Rossi e Bridgestone ad un passo dall'accordo

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GRA1973
00lunedì 15 ottobre 2007 19:37

Monogomma o non monogomma, questo è il problema. Da mesi si discute sulla possibilità per il 2008 di avere un unico fornitore di pneumatici per la MotoGP, con lo scopo di rendere le gare più equilibrate e appassionanti rispetto a quanto visto in questa stagione.
Ma Bridgestone, Michelin e la quasi totalità dei piloti, si sono mostrati subito contrari alla “rivoluzione” tanto voluta dal patron della Dorna Carmelo Ezpeleta e dal 7 volte Campione del Mondo Valentino Rossi. E così, dopo la tappa giapponese di Motegi sembra proprio che il dirigente spagnolo sia stato costretto ad un brusco dietro front. E il fuoriclasse di Tavullia?

Oramai ai ferri corti con il gommista transalpino, Vale potrebbe essere ad un passo dall’accordo con la Bridgestone. Il compagno Jorge Lorenzo e i due piloti del team Tech 3, James Toseland e Colin Edwards, continuerebbero la collaborazione con la Michelin.
Lo stesso Dani Pedrosa avrebbe chiesto alla Honda di potersi avvalere delle performanti coperture giapponesi, ma in questo caso la situazione si fa più complicata. La casa dell’ala dorata è vicina all’accordo con il gommista di Clermont-Ferrand e difficilmente sarà possibile soddisfare le presunte richieste del “fantino” spagnolo.
In caso contrario la Michelin potrebbe addirittura uscire di scene dalla classe regina, non potendosi avvalere dei due testimonial di punta Pedrosa e Rossi. Ma il pesarese sembra deciso a rompere definitivamente con i francesi: “La situazione non è molto chiara: la Michelin vuole impegnarsi a fondo per migliorare nel 2008, ha capito gli errori che ha fatto, ma ne sono stati fatti troppi.
Ora dobbiamo decidere se continuare con loro o meno, anche se non sappiamo se possiamo avere le Bridgestone”. La risposta secca di Hiroshi Yamada, manager del reparto corse della casa giapponese, non ha tardato ad arrivare: “contento che Rossi voglia correre con le nostre gomme”.
Nel frattempo la Ducati non ha ancora un contratto di fornitura pneumatici per l’anno venturo. Tutto può davvero accadere.
GRA1973
00lunedì 15 ottobre 2007 19:39
Phillip Island: parla Rossi, il "primo degli altri"

Per uno che a Phillip Island è salito sul gradino più alto del podio ben cinque volte, un terzo posto potrebbe essere in fondo poca cosa.
Ma il Valentino Rossi che lascia l’Australia è tranquillo e sorridente: Vale sa di aver fatto tutto il possibile anche oggi, e obbiettivamente forse fare di più era impossibile.
Il tavulliese della Yamaha è il primo dei piloti Michelin ancora una volta, l’unico che è veramente sembrato in grado nella prima metà di gara di tenere la scia di Stoner(e forse Hayden, che però si è ritirato dopo pochissimi giri a causa di un guasto). Ma ancora una volta le sue gomme - le ormai famigerate Michelin - hanno subito un grosso calo negli ultimi giri, rendendo impossibile contrastare anche il recupero di un arrembrante Capirossi. Ma Rossi c’è.
E, come si dice in questi casi, Valentino prende su e porta a casa: il pilota del Team Fiat Yamaha MotoGP guarda già fin troppo chiaramente al futuro, alla stagione 2008, nella sperana di godere di un pacchetto tecnico in grado di farlo lottare corpo a corpo con il suo nuovi rivale. Quel corpo a corpo che a lui lo esalta e dove è praticamente imbattibile.
Ma ecco le sue parole, dopo la gara australiana:

