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IL TUTTOCITTÀ DEI CALCIATORI
I campioni migrano in centro
Ecco dove vivono i rossoblù
Tanti ancora alla Meridiana. Ma la maggioranza
è sotto le Due Torri
Se incrociate Perez e signora a far la spesa in via Pescherie Vecchie potete anche salutarli, non ci sarà nessuna telecamera nascosta a cogliervi in fallo. Perché errore non c’è. Il campione uruguaiano ha scelto il Quadrilatero per vivere, quindi tra le viuzze del Mercato di Mezzo cercherà il primo caffè della giornata, deciderà il menu della sera, scegliendo tra i prodotti del variopinto souk bolognese, e poi tornerà a rilassarsi dopo l’allenamento quotidiano. Per la cronaca, il mediano è stato già portato in giro da Portanova a conoscere salumiere, fruttivendolo e probabilmente pure l’amico pescivendolo tifoso del Napoli che teorizzava una schiacciante vittoria partenopea nell’ultimo match con i rossoblù. E i due non sono gli unici della rosa ad aver preso casa all’ombra delle due Torri. A fare loro compagnia c’è più di mezza squadra, spalmata dentro le mura cittadine.
Curioso, visti gli ultimi anatemi che hanno colpito il salotto buono di Bologna, considerato dalla critica sempre meno comodo e accogliente. I giocatori del Bologna per quel salotto hanno voltato le spalle al complesso della Meridiana, fino a qualche mese fa nido per eccellenza dei rossoblù. Prima erano praticamente tutti lì, nell’alveare di lusso, a due passi dai campi da gioco. Si incontravano in ascensore, al supermercato, al parcheggio e poi ovviamente al centro tecnico. La loro era una vera e propria comune pallonara, con tutti i vantaggi (le comodità) e gli svantaggi (privacy azzerata e pochi stimoli ad uscire) del caso. Qualcosa è cambiato quest’anno. E la rivoluzione della rosa, ha abbattuto anche l’ultimo muro del conformismo abitativo rossoblù: Perez e soci hanno scelto la vita più caotica ma anche più vivace di Bologna. E quindi li si può incontrare (spesso assieme) in giro a far compere, come fuori a cena. Il tutto nella splendida cornice storica cittadina. Quasi tutti i giocatori del Bologna hanno abbandonato il comodo villaggio vicino al centro tecnico (3 minuti di macchina, 2 se in Ferrari) a favore del centro e — a sorpresa — di Sasso Marconi. Il comune di Sasso, che accoglie anche la splendida villa dell’ex presidente Cazzola, ha fatto incetta di rossoblù quest’anno. Hanno scelto di viverci Britos, Gimenez, Buscé e Cherubin. I primi due attratti, ci dicono, dalla possibilità di organizzare qualche grigliata con gli amici, diversivo per la cena molto apprezzato dagli uruguaiani di stanza a Bologna. Alla fine, alla Meridiana, sono rimasti solo Lupatelli, Krhin, Pisanu, Radovanovic, Ramirez, Meggiorini e Paponi. Gli altri dicevamo, vivono in centro. Ma vediamo dove. Partendo dalla difesa. Viviano, con moglie e Viola, la figlioletta, abitano in Piazza Cavour, Garics all’inizio di via Murri, Moras e famiglia in Piazza San Francesco, Morleo attaccato a Piazza Maggiore, e Portanova, con moglie e squadra di figli maschi, dietro a Palazzo dei Banchi. A centrocampo Della Rocca ha scelto Casalecchio, Ekdal ha trovato casa in zona Tribunali, Mudingayi vive vicino a Piazza Aldrovandi, Mutarelli in una traversa di via San Felice, mentre Casarini (come Siligardi) ancora fa il pendolare. In attacco Di Vaio abita nella casa di Beppe Signori, come noto, in via Cesare Battisti a due passi dalla cara Braseria, ristorante che accoglie spesso lui, Malisa e le sue bimbe, oltre a tanti compagni di squadra per cena. I due in attesa di transfer, Gavilan e Cruz Armada, vivono invece in una trasversale di via Marconi. Infine lo staff: il team manager Marcello Sanfelice tra poco si trasferirà in via San Vitale, Malesani e Sella sono in affitto alla Meridiana, mentre i dirigenti si appoggiano all’Hotel Savoia, fuori San Donato. Et voilà, il «Tuttocittà rossoblù» è servito.
Francesca Blesio
14 ottobre 2010