miei 12 anni sono sufficienti per insegnarmi a guidare un'auto.
lo fa con una lancia fulvia in semidisuso presente nello stabilimento ove lavora anche il sabato e la domenica in contabilità. attorno allo stesso corre uan strada non asfaltata ma sufficiente deserta e larga per, una volta insegnato a me e mio fratello di 11 anni, a guidare, lasciarci allenare.
in un paio di anni, imparo a guidare un pò di tutto (magari ripesco il post apposito).
a 18 anni l'istruttore di scuola guida, mi fa portare l'auto al posto suo con altri tre passeggeri da patentare, e quando arriviamo a Bologna, partendo da Zola, fa fermare l'auto, e dice, rivolto a quelli dietro: "silenzio ed attenti, Pierluigi farà tutto il percorso a sua scelta, compresi parcheggi ed inversioni, poi toccherà a Voi fare le stesse cose".
un giorno, siccome il gruppo cambiava spesso, una ragazza rischia un frontale. "per oggi basta, mi hai stressato...Pierluigi, passa alla guida che debbo rilassarmi!".
della mia passione per Gilles Villeneuve già ho detto, puoi immaginare, Carlos, come abbia ridotto le sospensioni della povera 850 berlina di mia madre, prima, e come una fiat 127, sempre di mia madre, sia facilmente arrivata a fare quasi i 160 in tangenziale dopo alcuni "ritocchi all'aspirazione".
passano anni, molte le auto guidate, una nostalgia mi attanaglia: "se riavessi quelal fulvia berlina..." compro per due volte "il Bo" (anzi, me lo faccio comprare da Francesca, ignara...
).
un giorno resto folgorato: la figlia di un unico proprietario di una Fulvia Berlina del 1967, a Genova, ne vende una. l'auto ha (dice) poco più di 40.000 km. la gomam di scorta nuova originale (!) il cellophan alle portiere...
parto il w.end dopo in moto, la vedo, perfetta, nessun ritocco o fil di ruggine...a staccare l'assegno ci metto 5 minuti.
poi la faccio portare a casa, ed inizio ogni genere di lavoro: revisione impianto freni, sospensioni nuove, tagliandone super, revisione testine sterzo e cambio (al volante).
finita l'auto, la parcheggio fuori dal capannone in quanto all'interno ci sono muratori che lavorano di martello e scalpello.
peccato che la sera, ci facciano (evidentemente un pò distratti) retromarcia sopra con una monovolume.
l'assicurazione mi ripaga il rifacimento integrale della carrozzeria.
eccola, più nuova che mai: