certo che e' veramente un giullare,secondo me non tiene dietro piu' neanche lui alle boiate che fa e dice, il solito tutto e il contrario ditutto ! ormai i giornali lo ringraziano perche' ogni giorno da qualcosa da scrivere e lo sbertucciano pubblicamente...
comunque...DELONTE fa pubblica ammenda
... CARICO !
forse' nnon adra' piu' all'HOLLYWOOD, adesso conosce il MATIS..
La promessa di Holland «Virtus, non succederà più»
17/10/2007 09:05
«Chiediamo scusa per la notte brava»
- Il Resto del Carlino -
BELLA VITA e sport. Nulla di nuovo sotto il sole. Diversa è stata la reazione che il patron della Virtus ha avuto sabato, una volta appreso del ritardo sul coprifuoco serale da parte dei quattro Usa, che si erano concessi una serata all’Hollywood, a Milano.
Claudio Sabatini ha lavato in piazza quei panni sporchi che abitualmente si lavano in famiglia, urlando a tutti come le regole ci siano per essere rispettate.
Americani fuori squadra prima, poi le scuse, l’intercessione di Pillastrini e una partita da protagonisti che ha consegnato alla Fortezza la terza vittoria in trasferta.
Ieri è toccato a Delonte Holland fare pubblica ammenda con la promessa di non farlo più, prima dell’allenamento pomeridiano e di presenziare al Matis di Casteldebole. Questa volta con il resto della squadra per obblighi di sponsor, sotto stretto controllo della società.
«Abbiamo sbagliato. Siamo rientrati con qualche ora di ritardo in albergo. Siamo consapevoli dell’errore commesso. siamo pentiti: le regole sono regole e quanto accaduto non si ripeterà. Non dovevamo giocare e inizialmente non è stato semplice affrontare la cosa. Sono un atleta e voglio sempre giocare. Il mio errore mi stava impedendo di fare ciò che amo. Domenica mattina abbiamo chiesto un incontro con Sabatini per chiedere scusa, dimostrare il nostro pentimento e convincerlo a riammetterci in squadra. Volevamo dimostrare di essere professionisti, concentrati sulla partita e regalare un una vittoria al proprietario, alla società e ai tifosi».
In questo inizio di stagione non sono mancati momenti di tensione in casa Virtus, dalla reazione di Crosariol richiamato in panchina, alla bravata del gruppo Usa. In mezzo la sconfitta casalinga con Biella.
«L’ULTIMA settimana — continua Holland — è stata molto difficile, ma allo stesso tempo ci ha fatto crescere. Biella ha rappresentato una dura lezione sotto il profilo tecnico e mentale. Una lezione che ad Avellino prima e a Cantù poi abbiamo dimostrato di aver imparato».
Il segreto di questa crescita rapida, secondo Delonte Holland, è tutto nel manico.
«Con il coach stiamo facendo un grosso lavoro. Ci sta insegnando la forza dell’essere gruppo di giocare insieme, di mettere il talento a disposizione degli altri. Questo, soprattutto per noi americani, abituati ad essere solisti è di non poco conto. E le recenti vittorie dicono che ne stiamo diventando consapevoli».
E poco importa, all’ala americana, se rispetto alle sue precedenti esperienze italiane ha qualche tiro in meno a partita.
«SE AVESSI VOLUTO fare 30 punti a partita sarei andato a giocare in una piccola squadra. La Virtus rappresenta l’occasione di dimostrare a me stesso e agli altri di essere da grande squadra. Non voglio lasciarmela scappare».
Dopo tre successi in trasferta, per Holland è arrivato il momento di festeggiare con il pubblico il primo successo casalingo.
«Treviso arriva da un momento di difficoltà e per questo sarà ancora più motivata. Sarà fondamentale la difesa, poi in attacco abbiamo grande talento e tante soluzioni, non siamo battezzabili dagli avversari. Se siamo riusciti a vincere su campi difficili come Capo d’Orlando, Avellino e Cantù, con la giusta concentrazione e atteggiamento possiamo battere anche Treviso».
MARCELLO GIORDANO