Operazione "Capitone"

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Wadi
00martedì 30 dicembre 2008 20:45

Pesce avariato, maxi-sequestro in tutta Italia.

Maxi sequestro in Italia di pesce scaduto, in cattivo stato di conservazione o senza tracciabilità.

Via dal mercato 160 tonnellate di prodotto ittico


Dal 12 dicembre circa 300 comandi della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera hanno portato a termine l'operazione 'Capitone sicuro', "la più importante a protezione del consumatore sul mercato ittico". 6.677 i controlli svolti, circa 155 tonnellate il prodotto ittico sequestrato, 600 i reati e gli illeciti amministrativi scoperti in tutta la Penisola, di cui 61 frodi in commercio scoperte, 25 casi di sottomisura, 70 casi di cattivo stato e di cattiva conservazione. Le sanzioni amministrative comminate ammontano a quasi 700 mila euro. A Napoli 7 persone sono state arrestate per tafferugli contro le forze dell'ordine. Il pesce era pronto per finire sulle tavole degli italiani per il cenone di fine d'anno: filetti di Pollack d'Alaska, una specie atlantica, spacciati per merluzzo, filetti di molva commercializzati come baccalà, totani del Pacifico (congelati) venduti come calamari e vongole vendute come veraci con etichette falsificate e già stampate provenenti da una ditta romana. Sono stati poi sequestrate seppie, totani, calamari, importati dall'oriente e venduti come nostrani e tonnellate di mitili allevati in zone proibite.

"Abbiamo controllato l'intera filiera con una particolare attenzione ai magazzini di stoccaggio del pescato, alle grandi catene di distribuzione e ai mercati ittici, punti nevralgici per la diffusione capillare dei prodotti", ha spiegato l'ammiraglio Raimondo Pollastrini, comandante generale della Capitaneria di porto-Guardia costiera: "Gli eclatanti risultati ottenuti fanno dell'operazione la più importante del genere compiuta a tutela e a garanzia degli italiani".

L'operazione, chiamata 'Pesce trasparente', ha interessato in particolare la zona di Napoli, dove è stato sequestrato un quarto (circa 35 tonnellate) del totale del pesce ritirato in Italia: solo in un mercato, dove ha influenza un noto clan camorristico, gli uomini della Capitaneria di porto hanno sequestrato 400 chili di pesce senza tracciabilità, pronto per essere venduto al dettaglio. Nel corso del sequestro 7 persone sono state arrestate per tafferugli contro le forze dell'ordine. A San Benedetto del Tronto sono state sequestrate 42 tonnellate di pesce congelato scaduto e in cattivo stato di conservazione, a Bari 54 tonnellate di prodotti ittici congelati scaduti o in cattivo stato di conservazione. Anche per il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia "l'operazione è senza precedenti: le cifre davvero straordinarie di questa operazione fanno pensare a una sintonia importante e concreta tra il Governo e le Capitanerie di porto-Guardia costiera. Così lanciamo l'ennesimo avviso agli avvelenatori nazionali e internazionali: in nessuno dei territori italiani c'è spazio per loro. Ora - ha concluso - i consumatori possono fare ora la spesa in sicurezza ed in tranquillità".
ZioBovino
00martedì 30 dicembre 2008 21:41
E quello "buono" che rimane verrà distribuito ai poveri .... grande Zaia :-(((((
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