La lettera aperta...da chi poi???
Egregio Signor Sabatini, già all'indomani della Sua precedente conferenza stampa, quando informò l'opinione pubblica di voler cedere la proprietà della Virtus Pallacanestro Bologna, ci sarebbe piaciuto rispondere a quell'invito, al confronto che lei aveva pubblicamente lanciato ai tifosi proprio in tale occasione. Ci eravamo illusi che lei, avendo pubblicamente dichiarato un personale calo di entusiasmo, potesse ripercorrere le orme di un grande della Virtus, l'Avvocato Porcili. Chi le scrive ritiene che il calo dei rinnovi registrato negli ultimi play off non è dovuto solo alla crisi, ma va letto come un atto di sfiducia nei suoi confronti.
Questo non è l'unico punto su cui concordiamo alla perfezione con lei perché, ad esempio, ha anche dichiarato che il suo stile non è "tipicamente" virtussino e anche su questo ci troviamo perfettamente d'accordo. Il nome Virtus ha un potere di suggestione, evoca epoche, rappresenta una continuità. Avere anche solo tentato di storpiare quel Nome denuncia come miniino un'inaccettabile mancanza di sensibilità e rispetto verso il Simbolo in cui si riconoscono e si sono riconosciute generazioni di bolognesi; denuncia un grave difetto di comprensione profonda verso cosa sia la Virtus e la sua gente.
Non occorreva infangare il nome della Virtus per convincere i virtussini a pazientare, bastavano serietà, competenza e credibilità. Ma questo è soltanto uno dei tanti sfregi all'identità virtussina, quello simbolicamente più eclatante sebbene sia stato archiviato come una bizzarria tra le altre. Ci teniamo a precisare che il suo stile personale, oltre a non riguardarci, ci interessa nella misura in cui attraverso di esso si sostanzia e manifesta lo spirito, l'azione e l'immagine della Virtus che, come lei ha recentemente ricordato, appartiene alla città; ci interessano i comportamenti e i modi tenuti nel dopo partita della gara intema contro Siena, perché non crediamo che chi rappresenta un club sportivo professionistica, a maggior ragione se blasonato come la Virtus, possa concedersi il lusso di comportarsi da tifoso, tanto meno da tifoso "maraglio".
Oggi finalmente, si è raccolta la prova dell'esistenza di una concreta alternativa. Nel ringraziarla ancora una volta per il prezioso contributo dato alla causa virtussina, speriamo voglia comprendere come, dal nostro punto di vista, non vi sia un solo valido motivo per cui il legame tra Lei e la Virtus, cioè tutti i suoi tifosi, tra cui noi, debba proseguire oltre: questa, almeno, è la nostra opinione ed è il motivo per cui non rinnoveremo o non acquisteremo l'abbonamento». (Seguono firme di cinquantaquattro tifosi bianconeri)