Non in nostro nome.

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(Massoud)
00martedì 28 settembre 2010 18:51
Mi permetto di riportare la lettera che un altro(anzi altra) utente del forum ha inserito in un altro post per darle l 'evidenza che merita.
Nel complimentarmi con chi l'ha scritta , invito tutti gli utenti del forum ad inoltrarla firmata al Bologna Fc e di invitare tutti gli amici e parenti a fare altrettanto.
Di fronte all'immotivato e pregiudizievole (nonchè forse interessato) attacco a chi fino ad oggi ha dimostrato in pochi mesi molto più di altri, è il momento come tifosi del Bologna e, a mio avviso, come forum di Bologna nel cuore di farsi sentire.


NON IN NOSTRO NOME

Siamo tifosi del Bologna, e dunque, in questi anni ne abbiamo viste e sentite tante. Da chi ci prometteva la coppa dei campioni e le partite con il Manchester, a chi voleva intitolare a Roberto Baggio una scuola calcio, a chi avrebbe voluto fare dello stadio un luogo di intrattenimento e consumo per grandi e piccini, in cui provarsi un paio di scarpe o gustarsi una sfilata di moda tra una vittoria e l’altra.

Troppe volte le nostre attese sono andate deluse, e troppe volte si è abusato della nostra pazienza e della nostra disponibilità. Dunque, siamo molto gelosi del nostro spirito critico, e non intendiamo erogare fiducia incondizionata a nessuno.

Detto questo, non possiamo non constatare che, con l’avvento della nuova società, qualcosa forse è cambiato: operazioni di mercato che hanno un senso e una visione d’insieme, programmi finanziari che sembrano avere una prospettiva più ampia e lungimirante di un confuso e sparagnino tirare a campare, giocatori giovani auspicabilmente motivati e, comunque, finalmente da lanciare o rilanciare, e non più veterani in disarmo chiamati a Bologna per svernare e concludere nell’ombra la propria non sempre luminosissima carriera.

Calcisticamente parlando, Bologna sembrava essere diventata il ricovero degli elefanti in pensione, oggi assomiglia molto di più a una rampa di lancio per scoiattoli ambiziosi.

Se la strategia complessiva di questa società sarà vincente o sconfitta, solida o col fiato corto, ce lo diranno i fatti, e il futuro. Ma fin d’ora dobbiamo constatare con sollievo che i nuovi proprietari del Bologna ci hanno restituito qualche sensazione che credevamo irrimediabilmente perduta: il senso della curiosità, dell’attesa, della speranza.

E’ proprio per questo che, allo stato, intendiamo esprimere il nostro convinto apprezzamento per l’operato fin qui svolto dal presidente Porcedda e dai suoi più stretti collaboratori, e il nostro netto dissenso rispetto al trattamento che essi hanno ricevuto da una parte consistente dei giornalisti sportivi bolognesi, di carta stampata, di radio e di televisione.

Non è qui in discussione il diritto di cronaca, e non è nemmeno in discussione il sacrosanto diritto (e dovere) dell’informazione cittadina di indagare, di criticare, e di diffidare. E’ pesantemente in discussione, invece, ciò che spesso è stato fatto finora: ipotesi allarmistiche e spesso contraddittorie mai suffragate da indizi convincenti, allusioni mai verificate e mai dimostrate a non meglio precisati manovratori talora di pessima fama che tramerebbero dietro le quinte, avventurose “interpretazioni” finanziarie od economiche della situazione del Bologna, spesso corredate di dati inesatti o mal riportati.

In attesa di nuovi elementi e nuovi sviluppi, e senza alcuna pretesa di avere la verità in tasca, questo però ci preme oggi fare sapere alla nuova proprietà: tutto questo avviene non in nostro nome. Non in nostro nome la stampa cittadina ha scritto o detto quelle cose, e non in nostro nome continua pervicacemente a farlo.

Vigileremo su ciò che accadrà in futuro, e naturalmente la nostra valutazione non potrà che dipendere dai fatti, e dai risultati. Ma in questo momento il presidente Porcedda ha la nostra piena stima e il nostro pieno apprezzamento, e di questo ci auguriamo di cuore che egli sappia fare tesoro. Per parte nostra non faremo mancare il sostegno alla squadra che amiamo e che seguiamo da quando siamo nati: perchè, come diceva qualcuno, fate quel che si deve, accada quello che può.
(Massoud)
00martedì 28 settembre 2010 18:53
Scusate, ovviamente la firma finale è la mia ma non sono stato io così bravo a scriverla.
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