Presto nelle Sale, 'Gli amici del Bar Margherita' di Pupi Avati

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(Marco M.)
00martedì 11 novembre 2008 12:06
in uscita il 3 Aprile
PRESTO NELLE SALE
Avati racconta il suo amarcord
ne 'Gli amici del bar Margherita'
Il regista presenta il suo nuovo lavoro che uscirà il prossimo 3 aprile. Una storia corale che attinge alla gioventù dello stesso cineasta. Cast stellare di attori italiani, da Diego Abantantuono a Luigi Lo Cascio, da Katia Ricciarelli a Laura Chiatti

Roma, 10 novembre 2008 - "Nel mio prossimo film, ‘Gli amici del bar Margherita', racconto un mondo al quale avrei voluto appartenere quando avevo 15 anni, ma che ho vissuto solo come osservatore. Un mondo che ha costituito il primo modello al quale mi sono ispirato, il mio Pantheon".



Pupi Avati parla della sua nuova opera, realizzata a tempo di record rispetto ai suoi standard (a Venezia ha portato 'Il papà di Giovanna'), già in postproduzione, che uscirà il prossimo 3 aprile prodotto da Raicinema e distribuito da 01.



"Per me è una forma di igiene mentale: dopo un film drammatico come ‘Il papà di Giovanna', arriva uno goliardico che è un po' un ‘come eravamo', un film su un periodo che ricordo con infinita nostalgia. Oggi - aggiunge il regista bolognese - darei qualsiasi cosa per poter tornare due-tre giorni in via Saragozza 144 a Bologna, nella mia casa di fronte al bar Margherita a osservare i frequentatori del locale".



Il film di Pupi Avati si avvale di un cast di attori italiani eccezionale: Diego Abatantuono, Neri Marcorè, Laura Chiatti, Luigi Lo Cascio, Fabio De Luigi, Luisa Ranieri, Claudio Botosso, Gianni Ippoliti e il giovane Pierpaolo Zizzi. Inoltre nel ruolo della mamma e del nonno del regista, Katia Ricciarelli e Gianni Cavina.



La genesi de 'Gli amici del bar Margherita', il cui titolo durante la lavorazione era 'Nel tepore del ballo' ("un titolo-civetta, come fanno gli americani. Un modo per mascherare le nostre intenzioni", spiega Avati), viene raccontata dallo stesso regista con divertimento: "Mi sono svegliato una mattina di due anni fa ridendo. Ho sognato Barreco, un fattorino di fornaio che passava in via Saragozza negli anni ‘50 e urlava, all’indirizzo degli avventori del bar Margherita: ‘abbasso i busoni!’. Da lì è nata l’idea di ricostruire la società di allora, un mondo che era prevalentemente maschilista".



Nella pellicola Avati ha inserito se stesso e la sua famiglia, per la prima volta dopo il film-tv 'Jazz band' di trent’anni fa. Ma anche tutti i personaggi del bar che da ragazzino guardava con ammirazione e rispetto. "Ci sono io a 17 anni che guardo dal di fuori il bar, interpretato da Zizzi - dice il regista -. Poi ci sono mia mamma, Katia Ricciarelli, e mio nonno (Cavina) che a 80 anni decise che doveva imparare a suonare il piano e si chiudeva per ore in camera sua con una maestra di origine napoletana che è interpretata da Luisa Ranieri. Per anni io e mia madre ci siamo chiesti cosa succedeva dentro quella stanza".



Gli ‘amici del bar’ sono tutti personaggi che hanno popolato l’adolescenza del regista. Dal più fico del gruppo che veniva al bar per ultimo, aveva molte donne ed era un viveur (Diego Abatantuono) al nobile esaltato ed erotomane che si getta con l’auto, bendato, attraverso un incrocio a folle velocità (Mimmo Lo Cascio), al figlio di un ricco bolognese, un certo Marcello detto Bep, che ha molti problemi con le donne (Neri Marcorè) e che gli amici ‘salvano' da un fidanzamento che ritengono sbagliato con una brutta commerciante spingendolo tra le braccia di una entreneuse (Laura Chiatti).



Poi ci sono il titolare del bar, un certo Walter detto Water (Alfiero Toppetti); un ragazzo che sogna di fare il cantante e riesce anche ad andare a Sanremo (Fabio De Luigi); un venditore di cravatte con elastico che ha solo donne nella sua azienda chiamata ‘Harem’ (Claudio Botosso); un venditore di impermeabili per sacerdoti e suore interpretato da Gianni Ippoliti. Quest’ultimo personaggio, racconta Avati, "rappresenta me da giovane quando organizzavo questa vendita nella sala da biliardo del bar Margherita".



'Gli amici del bar Margherita' è un film solare, positivo, con lieto fine. Un aspetto che preoccupa il regista. "Oggi se fai un film che finisce bene ti guardano tutti con diffidenza - confessa Avati -. In Italia un autore non può permettersi il lieto fine e anche a me è capitato di essere stato apprezzato di più quando sono stato cattivo".

fonte: Agenzia AGI

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(Marco M.)
00martedì 24 marzo 2009 16:45
Gli amici del bar Margherita
[ Italia, 2009, Commedia] Regia di Pupi Avati
Con Diego Abatantuono, Pierpaolo Zizzi, Laura Chiatti, Fabio De Luigi, Luigi Lo Cascio, Neri Marcoré, Luisa Ranieri, Claudio Botosso, Gianni Ippoliti, Gianni Cavina, Katia Ricciarelli


A Bologna, intorno alla metà degli anni '50, Taddeo, un ragazzo di 18 anni, desidera diventare un frequentatore del Bar Margherita, "il posto" del momento che si trova proprio sotto i portici davanti a casa sua. Attraverso gli occhi del giovane e attraverso le sue peripezie per coronare il suo sogno, scorre una girandola di personaggi improbabili tipici della Bologna dell'epoca.
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