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asteix
00martedì 27 gennaio 2009 13:31
Paolo Villaggio scatenato: "La Chiesa? La più grande forza reazionaria della storia"

Ora sta riducendo per il teatro (esordio a ottobre) la sua ‘Storia della libertà di pensiero’. L’argomento è un classico: i processi a Socrate, Gesù, un Colombo entusiasta per le terga di Isabella di Castiglia, Giordano Bruno, Savonarola, Galileo. Per tutti la stessa trama: il libero pensiero schiacciato dal Potere, la Chiesa cattolica.
“Certo. È stata la più grande forza reazionaria della storia, contraria a qualsiasi tipo di scoperta, evoluzione, originalità che scalfisse la sua autorità: la terra è piatta e il sole ci gira intorno, roba così. Galileo per non esser bruciato vivo dovette ammettere d’essersi sbagliato in tutto”.

Lo ha scritto per risarcire le vittime?
“No, per istinto anticlericale”.

Si prende una bella libertà: Cristo ne vien fuori un matto.
“Io sono il Messia, dice… E dice pure che non solo sua madre è vergine, ma che un arcangelo è andato a trovarla. Poi io sono figlio di Dio, e infine io sono Dio. Quindi era da manicomio. I preti di allora, il Sinedrio, l’hanno messo in croce insieme a 40 altri condannati…”

Come, 40?
“Le crocifissioni si facevano in gruppo. Lui, che era squilibrato, urla ‘Elì Elì, Lamà Sabactani’. Il soldato Longino l’ha ammazzato con un colpo di lancia perché disturbava la morte degli altri. Primo esempio di morte per disturbo”.

E questo papa?
“Si è imbufalito per non essere stato messo tra le prime cento personalità del mondo. Lui, così vanitoso, sempre con la mitria. L’altro, il ‘Santo Subito’ Wojtyla, aveva un vantaggio: era un buon attore, fingeva di essere gobbo e buono, e viaggiava, e viaggiava, anche se non ha mai mosso la Chiesa di un millimetro. Questo è molto elegante, ha un accento che se si veste da SS con quella faccia fa svenire tutti gli ebrei che incontra. È inutile che s’incazzi. La retorica della povertà è quella che ha vinto sempre: San Francesco a piedi nudi, Ghandi vestito da paria, Teresa di Calcutta in sandali. Se vuol salire in classifica, si metta un saio da francescano, impari l’arabo e vada a Gaza a fare un discorso”.

Non ha paura d’essere scomunicato?
“Non mi hanno scomunicato ed è un’offesa maggiore. Non mi hanno considerato né rischioso né un pericolo. Per loro il mio libro sulla libertà di pensiero è robetta non nociva”.
L’intervista integrale di Dante Matelli è consultabile sul sito de L’Espresso; inoltre, l’intervista di Daria Bignardi su “Le invasioni barbariche” di cui parla il pezzo di Libero Magazine.

ZioBovino
00martedì 27 gennaio 2009 14:00
Solo a me ?

A te no ?

:-))))
GEO-MARCO64
00martedì 27 gennaio 2009 14:52
Non stupitevi arrivo io che son suo zio [SM=g1405976]
L'argomento è molto complesso e pretendere di risolverlo con qualche post sarebbe assurdo nonché impossibile.
Sono un po' perplesso su quanto affermato da Villaggio che non mi trova del tutto d'accordo.
Sebbene le due cose possano sembrare indivisibili sono dell'opinione che “credere o non-credere” si possa benissimo scindere dall'appartenere alla chiesa cattolica, o per meglio dire che Cristo non è la chiesa e la chiesa non è Cristo. Anche se la chiesa si arroga un diritto che discenderebbe dalla volontà di Cristo (il papa sarebbe il successore di Pietro) per me non è affatto così.
La chiesa è fatta dall'uomo e pertanto è soggetto a tutti i difetti a tutto quanto di sbagliato nella natura umana, ma soprattutto la chiesa è politica. E politica vuol dire potere con tutto ciò che ne consegue.
Personalmente mi dichiaro credente in Cristo senza paura di dirlo e di venire deriso, ma allo stesso tempo non mi riconosco affatto nella chiesa cristiana cattolica. E’ inutile negare che vivendo in Italia, è giocoforza rientrare nel cristianesimo cattolico, ma questo è una questione di rito, di liturgia, di forma e non di sostanza, almeno per me. Sicuramente non la pensano così i cattolici praticanti post concilio V.2° o i cattolici tradizionalisti oggi alla ribalta delle cronache religiose. Se fossi nato in Germania o in UK è molto probabile che sarei anglicano o protestante, ma è una questione di cultura e tradizione e sinceramente poco mi interessa. Non penso affatto che N.S.G.C. si ponga il problema della prima lettura, dell’altare davanti o dietro, dell’incenso, della messa in latino piuttosto che in italiano, in dialetto o in tedesco. Credo e voglio sperare che il Signore guardi alla sostanza, alla vita di ognuno, anziché alla forma o all’osservanza di ciò che dice il vaticano. Credo che se ci sarà la famosa resa dei conti finale, ne vedremo delle belle, Se non ci sarà, peccato ma è stato bello crederci e parlo per me.
Penso che sia molto facile da un punto di vista razionale negare l’esistenza della SS.Trinità, è semplicissimo perché non si vede, non si tocca e nessuno l’ha mai vista e chi l’ha vista chissà cos’ha visto, quindi su questo le parole di Villaggio hanno buon gioco, è molto più difficile credere il contrario cioè a un dogma che ne afferma l’esistenza. Un dogma è un mistero o ci credi o non ci credi. La forza della religione cristiana è proprio questo. Il fondarsi su un mistero e su un qualcosa di talmente impossibile e sacro che non ha eguali. Le altre religioni non hanno nulla di simile a questo. Pensateci.
Per adesso basta così.

