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Serie A - Atalanta e Livorno a rischio - 6
Queste le richieste del pm nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta combine tra toscani e lombardi
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Sei punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva a Livorno (retrocesso quest'anno in Serie B) e Atalanta (Serie A) da scontare nei prossimi rispettivi campionati. Tre anni e un mese di squalifica ai capitani delle due squadre, David Balleri (ex livornese, ora al Como) e Giampaolo Bellini (Atalanta) per illecito sportivo. Cinque mesi per i fratelli Antonio ed Emanuele Filippini e Alessandro Grandoni (tutti del Livorno) per omessa denuncia. Una ammenda di 100 mila euro a carico del Livorno. Queste le richieste fatte dalla Procura federale di Stefano Palazzi durante l'udienza presso la Commissione disciplinare nazionale della Figc, presieduta da Sergio Artico.
Secondo la tesi dell'accusa, tra Balleri e Bellini ci sarebbe stato un accordo (di cui erano a conoscenza anche i Filippini e Grandoni, ndr) che prevedeva il pareggio sia alla gara d'andata - e in effetti Livorno-Atalanta del 23 dicembre 2007 terminò 1-1 - che in quella di ritorno. Proprio il match del 4 maggio 2008, fondamentale per le residue speranze di salvezza del Livorno, avrebbe però fatto saltare l'intesa visto che la gara finì col successo dell'Atalanta per 3-2 grazie ad una rete del giovane bergamasco Padoin nei minuti conclusivi.
Nel corso del dibattimento, Palazzi ha fondato la sua linea accusatoria soprattutto su una frase, ascoltata dai collaboratori della Procura federale presenti a Bergamo, che Balleri
avrebbe riferito a Bellini al termine della partita persa in extremis. "Quando mi hai chiesto il pareggio te l'ho dato" le parole del livornese, concluse con una pesante offesa ("pezzo di m...") e un lancio di una bottiglietta di plastica vuota all'indirizzo del capitano atalantino, che non si sarebbe però accorto di nulla. Balleri, che in una successiva audizione ha dichiarato di non ricordare l'accaduto, avrebbe anche aggiunto dopo aver espletato le procedure antidoping di non temere squalifiche perché tanto alla fine della stagione si sarebbe ritirato dall'attività agonistica. Palazzi ha anche portato all'attenzione della Commissione la bagarre che si scatenò dopo il gol decisivo di Padoin, e che vide protagonisti soprattutto i fratelli Filippini.
Per quanto riguarda le difese di Atalanta e Livorno e dei singoli giocatori, hanno chiesto il proscioglimento da tutti i capi d'imputazione poiché non ci sarebbe alcun prova di una combine tra i capitani (nessuna intercettazione telefonica è stata trovata tra Balleri e Bellini) e la frase chiave - quella di Balleri - sarebbe del tutto priva di riscontri. Anzi, secondo il legale del giocatore, la frase sarebbe stata dettata solo dall'amarezza per il risultato negativo conseguito sul campo. In merito all'episodio di Padoin, invece, le difese hanno spiegato che la reazione dei livornesi sarebbe stata causata non dal mancato rispetto dell'accordo, bensì da un festeggiamento esagerato del giocatore dopo la rete e dai successivi sfottò che lo stesso Padoin avrebbe fatto ai Filippini ("ignoranti, meritate la serie B").
Al termine del dibattimento, durato circa quattro ore e avvenuto all'interno di un albergo nei pressi dell'aeroporto di Fiumicino, la Commissione disciplinare si è riunita in camera di consiglio ma la sentenza è attesa non prima di lunedì prossimo.