Portogruaro e Venezia insieme?

Mio: «Parliamone». Seno: «Sono possibilista»

Venezia e PortoSummaga insieme per avere un’unica squadra in grado di rappresentare tutta la provincia? Le reazioni degli addetti ai lavori innanzi a questa ipotesi, ventilata da qualche tempo attorno ai due club calcistici locali, sono piuttosto misurate ma anche all’insegna del “mai dire mai”. «Concettualmente l’idea di fare squadra unendo forze e risorse economiche non è mai sbagliata, tuttavia – è il parere del presidente del Fbc Unione Venezia Mauro Pizzigati – nel caso specifico non ne so nulla, cercherò di saperne di più ma finora non c’è stato alcun contatto nella direzione di una ipotetica aggregazione tra Venezia e Porto. Le fusioni peraltro non sono mai facili, Venezia e Mestre lo dimostrano ancora adesso a distanza di 22 anni da quella traumatica del 1987. Presumo che tale idea provenga da ambienti vicini al club portogruarese: personalmente io non percorrerei questa strada per rendere più solido il nostro progetto. La questione sarebbe ben differente se invece il Porto avesse i soldi per comprare il Venezia, un po’ come fece all’epoca Zamparini». «La fusione? Per quanto mi riguarda devo restare in attesa e aspettare che, eventualmente, siano gli altri a parlare – è il presidente del PortoSummaga Francesco Mio a non chiudere a priori le porte – A priori non mi sento di precludere alcunché, personalmente sarei disposto a sedermi attorno a un tavolo. Peraltro non nego che quest’anno il derby col Venezia ci manchi moltissimo, proprio per il bel clima delle scorse stagioni». Rispetto allo scorso anno la società granata ha optato per un contenimento dei costi. La Prima Divisione forse comincia ad essere un po’ troppo dispendiosa? «Il punto non è questo – precisa Mio – ma eventualmente si tratterebbe di valutare se sussistano i presupposti per dare vita a un unico grande soggetto calcistico locale. Come accoglierebbero a Portogruaro la fusione col Venezia? Non lo so, d’altra parte qui l’amministrazione comunale non esiste e quindi non abbiamo nemmeno degli interlocutori. Ad ogni modo posso solo esprimere il mio rammarico perché in tutti questi anni, nei quali il PortoSummaga ha continuato a crescere fino al presente, l’imprenditoria portogruarese non si è mai appassionato né avvicinata a noi». Perplesso Sandro Simionato, assessore allo sport del comune di Venezia. «Nella vita non si può mai dire, però ora come ora né abbiamo fatto delle “avances” in tale direzione né le abbiamo ricevute. Ci sarebbero tanti nodi da sciogliere, dal nome al campo di gioco tanto per cominciare, il tutto per portare a compimento un processo di creazione di una nuova identità in cui tutti possano identificarsi. Nella condizione attuale una fusione mi pare complicata, se almeno ci fosse lo stadio nuovo ci sarebbe un ostacolo in meno». Possibilista infine il direttore sportivo del Venezia, l'ex bolognese Andrea Seno. «Un progetto di questo tipo avrebbe i suoi pro e i suoi contro, ma per conto mio se ne potrebbe parlare con tutti i vari soggetti in causa. Fermo restando che tanti aspetti andrebbero chiariti e pianificati con la massima attenzione, ritengo che una ipotesi-fusione non sia così brutta».