Nicola Conte

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(Marco M.)
00domenica 8 febbraio 2009 01:17
Immenso...
Nicola Conte - Rituals


Nicola Conte
Rituals
Schema Records

Avete presente quei bei tavolini dentro preziosi salotti dove sopra campeggiano stupende riviste di fotografia o architettura?
Riviste perfette da sfogliare, finissima carta, ottime immagini e disegni, ma soprattutto danno un senso di ricercatezza del bello da parte del padrone di casa.
Certo, non sono trattati di fotografia o saggi di architettura, solo riviste patinate, ossia i coffe table books.

Il nuovo album di Nicola Conte rientra nella stessa sfera dei suddetti oggetti, dove al posto della carta ci sono le note, finissime anch’esse, perfette per ogni situazione, che sia una mostra o una cena con i colleghi di lavoro; la coffe table music di Conte ricerca la giusta scorciatoia tra il jazz moderno e il pop, all’incirca la stessa strada percorsa da Mario Biondi, che più coffe table music di quella ci sono solo i Gotham Project.
“Rituals” però tende un po’ più allo swing, si respira più jazz: c’è qualche richiamo alle notti in Tunisia di Gillespie (‘The Nubian Queens’, ‘Macedonia’), alle big band di Mingus, vaghi accenni del cool di Lenny Tristano, ballate in puro stile Tin Pan Alley (‘Awakenings’), l’amore per ritmi brasiliani

del dopo Stan Getz (‘Paper Clouds’), il drum’n’jazz (‘Black Is The Graceful Veil’) e molto soul, soprattutto nei brani cantati come “Karma Flowers” o “Like Leaves In The Wind” la cui melodia sembra rubata a un giovane Stevie Wonder.

Nicola Conte però prima di essere un producer è un chitarrista e si è voluto circondare di giovani leoni come gli High Five, o i favolosi Deidda Brothers (qui solo Sandro al sax e Dario al contrabbasso), che rendono “Rituals” impeccabile dal punto di vista esecutivo.
La costante del disco si trova nel ritmo, sempre presente e ben scandito con i batteristi Tucci e Makynen a lavorare di rimshot e tom per mantenere alto il groove dando così appigli ben saldi anche a chi di jazz ne mastica poco; nel mondo però Nicola Conte è conosciuto prima come producer poi come chitarrista, il ritmo quindi è il suo passpartout per suonare di paese in paese portando alta la bandiera italiana del jazz, ormai diventata, assieme alla musica leggera, la principale merce di esportazione.

ZioBovino
00domenica 8 febbraio 2009 10:03
Si è vero .... l'avevo scaricato un po' di tempo fa dal mulo e mi sembrava desse due a zero a "fenomeni" come Bollani, Biondi etc ..... però capendoci poco non ho opinato troppo in giro.....
(Marco M.)
00domenica 8 febbraio 2009 13:39
Re:
ZioBovino, 08/02/2009 10.03:

Si è vero .... l'avevo scaricato un po' di tempo fa dal mulo e mi sembrava desse due a zero a "fenomeni" come Bollani, Biondi etc ..... però capendoci poco non ho opinato troppo in giro.....




..per me è un grande,posso consigliare anche colei che dà la voce a molti suoi pezzi, Chiara Civello, ultimo disco 'The Space Between', del 2007. Anche Alice Ricciardi è molto brava,anche lei in alcuni pezzi di Conte,tutte voce femminili bellissime...
[SM=x1406323]
(SissiM)
00lunedì 9 febbraio 2009 17:15
Io lo conosco. Non solo come musicista. Lo conosco DI PERSONA. Nicola Conte è barese, infatti. E per molto tempo è stato anche un collega. Lavorava in un'altra radio, e l'ho sempre stimato molto.
(Marco M.)
00lunedì 9 febbraio 2009 20:58
Re:
(SissiM), 09/02/2009 17.15:

Io lo conosco. Non solo come musicista. Lo conosco DI PERSONA. Nicola Conte è barese, infatti. E per molto tempo è stato anche un collega. Lavorava in un'altra radio, e l'ho sempre stimato molto.




Gran personaggio?io non l'ho mai incontrato..un mio caro amico aveva un negozio di dischi(alcune cose arrivavano da Londra..) a Bologna, in centro, e lui ogni tanto sbucava.. [SM=x1406323]
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