Vorrei solo precisare che :
-non sono catechista e non l’ho mai fatto
-non ho mia studiato teologia o nulla di simile
-non sono bacchettone, non faccio prediche moraliste e mi stanno addosso coloro che lo fanno
-non sono cattolico praticante
-non vado a messa ogni domenica
-sono anticlericale da tradizioni famigliari e non hi mai votato DC e suoi derivati
-non ho mai subito pressioni da nessuno in materia religiosa
-sono solo credente e col tempo e quando mi capita mi documento per capire meglio l’argomento che è anche molto affascinante. E il nemico vatikan-clericale bisogna POI anche conoscerlo non solo negarne l'esistenza
-ho conosciuto dei preti che nulla hanno di vatikan e per fortuna ci sono anche questi preti
Chi mi conosce bene lo sa. [SM=g1405974]

Saluti e baci


PS non so su quali basi storiche e scientifiche si fondano le affermazioni di Villaggio che per me sono delle emerite stronzate da povero idiota. SOno d'accordo con lui solo per il giudizio storico sulla chiesa e i suoi rappresentanti.


asteix
00martedì 27 gennaio 2009 15:41
Re:
GEO-MARCO64, 27/01/2009 14.52:

Non stupitevi arrivo io che son suo zio [SM=g1405976]
L'argomento è molto complesso e pretendere di risolverlo con qualche post sarebbe assurdo nonché impossibile.
Sono un po' perplesso su quanto affermato da Villaggio che non mi trova del tutto d'accordo.
Sebbene le due cose possano sembrare indivisibili sono dell'opinione che “credere o non-credere” si possa benissimo scindere dall'appartenere alla chiesa cattolica, o per meglio dire che Cristo non è la chiesa e la chiesa non è Cristo. Anche se la chiesa si arroga un diritto che discenderebbe dalla volontà di Cristo (il papa sarebbe il successore di Pietro) per me non è affatto così.
La chiesa è fatta dall'uomo e pertanto è soggetto a tutti i difetti a tutto quanto di sbagliato nella natura umana, ma soprattutto la chiesa è politica. E politica vuol dire potere con tutto ciò che ne consegue.
Personalmente mi dichiaro credente in Cristo senza paura di dirlo e di venire deriso, ma allo stesso tempo non mi riconosco affatto nella chiesa cristiana cattolica. E’ inutile negare che vivendo in Italia, è giocoforza rientrare nel cristianesimo cattolico, ma questo è una questione di rito, di liturgia, di forma e non di sostanza, almeno per me. Sicuramente non la pensano così i cattolici praticanti post concilio V.2° o i cattolici tradizionalisti oggi alla ribalta delle cronache religiose. Se fossi nato in Germania o in UK è molto probabile che sarei anglicano o protestante, ma è una questione di cultura e tradizione e sinceramente poco mi interessa. Non penso affatto che N.S.G.C. si ponga il problema della prima lettura, dell’altare davanti o dietro, dell’incenso, della messa in latino piuttosto che in italiano, in dialetto o in tedesco. Credo e voglio sperare che il Signore guardi alla sostanza, alla vita di ognuno, anziché alla forma o all’osservanza di ciò che dice il vaticano. Credo che se ci sarà la famosa resa dei conti finale, ne vedremo delle belle, Se non ci sarà, peccato ma è stato bello crederci e parlo per me.
Penso che sia molto facile da un punto di vista razionale negare l’esistenza della SS.Trinità, è semplicissimo perché non si vede, non si tocca e nessuno l’ha mai vista e chi l’ha vista chissà cos’ha visto, quindi su questo le parole di Villaggio hanno buon gioco, è molto più difficile credere il contrario cioè a un dogma che ne afferma l’esistenza. Un dogma è un mistero o ci credi o non ci credi. La forza della religione cristiana è proprio questo. Il fondarsi su un mistero e su un qualcosa di talmente impossibile e sacro che non ha eguali. Le altre religioni non hanno nulla di simile a questo. Pensateci.
Per adesso basta così.