“Sinceramente non sono troppo deluso perchè so di aver fatto tutto quello che potevo fare. Sono partito e nei primi giri sentivo di poter andare abbastanza veloce e di poter lottare in testa alla gara. Ho passato Pedrosa e a quel punto ero abbastanza vicino a Hayden e Stoner, ma poi ho fatto un piccolo errore all’inizio del rettilineo e ho perso un po’ di tempo. Sono riuscito a ripassare Pedrosa ma a quel punto non ero più in grado di ridurre il distacco anche se stavo andando al massimo. In alcuni punti mi sono divertito e ho fatto dei bei sorpassi; soprattutto alla fine speravo in un bel duello con Capirossi, come ai vecchi tempi, ma la mia gomma posteriore aveva poco grip e e ho dovuto rallentare per riuscire ad arrivare alla fine. Sono davvero contento del mio podio di oggi perchè questo è un posto speciale ed è sempre un’emozione stare davanti ai tifosi sulla pit lane. Oggi per Stoner è stata un po’ come per me al Mugello!

L’unico rammarico è per quell’uscita sulla terra che mi ha fatto perdere un po’. Altrimenti sarei stato più vicino a Stoner. Abbiamo fatto il massimo, la moto andava bene, ma sulle curve a sinistra dopo qualche giro la gomma sgommava da matti. Divertente? Mica tanto quando quelli davanti a te vanno al massimo

Comunque ora partiamo subito per la Malesia, dove di solito la nostra moto va bene, per cui ancora una volta ce la metteremo tutta e cercheremo di vincere.”

GRA1973
00lunedì 15 ottobre 2007 19:40
Delusione per i piloti HRC in Australia

Trasferta amara per i piloti Honda quella di Phillip Island: tra guai meccanici e Michelin che non funzionano come dovrebbero, o perlomeno quanto le super Bridgestone, il bottino portato a casa è molto magro.
E di sicuro il più deluso di tutti è Nicky Hayden: l’americano era partito a cannone, inserendosi in seconda posizione con i denti appoggiati sul codone di Casey Stoner, quando dopo pochi giri un guasto meccanico lo ha costretto ad un quanto mai sofferto ritiro.
Nicky infatti, fino a quel momento era stato l’unico in grado di sostenere il passo indiavolato imposto dal neocampione del mondo Casey Stoner, oltretutto deliziandoci con la sua guida spettacolare a suon di derapate a ruote fumanti!
Una brutta avventura quella di Kentucky Kid, come racconta lui stesso: “Questo è difficile da mandar giù. Fa male perché stavamo facendo davvero una bella gara, e la moto era senza dubbio di gran lunga la migliore di tutta la stagione. Stoner stava facendo un gran passo, era un po’ più veloce in alcuni punti, e io ero più veloce di lui in pochi altri. Stavo cercando di rimanere lì e guidare pulito, di non preservare le gomme e di non scatenarmi troppo, troppo velocemente. È facile immaginare cosa sarebbe potuto succedere alla fine della gara“.



“Dopo pochi giri ero ancora vicino a lui, ma poi all’improvviso il motore ha cominciato a essere tirato ed ha cominciato a rallentare. Ero nervoso ma continuava ad andare, ma non avevo intenzione di cedere, ho tenuto la mano sulla frizione. Alla fine si è rotta ed è così, un altro zero colonna dei punti. È davvero frustrante, sembra che le cose siano contro di noi al momento, ma terremo duro, sperando di avere un po’ di fortuna sulla nostra strana presto. Abbiamo ancora due tentativi.”



