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Negri

Castelfranco nell'Emilia li, 07 ottobre 2008

Si, polemiche o no, è comunque un film da andare a vedere il "Miracolo a Sant'Anna".

Diciamolo subito, a Spike Lee dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema non importa una benemerita cippa, a lui semmai interessano i "negri" del 92esimo "Buffalo soldiers", che parteciparono ai combattimenti sul fronte italiano negli ultimi due inverni di guerra.

E qua, potrebbe importare una benemerita cippa a noi, dei soldati "negri" di Spike Lee, la letteratura e il cinema sono pieni delle imprese di corpi militari speciali e non, tirando a raglio mi sovvengono i battaglioni di disciplina della Wermacht di Sven Hassel, o per tornare agli inverni di guerra i "goumier" marocchini dell'esercito francese ne "La Ciociara" ,senonché questo film è un grande omaggio al cinema italiano.

Dal casting degli attori "indigeni", Pierfrancesco Favino, Luigi Lo Cascio, Valentina Cervi su tutti, per quei ritmi narrativi nella fase centrale e per i richiami a tutta una serie di nostre pellicole, anche lì mi vengono in mente "Mediterraneo", "La vita è bella", ma anche l' "Albero degli zoccoli".

Alòra cos'è che potrebbe aver scatenato tutte le polemiche che hanno accompagnato l'uscita nelle sale di questa pellicola ?

Certo, il voler ridurre ad una scena di dieci minuti, un'atrocità come quella di Sant'Anna, certo, il voler rimarcare ciò che ci viene ripetuto da piu parti da sessant'anni a questa parte, cioè che la lotta partigiana vista da parte alleata, poteva anche non essere fatta, dati gli effetti strategici e militari pressoché nulli, è servita giusto (e non è poco) a ridare quel minimo di dignità ad una nazione di bambocci, pezzenti, [.....] mettiamo i puntini che è meglio, potrebbe già fare incazzare qualcuno, ma sono cose che sono già state dette, ascoltate e valutate a suo tempo, trite e ritrite.

Senza voler troppo svelare la trama, io invece mi sono focalizzato su due punti :

Il primo sta proprio nel racconto dove il cattivo è un partigiano, per dirla alla Scerbanenco "traditore di tutti", traditore dei suoi compagni e delle SS ai quali li aveva venduti dando loro il pretesto per lo sterminio degli abitanti del paese toscano, mentre viceversa i due superstiti sono stati salvati da due militari tedeschi "buoni", un disertore e un ufficiale di vecchio stampo prussiano.

Il secondo è stata invece la "leggerezza", con la quale si è parlato di "decimazione". Mi spiego meglio. La direttiva "dieci italiani per ogni tedesco", che è quasi sempre stata inapplicata, tranne quando intervenivano le SS, originando tragedie come Marzabotto, Fosse Ardeatine e appunto Sant'Anna di Stazzema.

Ci vuole dell' "usta" a parlare della decimazione, perché da più parti in questi tempi destrorsi e gobbi si sente dire (l'ho sentito anche di recente su Rete4 da parte di quel vecchio rincoglionito di Mike Bongiorno), che una parte di responsabilità degli eccidi era da attribuire ai partigiani, visto che si sapeva come si sarebbero comportati i tedeschi con i civili.



Se però come il sottoscritto si nasce e si vive in quello che fu definito "triangolo della morte", dove checché ne dica Pansa tra Castelfranco nell'Emilia e le sue due frazioni di Piumazzo e Manzolino, vennero uccisi nell'estate del 1945, 45 tra fascistoni spie e delatori (e furono fin troppo pochi con il senno di poi), e queste vendette vennero posticipate dopo la fine della guerra proprio per paura di ritorsioni da parte dell'occupante germanico allora .....

..... allora delle due l'una .....

..... o fai la lotta partigiana mettendo in conto i rastrellamenti e le fucilazioni .....

..... ovvero in alternativa aspetti la fine della guerra e GIUSTAMENTE ti vendichi .....

..... qualcuno la guerra prima o poi la perde e ne deve pagare le conseguenze.

PS : Standing ovation per Omar Benson Miller, più sopra, l'ho sempre adorato da "Good morning Vietnam".