Vorrei solo precisare che :
-non sono catechista e non l’ho mai fatto
-non ho mia studiato teologia o nulla di simile
-non sono bacchettone, non faccio prediche moraliste e mi stanno addosso coloro che lo fanno
-non sono cattolico praticante
-non vado a messa ogni domenica
-sono anticlericale da tradizioni famigliari e non hi mai votato DC e suoi derivati
-non ho mai subito pressioni da nessuno in materia religiosa
-sono solo credente e col tempo e quando mi capita mi documento per capire meglio l’argomento che è anche molto affascinante. E il nemico vatikan-clericale bisogna POI anche conoscerlo non solo negarne l'esistenza
-ho conosciuto dei preti che nulla hanno di vatikan e per fortuna ci sono anche questi preti
Chi mi conosce bene lo sa. [SM=g1405974]

Saluti e baci


PS non so su quali basi storiche e scientifiche si fondano le affermazioni di Villaggio che per me sono delle emerite stronzate da povero idiota. SOno d'accordo con lui solo per il giudizio storico sulla chiesa e i suoi rappresentanti.





Quotarti quasi in toto sarebbe troppo comodo e facile, ma proporre il mio pensiero in maniera tanto precisa e articolata, al momento mi è quasi impossibile.
Se trovo un pochino di tempo ci provo, nell'attesa accontantati della mia quasi totale "quotata".

Sicuramente vi anticipo che il mio modo di credere ha subito una notevole rielaborazione moolto personale da ciò che volevano inculcarmi nei primi anni 60 le suorine all'asilo e a "dottrina".
Posso definirmi credente a modo mio.

PS:
Mi sbaglierò ma prevedo una discussione lunghetta...... [SM=g1405979]
Triple H83
00martedì 27 gennaio 2009 17:02
posso solo pensare che sia un vecchio rincoglionito.. una volta ancora riesco a confermare la mia plurima antipatia nei confronti di questo sgradevole personaggio televisivo..
PG01
00martedì 27 gennaio 2009 17:31
eppure il giudizio che fornisce del papa, specie l'attuale è pienamente centrato, a mio modo di vedere.

l'attuale pontefice sta guardando altrove: in africa per esempio.che qui fatica ormai a trovare spazio.

qui siamo tutti un pò stufetti.a maggior ragione chi in Dio crede.


chi scrive ha particato sino alla cresima con regolarità da motore diesel.

poi ha provato a farlo in occasione della catechesi non negata (per evitare discriminazioni oggigiorno pressochè pazzesche, e per lasciare a lei poi da decidere) alla figlia.


provandoci è stato rigettato da un gruppo di catechesi per adulti che ha funzionato sino a quando, i presenti storici del gruppo, non si sono resi conto del precedente mio periodo da assente...

allontanatosi dalla parrocchia, s'è atteso che la figlia facesse la cresima pur guardata dai superpraticanti-azion cattolica come una "diversa", per poi seguirne la sua soluzione.

oggi ia figlia fa 10 minuti di autobus pur di frequentare un "gruppo" post catechesi in altra parrocchia, avendo la possibilità invece di frequentare quelal di fronte al portone di casa.

in tutto sta transumanza s'è assistito a...

reazioni del precedente ed attuale papa allo scandalo preti pedofili usa;
reazioni della chiesa cattolica alle unioni non matrimoniali;
reazioni della chiesa cattolica di fronte alla omosessualità;
reazioni della chiesa cattolica circa la ricerca sulle cellule staminali;
reazioni della chiesa cattolica alle recenti dichiarazioni di obama sull'aborto;
gestione della chiesa cattolica ai "rapporti protetti"
gestione della chiesa cattolica del matrimonio consumato con mezzi di contraccezione, considerandolo annullabile per non consumazione;
gestione del vestiario dell'attuale papa che, lo ricordo, ha abolito dal messale il segno di pace tra i fedeli (unico attuale momento di condivisione nel cerimoniale, snacito normalmente da gente che sorride, per un gesto così pacificante);
reazione del vaticano alla guerra sulla striscia di gaza;
perla tra le perle: gestione della chiesa cattolica sul caso Englaro, con evidente incitazione, in nome della cristianità, a trasgredire un provvedimento legale emanato da un altro stato.ma qui anche lo Stato ha fatto al sua figura di patacca, nel momento che un ministro incita a evadere un provvedimento del potere giudiziario...

...proseguo?

dico solo che davvero, io credo che se credo in un dio, questo non è quello che mi racconta l'attuale "management" clericale. [SM=g1405979]

bombolo's
00mercoledì 28 gennaio 2009 14:36
come si fa a dire che è un rincoglionito o che ha detto delle cazzate?
ma conoscete il personaggio, sapete cos'è il paradosso?
PG01
00mercoledì 28 gennaio 2009 14:44
Re:
bombolo's, 28/01/2009 14.36:

come si fa a dire che è un rincoglionito o che ha detto delle cazzate?
ma conoscete il personaggio, sapete cos'è il paradosso?




eccerto che ce lo sò. a ozzano ce ne stanno 4/5 di dossi in viale 2 giugno.

per pararmi il sedere ho preso una citroen ds... [SM=g1406017]


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