Più fortunato, ma comunque non contento del risultato il suo compagno Dani Pedrosa: dopo aver fatto segnare la pole position, lo spagnolo sperava di poter salire almeno sul podio. Per lui, come per Valentino, problemi di gomme dopo che la giornata non era comunque cominciata nel migliore dei modi per il giovane catalano (nel warm-up aveva riscontrato un problema che l’ha costretto ad usare la seconda moto, con cui non aveva un gran feeling).
A lui la parola dopo la gara di Phillip Island: “Questo week-end mi sono davvero sentito bene su questo circuito, il che è positivo visto che in passato non è stato uno dei miei circuito preferiti. Anche se avendo ottenuto ieri la pole position, questo non è certo il risultato che volevamo. Questa mattina quando sono partito per il warm-up ho avuto un problema sulla moto, e quindi oggi ho corso con la seconda. Il feeling non era perfetto ma sono comunque riuscito a spingere duro e a lottare per le posizioni per la maggior parte della gara. Comunque, negli ultimi dieci giri il grip sulle gomme è cominciato a calare abbastanza velocemente, avevo molto pattinamento sulla ruota posteriore e la moto scivolava quando cercavo di aprire il gas. Qui Casey è stato di nuovo molto veloce e non penso che avremmo potuto stare con lui oggi, ma è un peccato non essere sul podio. Abbiamo fatto due pole position di fila e non le abbiamo trasformate in risultati molto buoni, quindi spero che questo cambierà settimana prossima il Malesia.”
Zanniro70
00lunedì 15 ottobre 2007 21:33
Che pagliaccio Lamentino...
Non venne alla Ducati perchè non si fidava delle Bridgestone....
SashaLoZar
00martedì 16 ottobre 2007 14:01
... ed anche perchè voleva portarsi sietro tutto il suo codazzo di tecnici, ingegneri, porta bottiglie e quant'altro.
A Borgo Panigale gli han detto : DI INGEGNERI ABBIAMO I NOSTRI.
Oberlord
00martedì 16 ottobre 2007 14:56
[SM=g21369]
GRA1973
00martedì 16 ottobre 2007 15:11
Rossi e Bridgestone: quando il campione disse "no grazie"

Rossi e Bridgestone accordo quasi fatto? Può esssere. Ma la verità è che al momento non si sa, ma ciò non toglie che la vicenda sia ovviamente al centro di speculazioni e polemiche.
Del resto Valentino Rossi fa sempre notizia, qualsiai cosa faccia: e ora che il pesarese sembra stia inseguendo le gomme Bridgestone - perchè quelle vincenti al momento - il polverone si alza sempre più in cielo.
Del resto il dominio della Ducati in MotoGP - meritato, e su questo non ci piove - è stato in gran parte spiegato dal pilota Yamaha con il successo garantito dagli pneumatici Bridgestone.
Tanto che anche durante la gara di Phillip Island Valentino Rossi si è diverse volte lamentato della ben differente resa delle Michelin.
Ma tifoserie e o prese di posizione politiche a parte, è fin troppo chiaro che il divario tecnico tra i due fornitori è stato uno dei fattori determinanti nell’ultimo motomondiale.
La cosa divertente però è che Valentino Rossi - quello che oggi chiede le Bridgestone, o perlomeno condizioni tecniche alla “pari” con gli avversari - è anche lo stesso Valentino al centro di un curioso retroscena.

Lo ha raccontato Davide Tardozzi - responsabile del team Ducati Superbike - durante una puntata di “Processo al Gran Premio” sul circuito Odeon Tv.
Che ai microfoni ha detto: “So i motivi per cui Valentino Rossi non passò alla Ducati ma non li dico. Comunque, pensando alle gomme, una delle ragioni era la perplessità del pilota pesarese sul rendimento delle Bridgestone“.

Ovvio che oggi queste parole aprono una fin troppo scontata (e facile) polemica e serie di critiche sulla cosa e sul pilota di Tavullia, specie se si condisera che la trattativa risale ad un paio di anni fa.
Ma ad onor del vero c’è anche da dire che Rossi è un campione, e come tutti i campioni punta ad avere il migliore pacchetto tecnico.
Ieri le Bridgestone erano un grande punto di domanda - e la scelta azzardata di Ducati è stata premiata: onore ancora una volta agli uomini in rosso - oggi non lo sono più e lui, come Dani Pedrosa, le vorrebbero.
Forse non le vorreste anche voi?

ZioBovino
00martedì 16 ottobre 2007 15:12
Sono sostanzialmente d'accordo con voi però .....

...... però vi ricordate in F1 per la precisione nel 1998 e nel 1999 ......

Vetture equivalenti .... McLaren e Ferrari
Un pilota seppur buono più "tristo" dell'altro ..... Hakkinen invece che Schumacher
Tra le due gomme un abisso ..... Bridgestone e GoodYear.

Alla fine quando la Ferrari a furia di rompere i maroni prese le Bridgestone (e portava le macchine vecchie in Giappone per sviluppare le "ciabatte" sui suoi telai), i cinque anni successivi sapete come è andata no ? [SM=g21292]
GRA1973
00giovedì 18 ottobre 2007 18:58
Rossi: gomme? non penso cambieremo le Michelin
Tradizionale conferenza stampa del giovedì in Malesia - penultima tappa del Motomondiale - ma contenuti di quelli che scottano.
A girare impazzita è la voce del probabile rientro di Biaggi in MotoGP - quello del romano sarebbe un grande ritorno, e anche una bella dimostrazione che sono gli uomini e…non le gomme a fare grande questo sport - ma come sempre ha tenuto banco la telenovelas sul tema del monogomma.
Ha aperto le danze proprio Valentino, che in settimana aveva fatto parlare di sè a lungo in merito all’ipotesi di passare alle Bridgestone, tra smentite, conferme e aneddoti, e che oggi ha dichiarato che a parer suo non ci saranno invece cambiamenti di rilievo il prossimo anno:
“Secondo me rimarrà tutto così, anche noi dovremmo rimanere con la Michelin. La casa francese, però, dovrà fare tesoro degli errori fatti quest’anno. Speriamo che abbia imparato”.
Che stia facendo pretattica o sia sincero è difficile dirlo in questo momento, visto che le voci si rincorrono e cambiano con incredibile rapidità. Ma che qualcosa, secondo logica, cambierà pare certo: il numero massimo di gomme a disposizione ed il momento in cui esse vengono scelte è la possibilità più gettonata. Specie osservando ciò che sta accadendo in questo momento a Sepang, dove il rifacimento dell’intero manto asfaltato della pista, ha gettato nel panico più di un pilota.
Come continua Rossi, che non ha in nessun caso intenzione di lasciare che Stoner batta il suo record di 11 vittorie in una stagione: “Dobbiamo aspettare di salire in modo, prima di giudicare, per me saranno due gare importanti, questa e la successiva a Valencia. Cercherò di chiudere il discorso del secondo posto con pedrosa, in modo da arrivare a Valencia più rilassato e potermi divertire.
Sì, Casey potrebbe raggiungere il mio record a quota 11, davanti gli rimarrebbe solo Doohan, che ne fece 12…però le ultime due potrei anche vincerle io…”.

Ma parlando di vittorie ci mettiamo anche Loris Capirossi, che dal GP di Brno in poi è tornato in palla, proprio nel momento in cui, purtroppo, la Suzuki sembra aver perso un po’ di slancio.
Ma il team giapponese sta già correndo ai ripari: Paul Denning, manager della casa di Hamamatsu, ieri ha confermato quello che si sapeva da tempo: “Nobuatsu Aoki porterà qui in gara con una wildcard la prefigurazione della GSV-R 800 per il 2008”.
Questo a testimonianza del grande impegno della Suzuki nella MotoGP, che tra l’altro aveva in fondo già dato un’avvisaglia sul divorzio di Max Biaggi: a Motegi infatti, nei test successivi al GP, Nobu aveva infatti confermato che la Suzuki non stava sviluppando la GSX-R 1000 e che nella superbike avrebbe corso il prossimo anno con l’identica moto di quest’anno.

Di queste cose, e di molte altre, non si è interessato ieri Marco Melandri che nel cuore già si sente un ducatista. Sia lui che Fausto Gresini non hanno voluto commentare la liberatoria che consentirà al pilota di Ravenna ci poter provare subito dopo il GP di Valencia la Desmosedici GP7. Non fa niente: ve lo confermiamo noi.

Infine, debutto confermato nei test successivi al GP di Malesia, del due volte campione AMA Ben Spies sulla Suzuki GSR-V.

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